"Il prezzo del gasolio destinato all'attività agricola - afferma la Coldiretti - che ha fatto segnare un aumento record, provoca un aggravio di costi stimabile in 200 milioni di euro su base annua per il settore, dove il gasolio ha sostituito quasi completamente la benzina nell'alimentazione dei mezzi meccanici". 

"Oltre all'aumento dei costi per il movimento delle macchine come i trattori - precisa la confederazione - in agricoltura il caro petrolio colpisce sopratutto le attività agricole che utilizzano il carburante per il riscaldamento delle serre (fiori, ortaggi e funghi), di locali (stalle), ma anche per l'essiccazione dei foraggi destinati all'alimentazione degli animali". 

"A rischio - spiega l'associazione agricola - sono gli oltre 30mila ettari di coltivazioni specializzate in serra, che producono fiori e piante ornamentali ed ortaggi, per le quali la Coldiretti chiede che sia annullata l'accisa sui carburanti destinati al riscaldamento". 

"A subire gli effetti del record nei prezzi del gasolio - aggiunge la Coldiretti - è l'intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica incidono dal 30 al 35% per frutta e verdura e assorbono in media un quarto del fatturato delle imprese agroalimentari".