Il punto della situazione
Dopo un lunghissimo periodo di profonde anomalie termiche positive, sembra essersi consolidato il rientro entro le medie stagionali. Infatti tracciando un primo bilancio al termine della prima decade, risultano in diverse aree della Penisola termiche in linea o lievemente negative.Le più pronunciate coinvolgono naturalmente le regioni centro settentrionali ed in particolare i settori occidentali e la Valle d’Aosta; le sole aree invece che hanno avuto temperature leggermente superiori alla media, risultano quelle costiere ioniche ed alcune zone interne della Sicilia.
Ma anche sul continente europeo va un po' meglio: per riscontrare anomalie positive, quindi temperature superiori alla norma, si deve raggiungere la Penisola iberica.
Analisi barica
I prossimi giorni saranno ancora un po' movimentati da una residua instabilità sulle regioni settentrionali, mentre al Centro ed al Sud andrà meglio grazie ad un netto aumento dei valori barici che introdurranno la prima vera fiammata nordafricana.L’assaggio estivo sarà però breve perché al giro di boa mensile prenderà corpo, dall’analisi delle ultime emissione modellistiche, un nuovo periodo contraddistinto da infiltrazioni fresche.
I due principali modelli previsionali restano però ancora un po' in disaccordo: indicano infatti due soluzioni diverse per lo scenario barico euroatlantico.
Modello europeo: Ecmwf
Il modello più vicino a noi indica, dal 17 maggio, l’innalzamento di promontorio subtropicale sulla Penisola Iberica. La manovra incentiverà l’approfondimento di un vortice freddo di origine nordorientale nel cuore del Mediterraneo, che anticiperà una conseguente fase fresca e molto instabile per l’Italia.Modello americano: Gfs
Al contrario il modello americano propone un maggiore sbilanciamento del cuneo altopressorio nordafricano sul Mediterraneo: l’azione andrà a proteggere gran parte del territorio italiano.In questa ipotesi resteranno più ai margini le regioni meridionali, che risentiranno comunque delle fresche ed instabili correnti orientali. Cieli prettamente sereni invece sui settori centro settentrionali.
Evoluzione
In linea di massima viene confermato nel lungo termine il trend individuato dall’elaborazione europea, ovvero la possibilità che una nuova discesa d'aria fresca vada a generare un vortice depressionario sui mari del Mediterraneo.Questa volta ne risentiranno maggiormente le regioni centromeridionali, specie i settori adriatici, con alcuni giorni di vivace instabilità ad evoluzione diurna e quindi insorgenza di temporali localmente intensi.
Uno scenario che potrebbe accompagnare fino alla chiusura della seconda decade, ovvero verso il 20-22 maggio.
Il mese chiuderà presumibilmente con un miglioramento generalizzato, grazie all’intervento di uno scudo alto pressorio più strutturato rispetto ai precedenti, che potrebbe innescare una fase estiva importante.