"Le condizioni di aridità e semi-aridità a livello nazionale e globale stanno aumentando e c'è sempre più pressione sulle risorse idriche disponibili", ha spiegato Stefano Baldi, ricercatore di Nomisma, durante un convegno ad Eima 2018 dal titolo 'Risorse idriche, una sfida globale'. "Il 70% dei prelievi idrici è in capo all'agricoltura e in Spagna, Italia e Germania siamo già in una situazione di scarsità di acqua".
Per far fronte ai cambiamenti climatici, ad un aumento della richiesta di cibo, e ad una carenza sempre maggiore di acqua è necessario dunque implementare soluzioni tecnologiche che ne razionalizzino l'uso. In altre parole, sistemi di irrigazione smart. A livello globale in cinquanta anni sono raddoppiate le superfici agricole irrigate, oggi pari a 330 milioni di ettari, ma si tratta solo del 20% della superficie globale. Insomma, c'è ancora moltissimo da fare.
Ma come viene gestita oggi l'acqua? I metodi meno efficaci di trasporto, ma più diffusi, sono canali e rogge. L'irrigazione a scorrimento è una pratica che spreca moltissima acqua, meglio condutture in pressione, irrigazione a goccia, pivot e rotoloni dunque. Ma la vera sfida è l'irrigazione di precisione.
Il futuro dell'irrigazione è il rateo variabile
Durante il convegno Bluetentacles, società di Trento, ha portato la sua esperienza nello sviluppo di sistemi intelligenti. In Trentino infatti gli impianti di irrigazione sono ormai tutti a goccia, ma il loro azionamento è temporizzato e a calendario e non legato all'andamento meteorologico. Una inefficienza che ha un costo ambientale ed economico non irrilevante (basti pensare a quanta energia serve per pompare acqua in salita in montagna).L'irrigazione di precisione ha come obiettivo quello di dare ad ogni pianta la quantità di acqua che necessita per esprimersi al massimo dal punto di vista delle produzioni. Alla base del sistema ci sono una moltitudine di sensori che raccolgono informazioni. Sonde al suolo per monitorare l'umidità del terreno, capannine meteo per raccogliere i dati atmosferici e sensori sulle piante per controllarne lo stress. Ma anche immagini satellitari per raccogliere dati meteo ed elaborare mappe del vigore delle piante.
Gli algoritmi, come quelli sviluppati da Bluetentacle, analizzano i dati raccolti dai sensori ed elaborano un consiglio irriguo che spetta poi all'agricoltore rispettare pedissequamente o meno. Il massimo dell'automazione è mettere nelle mani del Dss (Sistema di supporto alle decisioni) le 'chiavi' delle valvole, in modo che la piattaforma possa aprire e chiudere il sistema di irrigazione al bisogno, autonomamente.
Il tutto in maniera modulare. Non è infatti detto che un meleto (o un campo di patate) abbia bisogno della stessa quantità di acqua in tutta la sua interezza, il fabbisogno idrico varia da zona a zona. Ecco allora che poter modulare la quantità di acqua somministrata è essenziale per efficientarne lo sfruttamento.
• Microirrigazione: l'evoluzione goccia dopo goccia (con le soluzioni di AMA e CER)
• Il risparmio idrico diventa sempre più smart (programmatore per l'automazione degli impianti irrigui by Irritec)
• Agricoltura di precisione, come applicarla al mais (trovi online le soluzioni Rivulis)
• Kverneland Academy, le nuove tecnologie come strumento di reddito in agricoltura (al progetto partecipano Kverneland, Dekalb, Adama Italia, Scam, insieme all'università di Perugia)
• Eima 2018: Netafim e Confagricoltura unite per l'irrigazione di precisione
Eima, nasce il Salone Idrotech
Ma perché parlare di acqua ad Eima? "Perché la costruzione di macchine per la gestione delle acque è di primaria importanza per il nostro paese. E infatti da quest'anno ad Eima c'è il Salone Idrotech in cui gli agricoltori possono toccare con mano le ultime novità" ha spiegato Jacopo Fratus De Balestrini, consigliere di FederUnacoma. "I nostri costruttori esportano attrezzature in tutto il mondo, ma si trovano a combattere contro una congiuntura poco favorevole".La svalutazione del peso argentino ha infatti scottato alcuni produttori. Mentre le sanzioni Usa in Iran hanno di fatto precluso quel mercato ai produttori europei. Senza contare la concorrenza basso costo dell'India e della Turchia e la difficoltà ad entrare in alcuni paesi, come il Brasile, in cui la concorrenza dei produttori locali è agguerrita.
"La strategia giusta è quella di investire nella qualità e nell'intelligenza dei nostri sistemi. Stiamo andando verso un quadro globale sempre più complesso, con una popolazione mondiale in aumento e una diminuzione delle risorse disponibili. Solo attraverso una forte spinta all'innovazione i nostri prodotti potranno essere competitivi e rispondere alle sfide del futuro".