Basilicata
Maltempo: danni alle colture nella Piana del Metapontino

A seguito di un'abbondante pioggia, il fiume Agri ha  rotto gli argini e inondato i terreni agricoli compresi tra il comune di Scanzano Ionico e Policoro mettendo a rischio diverse colture. 

E' la Coldiretti Basilicata a denunciare gli effetti del maltempo nella Piana del Metapontino, dove gli imprenditori agricoli sono sul piede di guerra. "Ora che si avvicina la stagione delle fragole, non è possibile che vadano in fumo ettari di raccolto per l'inefficienza della pubblica amministrazione". 

"E' arrivato il momento – sottolinea la Coldiretti - che gli organi preposti stipulino contratti di manutenzione territoriale con le imprese agricole in modo da evitare catastrofi ambientali".

"La situazione – ha affermato Piergiorgio Quarto, presidente di Coldiretti Basilicata - è ormai insostenibile. Visti i danni alle colture che causano le frequenti inondazioni, gli amministratori non possono e non devono più rimandare la soluzione del problema. E' necessario che si stipulino contratti di manutenzione territoriale con le imprese agricole per la pulizia costante del letto dei fiumi e il rinforzo degli argini, in modo da preservare ettari di coltivazioni e la collettività da altre catastrofi naturali. In questo modo, all'agricoltore verrebbe anche riconosciuto il meritato compenso per il ruolo che da sempre svolge a tutela e custodia del territorio. Urge inoltre la messa a punto di un serio ed efficace piano regionale di sicurezza idrogeologica da parte degli organi preposti. E' inaudito continuare a mettere a rischio l'incolumità dei cittadini e il lavoro degli imprenditori agricoli per lungaggini burocratiche".

Fonte: Coldiretti Basilicata

 

Emilia-Romagna
Sharka e cancro batterico dell'actinidia, l'Emilia-Romagna risarcirà le aziende agricole

La Regione Emilia-Romagna risarcirà le piccole e medie imprese agricole che nel corso del 2010 hanno effettuato interventi di profilassi obbligatoria per contrastare la diffusione del virus Sharka e del cancro batterico dell'actinidia.

"Il piano di contrasto alla batteriosi - ha affermato l'assessore regionale all'Agricoltura, Tiberio Rabboni - è stato approvato con largo anticipo rispetto ad una analoga iniziativa del ministero dell'Agricoltura che sta vedendo la luce in questi giorni e che non prevede alcuna concreta misura di sostegno economico".

"La nostra iniziativa - ha concluso Rabboni - è stato avviata in un momento di difficoltà finanziaria e rappresenta un segno tangibile dell'impegno dell'assessorato regionale nei confronti dei produttori agricoli che si trovano a fronteggiare nuove e pericolose avversità".

Fonte: Regione Emilia-Romagna - Assessorato all'agricoltura

 

Puglia
2010, un'annata agraria difficile per la provincia di Taranto 

Si è svolta presso la Camera di Commercio di Taranto la conferenza stampa della Cia di Taranto, in cui sono stati analizzati i dati 2010 dell'agricoltura jonica e fatta una previsione per il 2011.

Nell'analizzare i dati 2010 il presidente della Cia di Taranto Nicola Spagnuolo ha fatto emergere che anche l'annata agraria appena trascorsa, come quelle dell'ultimo decennio, si è connotata per il segno negativo fatto registrare dalle colture principali del settore agricolo ed agro-alimentare.

I prodotti principali nel 2010 hanno confermato i prezzi al ribasso registrati nella precedente annata 2009 ed in alcuni casi, addirittura, hanno fatto registrare ulteriori ribassi, come l'uva da vino (9,3% rispetto al 2009 e 23,00% rispetto al 2008), o le olive da olio (7,3% rispetto al 2009 e 18,00% rispetto al 2008), l'uva da tavola (13,23 % rispetto al 2009), le clementine (7,77%  rispetto al 2009), le arance (5.04% rispetto al 2009), mentre si è registrata una sostanziale tenuta nel 2010 rispetto al 2009 per gli animali da carne e per i prodotti lattiero caseari. A fronte di questi ribassi, per contro, i costi in generale hanno subìto un incremento medio del 30% con punte del 76,9% come per i prodotti azotati o dell'80,86% dei prodotti fosfatici e del 40,83% dei salari per la manodopera avventizia. 

