Dobbiamo parlare. We have to talk. Un messaggio arrivato forte e chiaro a Torino, splendida città piena di cultura scelta da Federacma per riunire, dal 16 al 18 ottobre nel Climmar Congress 2025, i membri della confederazione internazionale delle associazioni nazionali dei rivenditori e riparatori di macchine agricole e da giardinaggio.

 

Tutti intorno a un tavolo

Appuntamento annuale che offre la possibilità ai 17 membri (Federacma è il rappresentante per l'Italia) di confrontarsi, il Climmar Congress ha riunito attorno a un unico tavolo i vertici delle principali organizzazioni europee che coprono l’intera filiera: dai costruttori ai rivenditori, dai contoterzisti agli agricoltori.

 

Tra i partecipanti, Maria Teresa Maschio presidente di FederUnacoma, l'associazione dei costruttori italiani di macchine agricole, Alessandro Malavolti vice presidente del Cema, l'associazione che riunisce i costruttori europei di macchine agricole, Jacob Nielsen, vice presidente del Ceettar, l'associazione che rappresenta i terzisti europei e Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte.

 

Contributi video sono giunti da Francesco Lollobrigida, ministro dell'agricoltura, Giovanni Crosetto, parlamentare europeo, e Massimiliano Giansanti, presidente del Copa Cogeca, l'associazione a tutela degli agricoltori e delle cooperative agricole.

 

Tessere fili per la rete di domani

Se l'automotive insegna, è questo il momento di muoversi. Il mercato dei macchinari agricoli evolve e lo fa molto rapidamente. I contesti e gli scenari nazionali, europei, ma anche mondiali, assomigliano alle nuvole in cielo nelle giornate di vento: corrono veloci e lasciano poco tempo per indovinare come e quando cambieranno forma e dimensione.

 

Diventa allora necessario fermare il tempo e mettere sul piatto le problematiche, individuare quelle più importanti che rappresentano l'Europa e dialogare con le istituzioni per trovare il bandolo della matassa.

 

Con la domanda "Come saranno i dealer di domani?" Tomáš Kvapil, presidente del Climmar, invita la platea di rivenditori a iniziare a disegnare la rete vendita del futuro, attraverso un lavoro di dialogo con i costruttori e di condivisione, pensando al ruolo del dealer con ambizione e apertura, per arrivare alla massima efficienza nel servizio offerto al cliente.

"Essere dealer del futuro - afferma Kvapil - non è un traguardo ma un viaggio senza fine, un modo di essere".

 

Tomáš Kvapil, presidente del Climmar, interviene al Climmar Congress 2025

Tomáš Kvapil, presidente del Climmar, interviene al Climmar Congress 2025

(Fonte foto: AgroNotizie)

 

Obiettivi comuni, soluzioni vincenti

Vangare il proprio orto limitandosi a risolvere i problemi interni non è un approccio vincente. Al contrario, allargare lo sguardo per rendersi conto che la stessa difficoltà la vivono anche altre realtà a noi vicine porta ricchezza, forza e idee. Dall’analisi dei report presentati dalle associazioni nazionali durante il congresso, emergono numerosi elementi comuni che delineano un quadro coerente delle sfide e delle priorità condivise in Europa.

 

Incentivi, amore e odio

Tra i nodi critici per la quasi totalità dei presenti, la complessità burocratica e la mancanza di programmazione stabile e pluriennale per l’accesso ai fondi pubblici. Le misure di sostegno sono prive di una programmazione strutturale, spesso sono bloccate o inefficaci e non sempre sono tarate sulle esigenze del mercato con conseguenti distorsioni di quest'ultimo.

 

Parallelamente, la transizione ecologica è un tema ricorrente con esperienze diverse, ma convergenti. Alcuni paesi stanno sperimentando incentivi per mezzi a basse emissioni o trattori elettrici, altri segnalano normative ambientali stringenti che generano tensioni con il mondo agricolo, fino a vere e proprie proteste.

