E' ancora in negativo il mercato italiano delle trattrici, che nei primi cinque mesi dell'anno segna una flessione delle immatricolazioni dell'1,8% rispetto allo stesso periodo 2007. La flessione, tuttavia, risulta molto più contenuta rispetto all'andamento dello scorso anno, che si era chiuso con un negativo del 9,8%. I dati - diffusi da Unacoma nel corso dell'Assemblea annuale tenutasi il 19 giugno a Bologna - fanno dunque sperare in un graduale recupero del mercato, dopo le incertezze determinate dall'attuazione della riforma della politica agricola comunitaria. 

'I finanziamenti alla meccanizzazione previsti nei Piani regionali di sviluppo rurale - ha osservato il Presidente dei costruttori Massimo Goldoni - stanno divenendo operativi, ed è possibile che un clima di maggior fiducia e il miglioramento dei redditi agricoli incoraggino gli investimenti'. Del resto, l'Italia deve recuperare anche rispetto agli altri Paesi europei se si considera che nel primo trimestre dell'anno la Francia ha incrementato le immatricolazioni del 13,4%, la Spagna del 5,6%, il Regno Unito del 2,4%, l'Olanda del 5,2%, mentre la Germania mantiene gli stessi alti livelli del 2007. Il mercato europeo dovrebbe continuare la sua fase positiva nel corso dell'anno e chiudere con un incremento complessivo delle trattrici di quasi l'11% rispetto al 2007, con un totale di 186.000 trattrici immatricolate.

In netto recupero risultano invece le mietitrebbiatrici, che dopo aver chiuso il 2007 con un attivo sul mercato nazionale del 25,4%, segnano nei primi cinque mesi 2008 un ulteriore incremento pari al 31,7%, grazie alla ripresa del settore cerealicolo che aumenta la propensione agli acquisti da parte di agricoltori e contoterzisti.

Malgrado le difficoltà sul mercato interno delle trattrici, la produzione italiana di macchine agricole chiude il 2007 con indici positivi, per effetto del buon andamento delle esportazioni che segnano incrementi sia per quanto riguarda le trattrici (+1,4% in peso, +3,8% in valore), sia per quanto riguarda le altre tipologie di macchine e attrezzature (+4,3% in peso, +8% in valore). 

L'industria italiana del macchinario agricolo raggiunge dunque nel 2007 una quota di oltre 950 mila tonnellate di produzione, per un valore complessivo di 7 miliardi 560 milioni di euro, con una crescita rispetto all'anno precedente dell'1,2% in peso e del 4,7% in valore. Di queste, 227 mila tonnellate sono relative alle trattrici (83.300 unità prodotte), 85 mila tonnellate alle trattrici incomplete e ricambi, e 646 mila tonnellate alle altre tipologie di macchine.

Nelle 'altre tipologie' vengono comprese anche le macchine per il giardinaggio e la cura del verde che sul mercato nazionale hanno accusato nel 2007 una flessione dell'1,5% - dopo anni di crescita costante - e che dovrebbero calare ulteriormente nel corso del 2008 per effetto di un clima economico generale che non incoraggia gli acquisti tanto da parte dei professionisti del verde tanto da parte degli utenti amatoriali.

Se i comparti agricolo e del verde risentono della fase economica non positiva, in piena salute appare quello del movimento terra - rappresentato in seno ad Unacoma dal Comamoter - che chiude il 2007 con 780 mila tonnellate di produzione (+16,2%) per un valore di 4 miliardi 667 milioni di euro (+21,3%). I dati sui primi mesi dell'anno indicano una flessione delle vendite, che tuttavia dovrebbe essere recuperata nel corso dell'anno portando i volumi complessivi in linea con quelli eccellenti del 2007.