Diverse aree della penisola si apprestano a vivere una seconda parte della settimana molto movimentata: ci attende, infatti, una pesante ondata di maltempo sui nostri settori meridionali, ove oltretutto non saranno esclusi possibili alluvioni.
Poche novità anche per il weekend, in quando tra sabato e domenica sarà sempre l'instabilità a dettar legge con venti forti e abbondanti precipitazioni, i cui strascichi si faranno sentire anche nella nuova settimana, quanto meno in avvio, con frequenti episodi di maltempo; successivamente potrebbe però arrivare una svolta, la quale caratterizzerà quel che resta del mese di gennaio.
Nuova ondata di maltempo
Un nuovo e intenso flusso di aria fredda e instabile, proveniente dal Nord Europa, affonderà nel corso delle prossime ore sul Mediterraneo, favorendo l'approfondimento di un'area depressionaria nei pressi delle coste settentrionali africane. Questo sistema ciclonico, alimentato dalle più miti correnti meridionali, si sposterà successivamente verso l'Italia ove influenzerà parte delle nostre regioni meridionali con episodi di forte maltempo, nubifragi ed una sostenuta ventilazione.
Le prime conseguenze verranno percepite già nella giornata di oggi, giovedì 16 gennaio, con fenomeni diffusi sulle due isole maggiori. Tuttavia, la fase instabile più intensa si concentrerà principalmente venerdì 17 gennaio, quando le precipitazioni diventeranno abbondanti con locali situazioni di elevata criticità idrogeologica. A rendere il quadro ancor più critico saranno i forti venti di Scirocco, con raffiche che potrebbero raggiungere i 100 chilometri orari, generando onde alte fino a 4 metri sulle coste esposte di Sicilia, Calabria e Sardegna.
Rischio di fenomeni estremi
I venti dai quadranti meridionali, quindi molto miti, innescheranno anche a un'ascesa termica considerevole con un conseguente veloce scioglimento della neve sui rilievi del Centro Sud, fenomeno che porterà all'ingrossamento dei corsi d'acqua e quindi a possibili onde di piena improvvise.
Secondo gli ultimi aggiornamenti sono difatti attesi accumuli fino a 200-300 millimetri di pioggia a carattere di nubifragio, quantità che rendono concreto il rischio di esondazioni ed estesi allagamenti.
Tra le aree più a rischio le province di Ragusa, Siracusa, Catania, Messina, Reggio Calabria e Catanzaro. Anche la Sardegna, in particolare i settori orientali, verrà colpita dal maltempo con locali eventi alluvionali lungo i corsi d'acqua.
Weekend, compromesso da forte maltempo
Le condizioni meteorologiche resteranno estremamente instabili anche nel fine settimana con la massima concentrazione puntata su sabato 18 gennaio, quando il ciclone si sposterà verso Sicilia e Sardegna, ove sussisterà un'elevata probabilità di eventi estremi specie sui settori orientali.
Fenomeni in rapida estensione anche a Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, Molise, Lazio e Abruzzo, con piogge da moderate a intense e nevicate in Appennino dai 1.200-1.400 metri di quota. Venti di burrasca continueranno ad interessare, in particolar modo, i settori ionici con raffiche fino a 80 chilometri orari.
Domenica 19 gennaio: il ciclone insiste ancora
Domenica il vortice si posizionerà sul Mar Tirreno, continuando a influenzare il Centro Sud, soprattutto le due isole maggiori, con precipitazioni, sebbene meno diffuse ed intervallate anche da qualche pausa. Al Nord andrà meglio, con maggiori spazi sereni con al più qualche nube sempre associata a deboli fenomeni, anche nevosi fino a bassa quota, su Piemonte, Lombardia e Veneto, specie nella seconda parte della giornata.
Residuo maltempo: migliora da metà settimana
Strascichi instabili caratterizzeranno anche la prima parte della nuova settimana, con ancora qualche episodio di maltempo. Lunedì 20 e martedì 21 gennaio gli effetti marginali del ciclone mediterraneo continueranno a portare qualche pioggia soprattutto al Centro Sud e sulle isole maggiori. Sotto scacco i settori tirrenici di queste ultime aree con precipitazioni localmente intense e sulle zone montuose la neve imbiancherà dai 1.300-1.400 metri di quota, in quanto la ventilazione dai quadranti meridionali garantirà sempre temperature nel complesso miti.
Tendenza da mercoledì 22 gennaio: una breve tregua
Al giro di boa settimanale, da mercoledì 22 gennaio, potrebbe arrivare una svolta meteorologica. L'instabilità andrà gradualmente ad assorbirsi lasciando spazio ad un'area anticiclonica, la quale tenterà di espandersi sull'Europa e sul bacino del Mediterraneo portando una pausa dal maltempo su molte regioni. Tuttavia tale tregua potrebbe avere vita breve, perché sul finire della settimana giungeranno correnti umide di origine atlantica verso il Centro Sud riportando qualche fenomeno sparso.
Sguardo verso fine gennaio: torna il freddo?
Guardando oltre, per la fine del mese si profila un ritorno al freddo proprio in coincidenza dei giorni della merla, per tradizione i più rigidi dell'inverno, quando potrebbero raggiungere la penisola delle correnti gelide che riporteranno un clima tipicamente invernale.