Unacoma, l’Associazione nazionale dei costruttori di macchine agricole si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con una lettera aperta firmata dal presidente dell’Associazione Massimo Goldoni che chiede maggiore attenzione rispetto alle problematiche del settore. Il testo è stato pubblicato oggi sulle principali testate nazionali.
Così scrive Goldoni al presidente del Consiglio: “L’industria produttrice di macchine per l’agricoltura, la cura del verde e il movimento terra é uno dei segreti meglio custoditi del Made in Italy. Il grande pubblico, infatti, ignora che in questo settore le imprese italiane esprimono una riconosciuta leadership internazionale”.
 
“Nonostante gli indiscussi primati - continua Goldoni - centinaia di imprese e decine di migliaia di lavoratori di questo vitale comparto hanno davanti una difficile prospettiva. Nel volgere di pochi mesi, infatti, il mercato internazionale, che assorbe circa i tre quarti della produzione, ha subìto una contrazione del 30%, del 40% e persino del 50%, con riflessi pesanti anche sul piano occupazionale, considerando il fatto che tra dipendenti diretti e indotto il settore conta non meno di 100 mila addetti”.
 
“La nostra richiesta è semplice e praticabile - afferma Goldoni -. Chiediamo una politica per favorire e agevolare il rinnovo del parco macchine agricole nazionale che denuncia un’età media superiore ai venti anni. Rinnovare un’attrezzatura significa ridurre consumi, costi d’esercizio e inquinamento aumentando, nello stesso tempo, produttività e sicurezza.
Non ci piacciono termini logori come rottamazione. Quello a cui pensiamo è un intervento attivo, volto a promuovere la sicurezza, la produttività e la competitività. Ci riferiamo a un incentivo pubblico pari al 10% del valore di ciascuna macchina destinata a sostituirne un'altra con oltre dieci anni di vita. Un contributo che le nostre aziende si impegnano come minimo a raddoppiare attraverso un ulteriore sconto di analogo valore”.