L'agricoltura 4.0 è realtà. Ora chiediamoci come le tecnologie digitali, anche interagendo con le macchine agricole, possono aiutare gli agricoltori. 
Partendo da questa domanda Image Line, nel corso del webinar "Agricoltura digitale: tecnologie del futuro e protagonisti del presente" tenutosi lo scorso 12 novembre 2020 nell'ambito di Eima Digital Preview, ha fatto il punto sugli obiettivi raggiunti e sui prossimi passi da compiere per incentivare la digitalizzazione.
 
Ivano Valmori, ceo di Image Line e direttore di AgroNotizie, ha accompagnato i partecipanti in un viaggio alla scoperta delle strategie messe a punto dall'Unione europea per supportare i produttori in questo momento difficile e delle opportunità offerte dagli strumenti digitali agli operatori agricoli.

"L'agricoltura 4.0 è così interessante perché ha un impatto diretto sulla sostenibilità: permette di produrre meglio ed aumentare la redditività delle colture" afferma Valmori. "Per noi di Image Line, agricoltura digitale significa condividere tecnologie ed esperienze con agricoltori, contoterzisti, consulenti, rivenditori e concessionari. Dal 1988 siamo vicino agli operatori sviluppando soluzioni digitali e li informiamo sulle ultime innovazioni attraverso i nostri portali e la nostra community che conta più di 240mila iscritti".
 
247mila gli iscritti alla community di Image Line
247mila gli iscritti alla community di Image Line
 

Ue, liquidità per una ripresa innovativa

Gli investimenti in tecnologia e innovazione nel settore saranno fortemente supportati dall'Ue grazie alle decisioni prese lo scorso 10 novembre nel quadro del Next generation EU per lo sviluppo rurale, il pacchetto di finanziamenti per l'agricoltura interno al Recovery fund.
Il coordinatore del Gruppo S&D alla Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro, intervistato da Valmori, dichiara: "Si è deciso di stanziare oltre 10 miliardi di euro per lo sviluppo rurale nel biennio 2021-2022. In Italia arriveranno 1,22 miliardi che, con il co-finanziamento nazionale, saliranno a 2.4 miliardi. Stiamo valutando con la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova di incrementare ulteriormente il tasso di co-finanziamento per fornire un pacchetto più consistente".
 
 
"Il 55% di questi fondi - continua De Castro - sarà destinato a investimenti in soluzioni innovative (tecnologie per smart e precision farming, macchine capaci di ridurre emissioni e consumi) volte ad aumentare l'efficienza e la sostenibilità. Tra l'altro, chi acquista una trattrice o un'operatrice nuove, potrà usufruire di un contributo europeo maggiore, pari al 75% dell'investimento. Il resto dei fondi sarà usato per rafforzare le misure agroambientali e sostenere i giovani agricoltori: il premio di primo insediamento passa da 40mila a 100mila euro".
 
Paolo De Castro durante il webinar di Image Line
Paolo De Castro durante il webinar di Image Line

Tra le soluzioni finanziate dall'Ue, il digitale - secondo De Castro - "va assolutamente promosso, perché rappresenta una straordinaria occasione per efficientare alcuni strumenti, limitare l'uso di prodotti chimici e valorizzare il made in Italy. Sarà cruciale gestire al meglio la mole di informazioni a disposizione dell'agricoltore ed ottimizzare l'attività dell'azienda agricola, anche con il finanziamento della banda larga nelle zone rurali. Mi auguro che, con i progetti europei e le altre iniziative sul digitale, si possa garantire una svolta positiva in agricoltura e una ripresa rapida dopo l'epidemia di Covid-19".
 
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Agricoltori: servono formazione e democrazia digitale

L'iniezione di liquidità in arrivo dal primo gennaio 2021 offre opportunità importanti per gli agricoltori, in primis per i più giovani, ma deve arrivare velocemente secondo Stefano Francia, presidente dell'Agia, associazione della Cia che rappresenta circa 40mila giovani imprenditori agricoli. "Ora bisogna adottare un approccio di semplificazione delle procedure per velocizzare l'ingresso dei fondi, che possono contribuire in maniera determinante a digitalizzare le aziende" sostiene Francia. "Sicuramente la disponibilità di dati permetterà di usare meglio le risorse e rendere l'agricoltura più verde".

Oltre alla burocrazia, altri fattori limitanti la digitalizzazione sono il gap tra i mondi dell'offerta e della domanda e il costo ancora elevato delle tecnologie. "Serve sempre di più investire in formazione per far sì che le tecnologie disponibili siano utilizzabili da tutti gli agricoltori" sostiene Francia. "Per questo, da anni Agia collabora con la Rete degli istituti agrari senza frontiere per permettere ai ragazzi di uscire con un bagaglio di conoscenze digitali applicabile in azienda".
   
Confronto tra Ivano Valmori e Stefano Francia
Confronto tra Ivano Valmori e Stefano Francia

"Ci auguriamo che i fondi europei appena stanziati e la nuova Pac consentano alle imprese, anche a quelle più giovani, di accedere al digitale superando le difficoltà legate ai costi" aggiunge Francia. "La raccolta dei dati in campo dev'essere fatta da tanti agricoltori in una cornice di 'democrazia digitale': solo così la blockchain sarà completa. Nei prossimi anni, sarà strategico l'uso dei dati da parte di tutte le aziende per certificare i prodotti made in Italy e garantire la tracciabilità necessaria agli attori della filiera".
 

L'agricoltura 4.0 in un manuale

Per permettere agli addetti del settore di formarsi e saperne di più sulla smart farming, è nato il "Manuale di agricoltura digitale. Innovazioni e tecnologie per l'agricoltura sostenibile di oggi e di domani" a cura di Ivano Valmori. Presentato nel corso del webinar e realizzato con il contributo di 31 autori, il testo cartaceo in uscita nel 2021 (Pàtron Editore - Bologna) si rivolge a professionisti agricoli, studenti, docenti e a tutti coloro che sono interessati all'argomento.

"Il manuale fotografa l'agricoltura digitale odierna e mostra come le tecniche informatiche possono aiutare gli operatori ad avvicinarsi al mondo della produzione e mettere a disposizione della filiera preziose informazioni" precisa Ivano Valmori. "Inoltre, con l'obiettivo di fare divulgazione a fine benefico, le royalties verranno devolute all'associazione Aid4Mada ETS per la costruzione di pozzi in Madagascar".
 
Il manuale di agricoltura digitale uscirà nel 2021
Il manuale di agricoltura digitale uscirà nel 2021

"Il manuale, diviso in quattro parti, illustra - spiega Cristiano Spadoni, business innovation manager di Image Line - l'evoluzione del settore fino ai big data, i sistemi informativi e le piattaforme per la gestione dei dati, l'applicazione dell'agricoltura digitale sia sulle principali colture sia in ambito zootecnico e le esperienze di alcuni protagonisti per poi concludersi con riflessioni sulle opportunità della digital transformation, stese con la collaborazione dell'Accademia dei Georgofili".

"Nel libro si parlerà anche dell'evoluzione della connessione a internet e della banda larga in aree rurali, della transizione all'agricoltura 5.0 e alla decision farming, nonché di Internet of Farming, sostenibilità e rintracciabilità" conclude Spadoni, aggiungendo che, sempre nell'ottica di promuovere la cultura del digitale, Image Line organizza l'AgroInnovation Edu, l'AgroInnovation Award e il Premio Filippo Re.