Si è conclusa positivamente l’attività di controllo nel settore oleario, condotta dall’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari insieme a Guardia di finanza, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri Politiche agricole, Carabinieri dei Nas, Polizia di Stato e Agenzia delle dogane. Nel corso dei sopralluoghi effettuati presso 787 operatori del settore sono stati sottoposti a controllo circa 55 milioni di litri di olio d’oliva, ed è emerso che sono 205 gli operatori irregolari, nei confronti dei quali sono state disposte contestazioni per violazioni di natura amministrativa e penale e sono stati effettuati 13 sequestri per oltre 90 tonnellate di prodotto.
“La collaborazione fra tutti gli Organismi di controllo - ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro – si conferma ancora una volta uno strumento operativo fondamentale per incrementare l’efficacia dell’attività di controllo e per l’ottenimento di risultati più rilevanti a tutela degli operatori che rispettano le regole dei consumatori”. Tra le irregolarità rilevate: l’utilizzo di indicazioni ingannevoli o di improprie designazioni di origine in etichetta; l’assenza di informazioni previste per la categoria di olio; la tentata esportazione di oli adulterati; uso improprio dell’indicazione di origine “prodotto in Italia”; l’assenza di etichetta di alcune indicazioni obbligatorie; il mancato rispetto dei disciplinari di produzione per i prodotti a denominazione di origine protetta; il mancato rispetto delle norme sulla classificazione merceologica degli oli.