"Secondo indiscrezioni le macchine agricole sono state escluse dal maxiemendamento al decreto anticrisi attualmente in votazione alla Camera. Una decisione grave e inaspettata per questo settore della meccanica, che sta pagando la crisi economica internazionale ma che, a differenza di altri, viene abbandonato dal Governo nel momento più difficile della sua storia". Lo fa sapere l'associazione dei costruttori Unacoma in una nota. “Da più di vent’anni siamo la voce attiva della bilancia commerciale nazionale e portiamo il made in Italy in 180 Paesi – dichiara il presidente Massimo Goldoni diamo lavoro a 100 mila persone e rischiamo di perdere più di un terzo dei nostri occupati ma questo, evidentemente, non interessa al Governo”.
 
“La richiesta economica era davvero modesta (20-25 milioni di euro) e il ministro dell’Economia sa che un decreto rottamazione avrebbe portato nelle casse dello Stato introiti Iva tali da compensare ampiamente l’importo”. “Non si capisce la logica politica di questa scelta – aggiunge Goldonie non si capisce come possa lo stesso presidente del Consiglio Berlusconi annunciare che in questo momento di crisi ‘nessuno sarà lasciato indietro’ e contemporaneamente abbandonare un settore che porta fatturato e occupazione”. “Abbiamo fornito dati seri e inoppugnabili per convincere il Governo a realizzare quella che sarebbe stata una vera iniziativa di politica economica – conclude il presidente dei costruttori – ho paura che i prossimi dati riguarderanno non più gli investimenti e i ritorni economici ma solo il numero di aziende dismesse e di posti di lavoro perduti”.