Lasciato Controguerra ci avventuriamo verso Serrapetrona costeggiando il Parco Nazionale dei Monti Sibillini per immergerci nella natura ancora incontaminata di questa parte del nostro Paese.

L'arrivo a Serrapetrona, dove ci ha incuriosito la Vernaccia, avviene nel migliore dei modi possibili, perché ci porta direttamente al ristorante dove assieme a semplici piatti ci vengono immediatamente illustrate le caratteristiche di questo vino, ancora una volta unico, dalla straordinaria simpatia del Sindaco, Adriano Marucci.

La Vernaccia di Serrapetrona DOC e DOCG viene prodotta dall'uva omonima che deve essere presente per almeno l'85%, con una eventuale presenza di Sangiovese, Montepulciano o Ciliegiolo.

L'area della DOC e della DOCG è piccola, circa 45 ettari, e produce due tipi di Vernaccia, dolce e secca, spumantizzate con il metodo Charmat.

La tecnica di produzione prevede una vendemmia tardiva, fine ottobre-inizio di novembre e conseguente vinificazione di una parte delle uve. Il rimanente viene invece sottoposto ad un appassimento naturale fino a gennaio-febbraio. Il mosto che viene ottenuto da queste uve appassite viene poi aggiunto nella misura minima del 40% al vino ottenuto dalle uve fresche. A questo segue poi la spumantizzazione.

Il vino ottenuto dalle uve passite serve per dare gradazione e quindi stabilità al vino: questo consente un prolungamento della conservabilità del prodotto.

 

Vigneti a SerrapetronaLe viti di Serrapetrona, nome di origine longobarda che indica presidio di difesa (Serra) di una valle di pietre (Petrona), sono poste ad una altitudine di 450-700 m s.l.m. ed hanno una produttività media che non può superare per disciplinare i 120 q.li/Ha con una resa max in vino del 58%.

Quando il vino era un alimento indispensabile nella dieta dell'agricoltore, la possibilità di conservarsi a lungo era basilare e, oltre a tirare al massimo le produzioni per avere il massimo delle rese, gli agricoltori cercavano in tutti i modi di aumentare la conservabilità del prodotto. Le moderne tecniche di produzione hanno preso il meglio della tradizione. Ora le rese non sono più necessarie, mentre lo è la qualità, per cui si sono eliminate le forzature mentre si è mantenuta la tecnica del passito, per ottenere, ancora una volta in piccole quantità e concentrate sul territorio, un prodotto speciale.

 

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I vigneti dell'Azienda Agricola 'Alberto Quacquarini'

Vigneti Azienda Agricola Alberto Quacquarini

 

Abbiamo degustato la Vernaccia dell'Azienda Agricola 'Alberto Quacquarini', ora condotta dai figli, Monica, Luca e Mauro.

Le viti del podere di Colleluce, 24 ettari impiantati nel 1970 e da cui si estraggono le due Vernacce DOCG nelle varietà secco e dolce, hanno una produzione media annua di circa 80 quintali e sono poste proprio ai piedi del paese.

La Vernaccia secca richiede 9/10 mesi per la presa di spuma, mentre quella dolce ne sono necessari solo 7/8; sono vini che vanno bevuti freschi, 4°-8°C, e possono accompagnare un pasto completo, iniziando con la secca da bersi sia come aperitivo che come stupendo accompagnamento di salumi e formaggi, per concludere con la dolce, un meditativo spumante da sorseggiare con dolci secchi.

 

Sempre più emerge, in questo vagabondare per l'Italia enologica che il vino, uno, se lo deve andare a cercare, perché quello buono è pigro e sedentario, e spesso, se forzato dalle sue origini, perde i suoi pregi. 

 

I Viaggi del Fantic

I Viaggi del FanticAbbiamo intrapreso un tour "virtuale", una serie di incontri con alcune interessanti realtà della produzione vitivinicola italiana, presentati da Isagro Italia.
Lo scopo è quello di seguire le linee di sviluppo della viticoltura nazionale legata alla produzione di vini di qualità, ed alla loro commercializzazione. Il percorso toccherà numerose aree viticole italiane, dalle pendici delle Alpi fino a Pantelleria. Nelle puntate precedenti, disponibili nell'archivio de 'I Viaggi del Fantic', il tour è iniziato in Sicilia, per risalire fino alla valle del Caffaro, ai confini tra la provincia di Brescia e di Trento.

Toccheremo aziende di dimensioni e caratteristiche molto diverse con l'intento di vedere in quali modi un settore d'avanguardia come quello della nostra produzione vinicola si stia adeguando alle modifiche del mercato e come la competitività internazionale stia plasmando la nostra maglia aziendale.

Fantic è un marchio registrato da Isagro Italia.

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