Il Trentino diventa per quattro giorni capitale della genetica, della biologia e della genomica vegetale. Domenica 30 settembre, infatti, avrà inizio nei padiglioni del PalaRotari un evento scientifico internazionale che si terrà per la prima volta in Italia grazie al ruolo che riveste in campo internazionale la Fondazione Edmund Mach di San Michele. L’inaugurazione ufficiale dell’evento è prevista per lunedì mattina.

La comunità scientifica impegnata nello studio della genetica, biologia e genomica delle Rosaceae, la famiglia botanica del melo (ma anche di altri alberi da frutto come pero, pesco, albicocco, susino o piante annuali come fragola, lampone, nonché la pianta da fiore per eccellenza, la rosa) ha scelto San Michele all'Adige (Tn) e la piana Rotaliana per incontrarsi nel congresso biennale intitolato "Rosaceae Genomics Conference", giunto alla sua sesta edizione.

"Nella scelta di San MIchele quale luogo di incontro di questa comunità scientifica”, commenta Roberto Viola, direttore del Centro ricerca e innovazione della Fondazione Edmund Mach “ha avuto un peso determinante il ruolo che la Fondazione ha giocato a livello internazionale nella genomica delle piante da frutto. Si ricorda, a tal proposito, il sequenziamento del genoma del melo, ma anche della vite, della fragola e, come sarà annunciato nella conferenza, del pero e del lampone, dove di nuovo la Fem ha avuto un ruolo di assoluta leadership".  

Le precedenti edizioni, dagli Stati Uniti al Cile, dalla Nuova Zelanda al Sud Africa, hanno visto un crescente numero di partecipanti da tutto il mondo, con Africa, Oceania e Asia ben rappresentate, per cui ci si attendono oltre 200 partecipanti nell’arco delle giornate del congresso. "L'evento, di alto profilo scientifico, ha comunque diretti risvolti pratici", afferma Riccardo Velasco, responsabile del Dipartimento di genomica e biologia delle piante da frutto della Fondazione Mach e organizzatore dell'evento. 

"Da questa comunità scientifica  sono scaturiti progetti nazionali, come il progetto Ager melo, e internazionali, quali RosBreed tra Usa ed Europa e Fruitbreedomics, il progetto europeo che contribuisce al rinnovo varietale della mela, con varietà che in futuro avranno maggiori capacità di autodifesa dai patogeni pur con qualità organolettiche e nutritive di elevato spessore. Si attendono quindi novità sia in termini di conoscenza, che di applicazioni pratiche, quali i marcatori molecolari e la cisgenesi, gli strumenti innovativi della frutticoltura del futuro".