Le immatricolazioni di trattrici segnano, nel mese di gennaio, un calo dell’11,5% rispetto allo stesso mese 2008, e le mietitrebbiatrici un calo del 53,6%. Male anche motoagricole e rimorchi che registrano rispettivamente –29 e –21 per cento. I dati – elaborati da Unacoma sulla base delle registrazioni presso il ministero dei Trasporti – confermano la difficile congiuntura, dovuta alla crisi internazionale.
Il nuovo anno riflette il clima economico negativo, con la scarsa propensione agli investimenti e all’acquisto di beni durevoli. Da settimane il presidente dei costruttori italiani Massimo Goldoni denuncia, inascoltato, la brusca inversione di tendenza, parlando di un calo degli ordini intorno al 40%: i dati sul mercato interno confermano l’allarme, e anticipano una prevista forte flessione anche sui mercati esteri, dai quali dipende gran parte dell’andamento della produzione italiana.

Delle 95.400 trattrici prodotte dall’industria italiana nel 2008, infatti, ben 76.250 sono state esportate, prevalentemente verso l’Europa e gli Stati Uniti, e questo fa capire come il calo sui mercati esteri rappresenti per i costruttori italiani un dato estremamente preoccupante. Molto negativi i dati anche per il movimento terra, che ha visto nell’ultimo trimestre 2008 il crollo di tutte le principali linee i prodotto, con decrementi anche del 40%.
“I cali vistosi di inizio anno – commenta Massimo Goldoni confermano l’errore di aver escluso la meccanizzazione dal provvedimento governativo di sostegno all’industria varato il 5 febbraio scorso”. “In Italia si producono non soltanto automobili ed elettrodomestici – ribadisce - ma anche mezzi meccanici per l’agricoltura e il movimento terra, un settore business to business che conta oltre 90 mila addetti, e che costituisce da sempre uno dei punti di forza dell’industria nazionale, contribuendo allo sviluppo di filiere strategiche come quelle appunto dell’agricoltura e delle costruzioni”.