"Spengo la luce e riconsegno le chiavi". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Saverio Romano concludendo i lavori del primo Forum nazionale dell'Agroalimentare. 

Il ministro ha fatto un discorso di chiusura tutto incentrato sull'attualità politica e sulle previste dimissioni del Governo Berlusconi, di cui fa parte. Ha lamentato il fatto che, anche in questa occasiome, alcuni abbiano contribuito alla delegittimazione delle nostre istituzioni parlando di un Governo che verrà: "Lunedì a Bruxelles al Consiglio agricolo il ministro, indipendentemente dal fatto che si tratti di me, andrà con una forte dose di delegittimazione". 

"E' una questione che non riguarda la mia persona, riguarda il Paese", ha aggiunto. Romano, citando la Bce e i mercati finanziari, si è detto 'angosciato' per il fatto che 'poteri senza legittimazione democratica' possano decidere sulla sorte dei governi e sulle leggi che bisogna o non bisogna approvare. 

Quanto al forum, il ministro lo ha definito un punto di partenza, "nè ho mai pensato che fosse un punto di arrivo. Ho sempre parlato di una politica agricola da costruire, cosa che ha bisogno di tempo", ha affermato. 

L'ipotesi che possa essere cancellato il ministero dell'Agricoltura "E' una iattura", ha detto ancora, sostenendo l'importanza del Dicastero a fronte di una Europa che diventa sempre più tecnocratica, come a suo avviso dimostra anche la proposta di riforma della Pac che, ha specificato, "ha ignorato il parere del Parlamento europeo"

"In questi mesi - ha continuato il ministro - ho conosciuto un settore meraviglioso, con le sue luci e le sue ombre, che ha grosse potenzialità ma rischia di scomparire, proprio a causa di questo atteggiamento della Commissione europea". 

Al termine dei lavori, i presidenti di Coldiretti Sergio Marini, di Confagricoltura Mario Guidi, di Cia Giuseppe Politi e di Copagri, Franco Verrascina hanno consegnato al ministo il documento congiunto contenente le proposte delle organizzazioni agricole italiane sulla riforma della Pac.