Una grande kermesse di portata internazionale che si svolge dal 25 al 29 ottobre a Torino (Lingotto Fiere e Oval), organizzato da Slow Food, Regione Piemonte e città di Torino, in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. E' proprio il ministro Mario Catania ad inaugurare oggi il Salone; nel pomeriggio incontrerà gli assessori regionali all'Agricoltura per discutere della riforma della Pac.
Con l'edizione 2012, le due manifestazioni completano un percorso tracciato sin dal 2004 - l'anno in cui è nata Terra Madre, la rete mondiale tra le comunità del cibo - e, insieme, raccontano la straordinaria diversità agroalimentare di ogni continente, dando voce a chi coltiva, alleva e trasforma i suoi prodotti. La grande novità di quest'anno è, quindi, che la rete delle comunità del cibo di Terra Madre si apre all'incontro con il pubblico arricchendo tutto il Salone del Gusto.
"Cibi che cambiano il mondo" è il tema della manifestazione, che raccoglie le storie di chef, artigiani e comunità del cibo di 150 Paesi per riflettere sul ruolo del cibo nel mondo e nella società. Un tema particolarmente significativo in un'epoca di crisi, anche alimentare. Non a caso come immagine di questa edizione è stato scelto un alimento simbolo del cambiamento: la mela di Newton. Un invito, in poche parole, ad usare la testa nelle scelte alimentari.
Un viaggio intorno al mondo (e al gusto)
Sono molte le esperienze che propone il ricco programma del Salone del Gusto e Terra Madre 2012: un grande Mercato che si snoda tra Lingotto Fiere e l'adiacente Oval, creando una felice unione tra espositori, Presìdi Slow Food e comunità del cibo; Laboratori del gusto e Incontri con l'autore per approfondire e assaggiare in compagnia di produttori, chef, vigneron, birrai ed esperti; Teatri del gusto per osservare da vicino le mani dei cuochi all'opera nel creare i piatti simbolo dei loro ristoranti; percorsi educativi per bambini e adulti; conferenze per aprire il dibattito su come stili alimentari responsabili possano migliorare la nostra salute e quella del pianeta; un'enoteca che valorizza territori di confine, aree montane e terroir estremi con 1200 etichette delle migliori cantine italiane; Appuntamenti a tavola, per fare il giro del mondo restando in Piemonte.
"L'area espositiva rispetto al 2010 è cresciuta del 20%, con 80.000 mq allestiti e 1.000 espositori in arrivo da 100 Paesi - riporta Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia - Siamo fieri di portare a Torino prodotti che non sono mai usciti dai loro villaggi".
Per gli amanti del vino, questa è la data da segnare in agenda: domenica 28 ottobre, quando, nel clou del Salone e Terra Madre, torna la grande degustazione di Slow Wine, la guida di Slow Food Editore dedicata al mondo del vino, che quest'anno spegne tre candeline. Le oltre mille etichette proposte nella scenografica rampa del Lingotto renderanno l'evento davvero unico.
"L'evento ha davvero cambiato volto: ogni singola scelta strutturale e logistica è stata valutata in base a quanto e a come incide sull'equilibrio ambientale complessivo. Per raggiungere questi risultati, non è stato sufficiente contenere l'impatto sull'ambiente, ma nuovi processi sono stati attivati riducendo a monte i rifiuti non riciclabili e limitando al massimo le emissioni di CO2", ha spiegato Luigi Bistagnino, presidente del Corso di studi di Design del Politecnico di Torino, responsabile scientifico del progetto insieme all'Università degli studi di scienze gastronomiche di Pollenzo. "Il peso del Salone del Gusto e Terra Madre 2012 sull'ecosistema sarà ridotto di oltre il 65% rispetto all'edizione di riferimento del 2006".
Anche per la campagna di comunicazione sono state esplorate nuove frontiere che hanno permesso di ridurre la carta del 37% rispetto al 2010. La comunicazione web e i social media sono stati potenziati, durante l'evento i giornalisti ricevono la cartella stampa in una chiavetta usb e il programma cartaceo è stato sostituito dalla più grande novità dell'edizione 2012: SGTM, applicazione ufficiale dell'evento, scaricabile gratuitamente per iOS e Android.
La centralità del cibo
In contemporanea alla grande kermesse torinese si terrà anche il VI Congresso internazionale di Slow Food, sempre a Torino dal 27 al 29 ottobre. Al centro del congresso ci saranno quei temi politici e culturali che sono alla base dell'agire quotidiano dei 1500 convivium e delle oltre 2500 comunità del cibo operanti in 130 Paesi. Questa articolata e complessa rete è chiamata a discutere e condividere visioni e progetti in grado di dare un senso compiuto al suo operare.
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