La problematica micotossine è di estrema attualità per i cerealicoltori italiani e per tutta la filiera agroalimentare.

Esso ha legami sia con la sanità pubblica, per le implicazioni che hanno sulla salute umana, sia con l'attività imprenditoriale agricola, poiché un corretto controllo consente di avere libero accesso al mercato.

Syngenta pone molta attenzione a questi aspetti e ha iniziato da oltre tre anni un progetto di ricerca sulle micotossine nei cereali a paglia.

Il progetto è stato condotto da un gruppo di istituzioni pubbliche e private con in un'ottica interdisciplinare coinvolgendo componenti di tutta la filiera.

I risultati sono stati presentati nel corso di un convegno che si è svolto a Bologna.

Le  micotossine sono prodotti tossici del metabolismo secondario di varie specie fungine, la cui presenza in prodotti destinati all'alimentazione umana può portare a una serie di conseguenze molto gravi sia per la salute dell'uomo che degli animali.
Nei cereali la micotossine più temibile è il Deossinivalenolo (DON), prodotto da alcune specie di Fusarium.

La crescente concentrazione sulla  sicurezza alimentare implica una particolare attenzione alla presenza di micotossine nei prodotti di trasformazione del frumento.
La Comunità europea sta emanando una specifica normativa, volta a fissare la presenza di micotossine nei cereali e in tutti gli alimenti derivati entro limiti precisi.
Dall'1 luglio 2006 entrerà questa legge entrerà in vigore e consentirà di uniformare l'approccio all'inquinamento da micotossine tra i vari Paesi europei.
Il progetto micotossine al quale Syngenta ha partecipato ha potuto fornire una serie di dati sicuramente importanti anche per il legislatore europeo, facendo chiarezza attraverso risultati scientifici e prevenendo considerazioni basate solo su poche apparenze.

La conoscenza del problema da un punto di vista scientifico consentirà una gestione più corretta anche da parte dell'azienda agricola.

Da oltre tre anni è iniziato un progetto di collaborazione trasversale che ha coinvolto Syngenta Crop Protection, il  Dipartimento di protezione e valorizzazione agroalimentare dell'Università di Bologna l'Istituto di scienze delle produzioni alimentari, il Cnr di Bari, la  Società italiana sementi, i  Consorzi agrari di Bologna e Modena e quello  di Ravenna.

Grazie alle forti sinergie attivate si è ottenuto un quadro esaustivo delle fonti di rischio, individuando le strategie di controllo e riduzione del rischio,  che possono trasformare un potenziale problema in un vantaggio competitivo per la produzione nazionale. 

I risultati di questo lavoro di ricerca possono essere scaricati in formato pdf su  www.syngenta.it,  sezione "gli Specialisti dei cereali"

I risultati di anni di sperimentazione condotti da Syngenta in collaborazione con autorevoli istituzioni pubbliche e private hanno permesso da un lato di inquadrare la gestione delle micotossine del frumento prima che diventi un'emergenza per la sicurezza alimentare, dall'altro di mettere a punto strategie di difesa fogliare dei cereali che possono garantire la massima sicurezza e qualità delle produzioni italiane.
Le conoscenze maturate in materia sono state messe a disposizione dei cerealicoltori italiani grazie all'attività di Syngenta Cereal Academy.

Maggiori informazioni sulle attività di Syngenta Cereal Academy sono disponibili su www.syngenta.it,  sezione "gli Specialisti dei cereali".