 

Un ulteriore elemento comune sono le mobilitazioni degli agricoltori, spesso legate a misure ambientali, fiscali o alle politiche comunitarie. In alcuni casi, le proteste portano a cambiamenti politici o alla revisione delle strategie ministeriali.

 

Utile, dunque, la pressione politica e il dialogo con i ministeri per riattivare o rimodulare i sussidi all’acquisto di macchine agricole, così come il confronto istituzionale finalizzato allo sblocco di graduatorie e bandi e alla ridefinizione delle priorità nei fondi pubblici per includere il settore agromeccanico.

 

Crisi del mercato

Sentito dalla totalità dei partecipanti al Congresso anche il netto calo delle vendite, spesso causato dall’incertezza economica, dal difficile accesso al credito e dall’aumento dei prezzi dei macchinari. In molti paesi le vendite si sono ridotte anche oltre il 50%, mettendo sotto pressione l’intera filiera.

 

Possibile parziale soluzione arriva dalle fiere di settore in qualità di piattaforme formative e di orientamento, soprattutto quando, come nel caso di EuroSkills, AgroShow e SwissSkills, sono declinate in competizioni tecniche.

 

Guarda il video di presentazione di SwissSkills

 

AAA giovani formati cercasi

La carenza di tecnici qualificati e la difficoltà nel trattenerli dopo averli formati, associate alla necessità di iniziative volte ad attrarre studenti verso il settore meccatronico e agromeccanico, riguarda quasi tutti i paesi.

 

Per far fronte a questo problema, le associazioni stanno investendo in campagne educative rivolte ai giovani, collaborazioni con scuole e università, programmi di formazione per docenti e iniziative di orientamento, con l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni verso le professioni tecniche del comparto. 

 

Il peso delle associazioni

Infine, le associazioni nazionali rivendicano un ruolo sempre più attivo come interlocutori istituzionali, soggetti di sintesi tra le esigenze della filiera e le dinamiche normative, e promotori di soluzioni concrete per la competitività del settore.

 

I tempi cambiano

Marco Polastri, regional business director di Deutz-Fahr (sponsor del Climmar Congress 2025), ha portato il punto di vista dei costruttori focalizzandosi sulla relazione tra questi ultimi e i concessionari.

 

"Dobbiamo considerare che il mercato sta cambiando molto rapidamente e anche l’industria si sta trasformando alla stessa velocità. Non pianifichiamo più sul lungo termine come avveniva in passato - dichiara Polastri - e, per essere sempre competitivi e allineati alle sfide del settore, la relazione è la cosa più importante. Sembra scontato, ma non dedichiamo abbastanza tempo o attenzione a questo aspetto".

 

Accorciare la distanza tra i vari attori e stakeholder del comparto e valorizzare la relazione stretta tra costruttore e concessionario, ma anche tra concessionario e clienti sono, secondo Polastri, delle priorità.

 

Innovazione sostenibile in agricoltura

Se è vero che i tempi cambiano, è importante stare al passo con i tempi. Un momento di particolare partecipazione è stato quello curato da Cristiano Spadoni di Image Line® e da Paolo Gay dell'Università di Torino che, in un doppio intervento, hanno toccato il tema dell’innovazione sostenibile in agricoltura e del ruolo strategico dei dealer nella transizione digitale.

 

Dopo un primo inquadramento sui trend emergenti - dalla diffusione dell’agentic AI alla crescente domanda di macchine versatili, multifunzionali e interconnesse - è stato evidenziato come l’innovazione non debba limitarsi al prodotto, ma estendersi a servizi, canali e modelli di relazione.

 

Climmar Congress: appuntamento nel 2026

Dopo il ricco evento del 2025, il Climmar Congress fissa il prossimo appuntamento a Bruges, in Belgio, dal 21 al 23 ottobre 2026.