In questo quadro complesso si inserisce Taegro, il nuovo fungicida di origine naturale di Syngenta. Un prodotto registrato su vite e su numerose orticole (cetriolo, zucchino, melone, pomodoro, melanzana, fragola, ...), sia in serra che in pieno campo, efficace nel difendere le piante da oidio, botrite, sclerotinia e bremia.
Alla base dell'innovazione di Syngenta c'è una sigla, FZB24, che identifica un particolare ceppo di Bacillus amyloliquefaciens, un batterio comunemente presente nel terreno. In laboratorio prima e in campo poi, FZB24 ha dimostrato di avere una spiccata azione antifungina rispetto ad altri ceppi ed è stato dunque scelto dai ricercatori di Syngenta per sviluppare questo nuovo prodotto.
Taegro, l'anello mancante nel programma di difesa integrata
Taegro può essere inserito con successo in strategie di difesa biologica, ma è altrettanto utile in quelle di difesa integrata. La peculiarità di non lasciare residui e il breve intervallo di sicurezza (appena quattro ore) rendono infatti questo prodotto ideale per difendere le colture, in serra e in pieno campo, garantendo produzioni in linea con le richieste della filiera agroalimentare.In serra, nella difesa di orticole a raccolta scalare (pomodoro, fragola, zucchino, cetriolo, …), Taegro trova ad esempio applicazione nelle fasi colturali dalla maturazione in poi. Avendo un tempo di carenza di sole quattro ore può essere infatti utilizzato anche ad intervalli ravvicinati e tra le raccolte, garantendo al contempo protezione della coltura e assenza di residui oltre il limite consentito.
Taegro è autorizzato su vite da vino e da tavola, oltre che su un gran numero di orticole. La sua azione è preventiva, significa che deve essere applicato prima dell'insorgere della malattia in modo da impedire ai funghi di colonizzare la coltura. Da etichetta sono consentiti dai dieci ai dodici trattamenti all'anno, con irrorazioni ogni sette giorni su vite e orticole in campo e ogni tre-cinque giorni per le colture in serra.