Agrofarmaci: la Commissione Europea pubblica una banca dati con esempi di tecniche e buone pratiche usate dagli Stati membri per ridurne l'uso. Francia e Polonia in prima fila per gli esempi di gestione dei parassiti. Dalla frutticoltura integrata, alla cimice asiatica, alla protezione di colture come mais, patate e canapa, sono svariate le pratiche presenti nel portale.
L'Italia ha fornito l'Unione Europea (Ue) di schede dettagliate sulla difesa, sul diserbo e sull'utilizzo di fitoregolatori nelle piantagioni di orticole, frutticole, leguminose, erbacee e di tabacco.
Una banca dati per ridurre l'uso di agrofarmaci in Ue
Dopo uno studio durato quasi due anni, da dicembre 2020 a novembre 2022, la Commissione Europea ha da poco pubblicato una banca dati contenente 1.342 esempi di pratiche, tecniche e nuove tecnologie basate sui principi della gestione integrata dei parassiti (Ipm) come la rotazione delle colture, una fertilizzazione bilanciata e un miglior monitoraggio degli organismi nocivi per controllare i parassiti che danneggiano le piante, offrendo alternative valide agli agrofarmaci.
Il database, che verrà aggiornato nel tempo con ulteriori esempi di pratiche, include anche 273 linee guida per le colture specifiche sviluppate dagli Stati Ue.
Gli esempi delle pratiche usate in Ue
Sono 1.342 le pratiche presenti nel database, 266 delle quali offerte dalla sola Slovenia, seguita dalla Francia (166) e dalla Grecia (76). Le pratiche sono consultabili da chiunque e offrono degli esempi di gestione dei parassiti in diverse tipologie di produzioni europee: 760 sono usate in campi aperti, 398 su piantagioni perenni, 100 su piantagioni sotto serra, 123 su tutti i tipi di piantagione e le restanti su colture non identificate.
Utilizzare il database è facile: si può selezionare il Paese che si vuole consultare, così come la tipologia di coltivazione (dal melo, al ciliegio, fino alle piante ornamentali e da giardino), l'impatto economico della pratica e il principio Ipm che interessa (monitoraggio o riduzione dei parassiti, selezione dei fertilizzanti, prevenzione e soppressione dei parassiti, eccetera).
L'Italia va avanti sui metodi biologici
L'Italia ha contribuito alla banca dati fornendo 18 diversi esempi di pratiche orientate alla gestione dei parassiti, la maggior parte delle quali basate su metodi biologici e sull'utilizzo di prodotti non chimici.
Dalle direttive per la frutticoltura integrata fornite dal Gruppo di lavoro per la frutticoltura integrata dell'Alto Adige, Agrios, al dettagliato report su come contenere la cimice asiatica fornito dall'Emilia Romagna tramite il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, fino ai metodi contro gli insetti dannosi nei vigneti forniti da Innovarurale, sono diversi gli esempi di pratiche che gli agricoltori e gli esperti del settore possono trovare nel database.
Polonia in prima fila sulle linee guida per la gestione dei parassiti nelle colture
La banca dati della Commissione Europea contiene anche un totale di 273 linee guida fornite dai Paesi Ue per la gestione, la prevenzione, il monitoraggio e la valutazione dei parassiti nelle colture specifiche, 141 delle quali provengono dalla sola Polonia.
Come nel portale sulle Ipm, anche qui si può fare una ricerca per "filtri" in base alle informazioni che servono, selezionando se la pratica può essere o meno usata direttamente dall'agricoltore, la copertura geografica, il Paese di provenienza e così via.
Dalla protezione delle coltivazioni di canapa, a quella del mais, fino alle patate, anche in questo caso gli esempi sono molteplici. Unico dettaglio, i report sono in lingua originale, ma basta un buon traduttore per ottenere tutte le informazioni che interessano.
Una guida tutta italiana di soluzioni agronomiche da usare nelle varie colture
Il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) ha fornito alla banca dati delle schede specifiche con una serie di soluzioni agronomiche da adottare per la difesa delle singole colture e il controllo delle infestanti.
Le schede contengono delle strategie su:
- difesa e diserbo delle piante erbacee, floricole e ornamentali, frutticole (a guscio, piccoli frutti, fragola), dei funghi coltivati, delle piante orticole e delle sementi;
- utilizzo di fitoregolatori specifici nelle piante floricole, frutticole, orticole e nel tabacco.
I benefici di questa nuova banca dati potranno quindi essere molteplici: non solo aiuterà centinaia di agricoltori europei nell'adottare pratiche più sostenibili in agricoltura, ma sarà di fondamentale importanza anche per l'obiettivo di riduzione degli agrofarmaci del 50% entro il 2030, come prevede la strategia Farm to Fork, e contribuirà allo sviluppo di pratiche agricole sostenibili e organiche previste dalla nuova Pac, alle quali sono stati destinati 48,5 miliardi di fondi europei sotto forma di Ecoschemi.