Da “Cheese”, la biennale del formaggio organizzata dalla città di Bra (Cuneo) e Slow Food Italia conclusasi ieri, 23 settembre, è arrivato l’appello del direttore del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, Antonio Lucisano, nel corso del convegno su “Bufala e bufale”, a cui hanno partecipato Ettore Bellelli, allevatore di bufale campane, Roberto Fiorillo, cooperativa “Le terre di Don Peppe Diana – Libera Terra” e Gaetano Pascale, presidente Slow Food Campania.
Lucisano ha elencato punto per punto le problematiche del settore: “Sono due le priorità. Da un lato la capacità di identificazione sul mercato della mozzarella a marchio Dop. Oggi viene chiamato mozzarella qualunque tipo di pasta filata e viene presentato anche negli stessi scaffali della Dop, non mettendo il consumatore in condizione di comprendere le differenze; inoltre mentre la nostra filiera è super garantita e sicura, sottoposta a 20mila controlli l’anno, il resto del comparto è un far west privo di alcun tipo di controlli sull’enorme mercato delle mozzarelle generiche, settore in cui si utilizzano materie prime di qualsivoglia qualità e provenienza”.
La nona edizione di “Cheese” è stata anche quella dei record per la bufala campana: oltre 500 chili di prodotto sono stati degustati solo nella Piazza della Pizza, grazie all’alleanza tra il Consorzio di tutela e Slow Food per rilanciare l’autentica pizza napoletana. Battuto il primato delle edizioni precedenti, con oltre 7mila pizze di straordinaria qualità preparate nei quattro giorni di eventi.
Sold out e un bis rispetto al programma per i live show, durante i quali i maestri casari hanno mostrato in diretta come si produce questa eccellenza del made in Italy.
“A Cheese – sottolinea Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di tutela –abbiamo dimostrato l’enorme potenziale ancora inespresso della nostra filiera e il pubblico, folto e competente, che ha affollato i nostri appuntamenti ci conferma ancora una volta l’incredibile apprezzamento che ottiene il nostro prodotto. Vedere i bambini toccare con meraviglia la mozzarella appena realizzata è un’emozione che ripaga dei tanti sacrifici che richiede questa attività e fa giustizia di ogni tentativo di manipolazione della realtà del nostro comparto”.
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Fonte: Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala campana Dop