“Già oggi siamo uno dei Paesi più aperti agli scambi commerciali con il Brasile, sia nel contesto europeo che nell’ambito del Wto. Ora però l’Italia punta a diventare partner privilegiato di questa grande nazione”. Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro incontrando il ministro brasiliano dell’Agricoltura, allevamento ed approvvigionamento Reinhold Stephanes. Al centro della missione di De Castro, il rafforzamento dei rapporti fra Italia e Brasile e un forte impulso alla cooperazione nei settori agroalimentare, agroindustriale e dei biocombustibili. In particolare si è parlato di import/export di carni e insaccati, le agroenergie, la pesca e il commercio di macchinari agricoli. Per quanto riguarda gli insaccati e le carni suina e bovina, l’Italia punta a sbloccare le sue esportazioni di carni, ancora ferme a causa di emergenze sanitarie ormai superate: a questo proposito De Castro ha rassicurato le autorità brasiliane sui rischi di peste suina e Bse,  pericoli che hanno motivato il blocco dei nostri prodotti alle frontiere brasiliane. “L’Italia – ha ricordato De Castro – è un ottimo importatore di prodotti dal Brasile, soprattutto cereali: ci auguriamo che al nostro interesse corrisponda una maggiore apertura del nostro partner commerciale. Vanno superate le difficoltà di accesso al mercato brasiliano che riguardano il settore agroalimentare italiano”. “Lavoriamo insieme – aggiunge il Ministro – perché si giunga ad un ampliamento della domanda, che ha ancora grandi potenzialità di sviluppo”. Infine, le agroenergie. Il Brasile si avvia a diventare una grande potenza agricola e un mercato di riferimento per i biocombustibili. Diviene “strategico pianificare un accordo che preveda, per l’Italia, l’approvvigionamento dal Brasile di agroenergie (a partire dal bioetanolo) e, per il Brasile, l’acquisto di tecnologie, macchine agricole e prodotti alimentari italiani”.