Infatti, la Commissione europea ha esaminato con esito positivo la domanda di registrazione nell’elenco delle Igp, disponendone la pubblicazione poi avvenuta sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea C75/6 del 28 febbraio 2018, con a margine il disciplinare di produzione consolidato. Pertanto, se non perverranno notifiche di opposizione né dichiarazioni di opposizione motivate entro i tre mesi successivi alla pubblicazione, la Commissione adotterà gli atti di esecuzione che registrano il nome nell’elenco delle Igp, così come disposto dalla procedura contenuta nel Regolamento Ue 1151/2012.
Castagna di Serino e Marrone di Serino, nei territori delle province di Avellino e Salerno, hanno un’importanza economica notevole rispettivamente nell'Alta valle del fiume Sabato e sui Monti Picentini, assicurando reddito all'intera comunità locale.
“E’ un ottimo obiettivo quello al quale ci stiamo avvicinando, il plauso va a tutti coloro che si sono prodigati per raggiungerlo a cominciare dal presidente del comitato promotore per l'Igp, Abele De Luca" commenta Michele Ingino, dell’omonima società di trasformazione e commercializzazione del prodotto, una della major della castagna avellinese.
La superficie interessata alla coltivazione della Castagna di Serino e del Marrone di Serino è stimata in oltre 5.000 ettari, che rappresenta più di un quarto della superficie totale di castagneti da frutto delle province di Avellino e Salerno. La produzione storica era di circa 100.000 quintali di castagne all'anno, di cui il 50% viene solitamente destinato all'esportazione, mentre l'altro 50%, in proporzioni più o meno uguali, è ripartito tra le industrie di trasformazione ed il consumo fresco.
La Igp per il Marrone di Serino e la Castagna di Serino designa i frutti allo stato fresco, pelati, essiccati in guscio ed essiccati sgusciati interi, provenienti dalla specie Castanea sativa nelle varietà Montemarano, detta anche Santimango o Santomango o Marrone di Avellino o Marrone avellinese, e della varietà Verdola o Verdole. Entrambe sono autoctone dell’areale di produzione.
Il Marrone di Serino e la Castagna di Serino Igp sono frutti con raggiatura stellare medio-grande, una pezzatura medio-grossa e raramente presentano settature. La forma è generalmente rotondeggiante, per lo più asimmetrica. L’apice, da acuto ad aperto, ha una pelosità mediamente estesa; il pericarpo, per lo più sottile e poco elastico, è di color marrone lucido con striature scure, uniformi e filiformi, e presenta la faccia interna ricoperta di peli, poco lunghi, di colore bianco sporco. L’ilo è medio-grande con scarsa peluria residua e con una linea di contorno generalmente regolare. La torcia è mediamente lunga e formata da 6-8 stili generalmente disuguali. L’episperma, mediamente aderente al seme, è sottile, di colore marrone rossiccio, con nervature più scure ed evidenti.
La zona di produzione prevista dal disciplinare Igp comprende il territorio amministrativo dei seguenti Comuni: Serino, Solofra, Montoro, S. Michele di Serino, S. Lucia di Serino, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano S. Domenico, Cesinali, Aiello del Sabato, Contrada e Forino ricadenti nella Provincia di Avellino e i Comuni di Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, S. Cipriano Picentino, Castiglione del Genovesi e Calvanico ricadenti nella Provincia di Salerno.