Ci risiamo. La carne è di nuovo nell'occhio del ciclone per colpa di qualche brigante che non ha esitato a spacciare per Chianina carne di vacca qualunque o, peggio ancora, ha nascosto la presenza di malattie soggette a denuncia per evitare sequestri. Così i giornali hanno potuto parlare di carne “infetta”, benché rischi per i consumatori non ce ne fossero. Lo hanno fatto un po' tutti i media che l'11 giugno, all'indomani dei sequestri, si sono buttati sulla notizia, come “Avvenire” che ha titolato Carne bovina infetta, maxi sequestro dei Nas, e poi “Il Tempo” con Carne infetta nel piatto e ancora “Il Giornale” con Così la bistecca infetta diventava carne pregiata e l'elenco potrebbe continuare a lungo. Un forte danno di immagine per le carne bovina, e poco conta ricordare che i sequestri sono la prova che i controlli ci sono e funzionano. Le perdite per gli operatori onesti saranno di migliaia di euro e Federcarni ha fatto sapere dalle pagine del “Messaggero” che cercherà di rivalersi chiedendo i danni a questi briganti della bistecca. Ben fatto e c'è da chiedersi perché analoghe iniziative non vengano intraprese dalle organizzazioni agricole, visto che a rimetterci saranno soprattutto gli allevatori onesti, già alle prese con i bassi prezzi di un mercato in perenne flessione.
L'export non si ferma
Per fortuna, e a dispetto di queste disavventure della carne, continua a macinare record l'export dei nostri prodotti agroalimentari, che nello scorso anno hanno registrato un fatturato di 14 miliardi di euro, come evidenzia “Il Secolo d'Italia” dell'11 giugno. Fra i protagonisti dell'export troviamo l'olio extravergine, che stando alle anticipazioni della “Gazzetta del Mezzogiorno” del 10 giugno, è pronto a espandersi sul mercato cinese. E' record anche per i formaggi, come scrive “Il Sole 24 Ore” del 6 giugno, che nel 2013 hanno registrato nell'export un fatturato di oltre due miliardi di euro. Risultati nel complesso eccellenti, ma il Governo, avverte “La Stampa” dell'8 giugno, dovrebbe aiutare soprattutto le piccole aziende a fare di più.
Pac, sorrisi e lacrime
Un aiuto, in particolare per la promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati stranieri, potrebbe arrivare dai sostegni previsti dalla riforma della Pac, sulla quale continuano però le discussioni in merito alle strategie che il nostro Paese deciderà di seguire. Da “La Sicilia” del 6 giugno gli agricoltori dell'omonima isola lamentano di essere penalizzati dalle scelte che vanno delineandosi. Un peso determinante sulla gestione delle risorse comunitarie, come noto e come ricorda “Italia Oggi” dell'11 giugno, lo avranno le Regioni, che in qualche caso, come avviene in Sardegna, accumulano ritardi che mettono a rischio la disponibilità degli aiuti comunitari. Una denuncia che in questo caso arriva dalle pagine della “Nuova Sardegna” del 6 giugno. Bisogna poi fare i conti con il blocco dei pagamenti, problema che agita il settore con Agrinsieme che minaccia manifestazioni di piazza, come si apprende dalla “Gazzetta di Parma” del 10 giugno. Manifestazione poi annullata con lo sblocco dei contributi per un cifra, scrive il 12 giugno “Il Sole 24 Ore”, di 81,5 milioni di euro. Intanto a Bruxelles si aprono i “giochi” per le nuove nomine e mentre in Italia si tifa per vedere Paolo De Castro Commissario all'Agricoltura, “La Stampa” dell'8 giugno anticipa che nella corsa a questo importante “scranno” c'è anche un polacco che potrebbe darci filo da torcere. Infine da Bruxelles si insiste, avverte “Italia Oggi” dell'11 giugno, affinché si passi alla riscossione delle multe latte. Altrimenti sarà un'ennesima procedura di infrazione a carico dell'Italia.
Tasse e sconti
Passando alle vicende “romane”, dalle decisioni del Governo arrivano altri balzelli per agricoltori. E' il caso dei contributi Inps, scrive “Italia Oggi” del 7 giugno, il cui aumento fa lievitare il costo del lavoro per le aziende agricole. Altri dettagli si possono leggere nello stesso giorno su “Il Sole 24 Ore”. In compenso è pronto il decreto, come anticipa “Italia Oggi” dell'11 giugno, che evita il pagamento dell'Imu per i terreni agricoli. E c'è poi in vista uno sconto sui contributi Inail dovuti dalle aziende agricole. Ma la domanda, avverte “Il Sole 24 Ore”, va fatta entro giugno. Ancora su “Il Sole 24 Ore” si apprende infine che sono da ricalcolare gli acconti sui ricavi agro-anergetici. Gli agricoltori della Puglia devono vedersela con un tributo in più, quello preteso dal Consorzio di bonifica Stornara e Tara. Se ne discute il 12 giugno su “Taranto Oggi”.
Diabrotica, peronospora e botrite
Con l'arrivo delle prime ondate di caldo aumentano per le colture agricole taluni rischi fitosanitari. E' il caso della diabrotica del mais, come si appende da “Brescia Oggi” del 7 maggio. Non meno preoccupanti i segnali che arrivano per il basilico, in particolare in Liguria. In questo caso il “nemico” si chiama Peronospora belbharii, della quale scrive il “Secolo XIX” dell'11 giugno, ricordando le ricerche che in Piemonte si stanno conducendo per aumentare la resistenza delle piante. Dalla ricerca arrivano buone notizie anche nella lotta alla botrite della vite. In questo caso gli studi vengono dalla fondazione Edmund Mach, come illustrato da “Italia Oggi” dell'11 giugno.