Sostegno al biologico dall'Unione europea.

Il Consiglio dei ministri europei dell'Agricoltura ha adottato alcune conclusioni sull'agricoltura biologica, evidenziando che "la produzione biologica e il settore alimentare biologico nell'Unione europea si sono affermati come un'agricoltura sostenibile e un  sistema di produzione che soddisfano una duplice funzione sociale: rispondono a una crescente domanda dei consumatori e forniscono beni pubblici che contribuiscono alla tutela dell'ambiente, al benessere degli animali ed allo sviluppo rurale".

I ministri, in particolare, invitano ad una maggiore "ambizione" per l'agricoltura biologica europea e propone di riesaminare  l'attuale quadro normativo per dare un periodo di "stabilità e certezza" al settore.
"Semplificazione" è la parola d'ordine, con l'aggiunta di alcuni paletti: niente impiego di Ogm e di agrofarmaci inquinanti e tossici.

Sono cinque gli interventi proposti in sede di consiglio:

Flessibilità: ridurre al minimo le eccezioni nei regolamenti con una maggiore flessibilità nell'applicare le norme di produzione.
Controlli: adottare un sistema efficiente con l'attribuzione univoca delle responsabilità e sanzioni armonizzate nell'Ue.
Concorrenza: adottare linee guida per garantire un'equa concorrenza e il corretto funzionamento del mercato interno dei prodotti bio.
 Commercio. Migliorare i meccanismi per facilitare il commercio internazionale di prodotti bio e assicurare che le procedure d'importazione non creino svantaggi agli operatori europei. E, inoltre, valutare la fattibilità dei certificati elettronici d'importazione per rafforzare le procedure di controllo alle frontiere.
Promozione, ricerca e innovazione: incoraggiare l'agricoltura biologica per incrementare i consumi bio anche tramite l'informazione online . Sostenere ricerca e innovazione tramite i partenariati Ue.