Il boro è molto importante per gli olivi, ma non per questo va dato sempre. Vediamo allora a cosa serve e come, quando e se è opportuno darlo.
Cos'è e che funzione ha
Il boro è un elemento chimico che nell'olivo, come in molte altre piante, è considerato un micronutriente, cioè una sostanza necessaria in piccole quantità.
Il ruolo del boro negli olivi è legato soprattutto alla fioritura. È infatti molto importante per la produzione e la fertilità del polline e quindi per la buona riuscita dell'impollinazione e dell'allegagione.
L'effetto principale è una maggiore allegagione e quindi un maggior numero di olive per pianta.
Tuttavia non è ancora chiaro se abbia anche altri effetti. Alcuni studi segnalano ad esempio effetti positivi sul contenuto di sostanza secca dei tessuti, fattore generalmente positivo che migliora le caratteristiche generali della pianta.
Più difficile invece è individuare una carenza di boro negli olivi, perché non ci sono sintomi specifici e caratteristici. La presenza di necrosi marginali sulle foglie o la presenza di rametti con poche foglie sono segni di una carenza di boro, ma possono essere dovuti anche ad altre carenze, ad esempio alla carenza di potassio.
In generale, le carenze di boro non sono dovute alla mancanza di questo elemento nel terreno, ma alla difficoltà di assorbimento da parte delle piante, soprattutto in caso di terreni basici, cioè con pH maggiore di 7, che spesso in Italia rappresentano la maggioranza dei terreni, soprattutto in collina.
Come dare il boro
Visto che il boro è un micronutriente e che spesso le carenze sono dovute a difficoltà di assorbimento radicale da parte della pianta, la concimazione a base di boro deve essere fogliare.
E in commercio esistono diversi formulati da irrorare con irroratrici e atomizzatori sulle piante.
Per le dosi, tutte le guide e i manuali indicano sempre di non superare una concentrazione dello 0,1%.
Se si preferisce invece valutare la concentrazione in altro modo, la maggior parte degli studi indicano la dose migliore tra i 200 e i 300 milligrammi/litro, cioè 200-300 milligrammi di boro ogni litro di acqua.
Quando darlo
Riguardo i tempi di intervento, visto che gli effetti principali sono legati alla fioritura e all'allegagione, il consiglio è quello di fare le concimazioni circa 15 giorni prima della fioritura e comunque entro la completa apertura dei fiori.
Un recente studio condotto dai ricercatori dell'Università di Izmir, in Turchia, e pubblicato sulla rivista scientifica Communication in Soil Science and Plant Analysis, ha però registrato risultati molto interessanti con tre trattamenti fogliari di boro: uno dopo la raccolta delle olive, uno prima della fioritura e uno dopo l'allegagione, con i frutticini già presenti.
Effetti che hanno portato ad una aumento della produzione dal 47% fino anche al 75% in alcune zone, con effetti positivi anche sul contenuto in olio delle olive.
Tuttavia, sempre nello stesso studio, in altre località l'effetto dei trattamenti fogliari di boro è stato praticamente nullo.
Una variabilità di risultati che già da sola ci dice che il trattamento con boro non è sempre utile e che le conoscenze sul ruolo di questo elemento e sulle modalità di concimazione sono ancora molto da approfondire.
Quando è opportuno fare concimazioni con boro
Da quello che si è detto finora, quindi, non sempre è necessario fare concimazioni fogliari a base di boro.
La prima cosa da valutare è sempre la reale necessità di boro da parte degli olivi. E per farlo, visto che è difficile valutare visivamente una carenza di questo elemento, la cosa migliore è fare delle analisi fogliari.
E visto che le analisi hanno un costo, il consiglio è quello di farle soprattutto in caso di terreni basici o in condizioni particolari, come piogge eccessive o siccità primaverili, che possono ridurre la capacità di assorbimento dei nutrienti da parte delle piante.
E intervenire nel caso le analisi indichino una carenza.