E' partita l'operazione per la regolarizzazione dei contributi pregressi in agricoltura, presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, aperta dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Enrico Letta, e dal breve saluto del presidente del consiglio Romano Prodi. Hanno partecipato all'incontro con i giornalisti il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro, e il vice ministro dell'Economia, Roberto Pinza con l' amministratori delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, e Francesco Caputi Nassetti, Global markets responsabile per l'Italia della Deutsche Bank, nonché i rappresentanti delle organizzazioni di categoria: Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. Nel corso della conferenza, sono stati illustrati nei dettagli i contenuti di questo importante accordo che rappresenta una soluzione concreta per tutti quegli agricoltori che nell'arco di venti anni hanno accumulato un debito pregresso con l'Inps di 5,7 miliardi. Un debito con i termini di pagamento già ampiamente esauriti.

"Si tratta di un accordo di tipo privato. Questo significa che non c'è nessun condono perché non c'è nessuna norma legata ad un contratto che è aperto e siglato tra un gruppo di banche e le aziende che vorranno aderire" ha affermato il ministro De Castro rimarcando che "la regolarizzazione sarà tanto più conveniente quanto più alta sarà l'adesione". Lo sconto è estremamente interessante per gli agricoltori, riferisce ancora il ministro che spiega" abbiamo calcolato che lo sconto per coloro che aderiranno all'accordo sarà compreso in una forchetta tra il 72 e il 79%" e sarà già considerata alta una percentuale di adesione intorno al 70%.
Con l'attuale intesa "si chiude un'antica vicenda e trova una definitiva soluzione quello che possiamo considerare un vero e proprio bubbone del passato" ribadisce ulteriormente De Castro. Il vice ministro all'Economia Roberto Pinza ha voluto sottolineare in particolare i tempi ristretti entro i quali è stato realizzato l'accordo "grazie alla disponibilità delle banche e delle associazioni di categoria ".
E proprio loro hanno espresso soddisfazione per l'intesa raggiunta. Per il presidente della Cia l'intesa raggiunta "prospetta una soluzione adeguata per chiudere con il passato e consentire alle imprese agricole di programmare la propria attività e guardare con più tranquillità al futuro". Si apre dunque uno scenario nuovo, continua Politi "per le imprese che avranno la possibilità di rateizzare, attraverso un piano di rientro coordinato con le banche, una parte del debito pregresso". E il presidente della Cia auspica una massiccia risposta da parte delle imprese agricole.

I termini dell’accordo
Fonte: Agricoltura Italiana Online