Una catena di negozi bandiera-flag stores per portare i prodotti italiani in Cina. Nel segno dell’internazionalizzazione delle imprese e della produzione italiana per i mercati esteri, la grande distribuzione italiana arriva nel Paese della grande muraglia grazie al progetto “Piaceri italiani in Cina”. E’ il risultato di un accordo commerciale tra partner italiani e cinesi: sugli scaffali produzioni di alta qualità per far conoscere l’Italia attraverso le eccellenze agroalimentari. Il ministro Paolo De Castro, nel corso di un vertice tecnico, ne ha illustrato i contenuti. “E’ un’iniziativa fortemente voluta da questo ministero – ha sottolineato –. In questi mesi abbiamo lavorato alla sua applicazione in stretta sintonia con l’Ambasciata italiana, il ministero degli Esteri, il ministero per il Commercio internazionale e i partner delle società agroalimentari coinvolte. E’ una modalità interessante per un Paese come il nostro che all’estero non ha grossi sbocchi commerciali. Permette ai prodotti di arrivare su mercati che, nonostante la domanda di made in Italy, finora non sono raggiunti dalla grande distribuzione organizzata”. Grazie all’accordo, Crai, la catena italiana di grande distribuzione alimentare, arriva in Cina in collaborazione con alcuni protagonisti dell’industria agroalimentare quali il Consorzio Grana Padano, Cavit e Conserve Italia. La prima fase dell’intesa prevede la realizzazione, prima delle Olimpiadi del 2008, di 4 flag-stores, 2 Shangai e 2 a Pechino, successivamente di 400 shop in the shop, 12 cash&carry, 4 centri distributivi. A regime è previsto un giro d’affari di oltre 700 mln di euro l’anno. “Se l’operazione avrà successo – ha detto il ministro – punteremo ad accordi simili anche in Russia, India, America Latina e in quei Paesi dove è molto forte la domanda per il made in Italy”.