Gli unici segnali positivi, nel solco dei dati economici nazionali, arrivano dall'export: +13.95% dei prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati, +37.11% dei vini di qualità, +14,41% degli animali da carne, +13% dell'olio d'oliva, +15,31% dei formaggi e latticini etc. "Da qui - ha spiegato Spagnuolo - la felice intuizione della nostra confederazione di costituire un consorzio per l'export, 'Consorzio sapori e profumi della Terra di Puglia' che, nel volgere di appena un anno di vita, ha già conseguito risultati e performance eccezionali su diversi mercati esteri".

Inoltre, nel corso della conferenza stampa, la Cia ha ribadito la necessità di una conferenza agraria nazionale dalla quale far scaturire un nuovo modello di sviluppo dell'agricoltura italiana, che deve fare il paio con la riforma della nuova Pac a livello europeo.

Per maggiori approfondimenti sulla conferenza clicca qui.

Fonte: Cia Puglia

 

Piemonte
Nuovo gruppo di lavoro regionale per il comparto florovivaistico

Il 18 febbraio si è costituito il nuovo gruppo di lavoro regionale che segue il settore florovivaistico, coordinato dall'Osservatorio mercati della Federazione. 

"All'incontro - rende noto la Coldiretti - hanno partecipato i rappresentanti di tutte le province del Piemonte per analizzare e progettare il nuovo percorso sindacale, a servizio delle imprese". 

"Il florovivaismo - sottolinea Bruno Rivarossa, direttore della Coldiretti regionale - è uno dei punti di forza dell'economia piemontese e, con questa nuova progettualità, vogliamo valorizzare le aziende del settore con un'azione sindacale mirata, per far sentire la loro voce in Regione e sollecitare, anche in ambito nazionale, una forte attenzione a livello legislativo".

Fonte: Agrapress

 

Lazio
Cancro batterico del kiwi, a rischio 200 milioni di euro

Come si temeva la batteriosi che ha già determinato la distruzione di oltre 600 ettari di kiwi giallo, causando ingenti danni per mancata produzione e investimenti persi a più di 100 imprese agricole, si sta propagando sempre più anche alle cultivar di kiwi verde che, con i suoi 8000 ettari rappresenta il primo bacino produttivo europeo e tra le più importanti filiere agricole laziali.

Infatti, con la ripresa vegetativa delle piante, assecondata da un'invernata molto fredda e umida, la batteriosi si è manifestata più virulenta che mai, attaccando anche le coltivazioni del kiwi verde, che fino a qualche mese fa sembrava resistere al batterio.

Nonostante i ripetuti allarmi lanciati nei mesi scorsi, gli agricoltori ancora non hanno ricevuto risposte concrete né dalle istituzioni, né dal mondo della scienza. E' fortissima la preoccupazione degli operatori che, stando alle migliori previsioni, potrebbero subire una perdita di prodotto anche superiore al 30%, che in termini economici rappresenta un valore 40.000.000 di euro.

La Cia del Lazio chiede l'immediata convocazione da parte della Regione dell'Unità di crisi che, come accaduto in Emilia-Romagna dove gli agricoltori hanno già riscosso un primo risarcimento per i danni subiti nel 2010, coordini tutte le attività di ricerca e avvii immediatamente nei confronti del Governo e della Unione Europea tutte le misure necessarie a debellare la malattia e al risarcimento degli agricoltori.

La Cia Lazio chiede inoltre che venga immediatamente approvata la proposta di legge regionale n. 80 del 2010 sui danni da fitopatie e che. in merito allo stanziamento previsto di un milione di euro, questo venga portato ad almeno 5 milioni. Solo questa, infatti, pare una cifra minimamente sufficiente a risollevare un comparto cruciale per l'economia del Lazio come quello del kiwi.

Fonte: Cia Lazio