Albo dei contoterzisti, la risposta alle richieste dell'Ue
I dati sulle superfici lavorate - necessari per accedere ai fondi della nuova Pac e del Next generation EU - sono forniti agli agricoltori dagli agromeccanici, presto riuniti in un albo

Contoterzisti, validi alleati degli agricoltori in campo (Foto di archivio)
Fonte foto: © artiemedvedev - Adobe Stock
Con la nuova Pac ed il Next generation EU, l'Unione europea sostiene gli agricoltori, ma chiede loro di rendere l'agricoltura più sostenibile. Per ottenere i finanziamenti Ue servono specifiche certificazioni delle attività che generalmente sono offerte dai contoterzisti, vicini al grande passo: la creazione di un albo nazionale di categoria.
Ideato da Uncai insieme ai ministeri, l'albo a costo zero riunirà tutti gli agromeccanici, anche quelli non aderenti all'Unione, garantendo benefici per le aziende agricole e l'intero settore agrifood. "I contoterzisti professionisti - sostiene il presidente di Uncai Aproniano Tassinari - potranno così supportare ancora meglio gli agricoltori nel soddisfare le richieste dell'Europa".
Nell'agricoltura 4.0 e green promossa dall'Ue, sono necessari dati sulle superfici lavorate, tecnologie e strumenti di precision farming difficilmente presenti nel 90% delle aziende agricole italiane. "Per questo, gli agromeccanici con macchine moderne e una formazione adeguata rappresenteranno un passaggio obbligatorio e - continua Tassinari - devono essere riconosciuti come parte integrante della filiera". Il riconoscimento del loro ruolo passa proprio dalla nascita dell'albo.
Ideato da Uncai insieme ai ministeri, l'albo a costo zero riunirà tutti gli agromeccanici, anche quelli non aderenti all'Unione, garantendo benefici per le aziende agricole e l'intero settore agrifood. "I contoterzisti professionisti - sostiene il presidente di Uncai Aproniano Tassinari - potranno così supportare ancora meglio gli agricoltori nel soddisfare le richieste dell'Europa".
Nell'agricoltura 4.0 e green promossa dall'Ue, sono necessari dati sulle superfici lavorate, tecnologie e strumenti di precision farming difficilmente presenti nel 90% delle aziende agricole italiane. "Per questo, gli agromeccanici con macchine moderne e una formazione adeguata rappresenteranno un passaggio obbligatorio e - continua Tassinari - devono essere riconosciuti come parte integrante della filiera". Il riconoscimento del loro ruolo passa proprio dalla nascita dell'albo.
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