I mercati internazionali del grano duro nell'ultima settimana rinunciano definitivamente al tradizionale rialzo dei prezzi del mese di novembre, iniziando invece la caratteristica discesa che precede la fine dell'anno. I listini canadesi dopo tre rialzi consecutivi ed una settimana di stop del prezzo Fob del Cwad di prima qualità vedono il valore di riferimento sulla piazza di Toronto calare per la seconda settimana consecutiva a 248 euro alla tonnellata, perdendo il 19 novembre 2025 1 euro sul 12 novembre, quando si era manifestato il primo calo da 1 euro, dopo aver totalizzato un incremento complessivo di 22 euro nelle quattro settimane precedenti per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico.
Il 24 novembre scorso scende di 4,14 euro e fino a 246,75 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, per effetto di un calo congiunto dei costi di trasporto interni e dei prezzi all'ingrosso per l'esportazione.
A contribuire alla stanchezza dei prezzi, secondo gli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan sarebbe una domanda non ancora intonata sugli stessi livelli dello scorso anno. La scorsa settimana gli stessi analisti individuavano la causa nei molini e pastifici italiani, restii a comprare per i paventati super dazi Usa sulla pasta legati a un'indagine su un presunto caso di dumping.
Ma i dati più recenti della vigilanza doganale della Commissione Ue sembrano smentire questa ipotesi: ve ne è una più verosimile, ovvero che l'aumento delle importazioni Ue di grano duro - +72% in questa campagna 2025-2026 rispetto alla precedente - sia rivolta ad un frumento di più bassa qualità del Cwad numero 1, che vede così domanda debole e prezzi di nuovo in calo. Intanto le autorità canadesi non comunicano nuovi dati sulla qualità del grano duro, calata vistosamente rispetto allo scorso anno.
Negli Usa il Northern Durum è in calo il 21 novembre scorso, ma è sceso fino a 254,56 euro alla tonnellata, solo a causa della svalutazione del dollaro Usa di ieri, 26 novembre 2025, stante la perdurante stabilità delle quotazioni in dollari Usa del cereale. A Chicago, il Future Durum Wheat Index si presenta in ulteriore ripresa su base settimanale (+1,30%) e incrementa il patrimonio di crescita accumulato nelle tre settimane precedenti.
Diminuisce invece l'Indice europeo Sitagri, che il 25 novembre 2025 ha perso lo l'1,97% sulla scorsa settimana, il tutto mentre i noli marittimi volano sui massimi da marzo 2024, ma con il Panamax in discreta ripresa.
In Italia i prezzi del frumento duro fino nazionale nelle borse merci vedono i primi riflessi della debolezza dei mercati internazionali: perdono 2 euro ieri a Foggia e a Roma e 2 euro ad Altamura venerdì scorso. In calo anche il prezzo del frumento canadese di seconda scelta, che perde tra i 6 e gli 8 euro alla tonnellata martedì scorso a Bari e 3 euro venerdì scorso ad Altamura. Stabili i valori su tutte le altre piazze, inclusa Milano per i frumenti duri comunitari e non comunitari.
Si conferma infine la stabilità per i prezzi all'origine su tutte e 13 le piazze rilevate da Ismea e monitorate settimanalmente da AgroNotizie®, un evento che mancava da tempo, ma in tutta evidenza non destinato a durare.
Sommario:
- Noli ai massimi da marzo 2024
- Indice europeo Sitagri a -1,97% sulla settimana scorsa
- Chicago, Future Durum Wheat Index a +1,30%
- Prezzi Fob canadesi in calo tra 248 e meno di 247 euro
- Prezzo Fob Usa cala poco sopra i 254 euro
- Canada, export basis e prezzo all'ingrosso in calo
- Canada aumenta l'export verso la Ue del 72%
- La Turchia sul mercato senza enfasi
- Panoramica Italia
- Borsa Merci Foggia
- Borsa Merci Roma
- Associazione Granaria Meridionale di Napoli
- Borsa Merci Bari
- Associazione Granaria di Milano
- Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
- Borsa Merci Bologna
- Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 26 novembre 2025
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Noli ai massimi da marzo 2024
L'Indice Dry Bulk del Baltic Exchange, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 26 novembre 2025, è salito per la decima sessione consecutiva, crescendo del 3,4% a 2.401 punti, un nuovo massimo da marzo 2024, sostenuto da guadagni in tutti i segmenti. I più recenti rialzi, su base settimanale, comportano un consistente aumento di 141 punti sui 2.260 registrati solo il 19 novembre scorso (+6,24%), quando si era registrato un incremento di 230 punti sui 2.030 registrati il 12 novembre 2025 (+11,33%). Con l'ultima settimana di rialzi l'indice Dry Bulk del Baltic Exchange supera i 2.092 punti raggiunti lo scorso 22 ottobre 2025 di ben 309 punti (+14,77%).
Dal 18 giugno scorso, quando il Dry Bulk Index del Baltic Exchange era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 527 punti (+28,12%). E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio 2025, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri riporta un vantaggio di ben 1.098 punti (+84,27%). L'indice al 26 di novembre 2025 su base annuale guadagna il 51,87%, mentre la settimana scorsa guadagnava il 39,85%.
L'Indice Panamax, che è parte del Dry Bulk del Baltic Exchange e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri è salito per il sesto giorno, con un aumento dello 0,4% a 1.965 punti, superando di 70 punti i 1.895 raggiunti la scorsa settimana (+3,69%). Ma vale la pena ricordare che la crescita su tre settimane, ovvero rispetto al valore di 1.793 punti registrato il 4 novembre 2025, è stata di 172 punti (+9,59%). Vengono così anche azzerate le perdite sul 22 ottobre 2025, quando totalizzava 1.904 punti, data rispetto alla quale l'indice ieri torna positivo per 61 unità (+3,20%).
Indice europeo Sitagri a -1,97% sulla settimana scorsa
L'Indice europeo dei prezzi del grano duro Sitagri il 25 novembre 2025 ha chiuso a 264,18 euro alla tonnellata, in diminuzione di 0,07 euro sulla seduta precedente (-0,03%) e in calo di 5,31 euro alla tonnellata sui 269,49 euro alla tonnellata registrati il 19 novembre 2025 (-1,97%). Dall'8 ottobre 2025 - quando era attestato a 265,15, l'Indice europeo Sitagri è calato di 0,97 euro alla tonnellata (-0,37%). L'Indice Sitagri del grano duro costituisce un benchmark sintetico quotidiano delle quotazioni del grano duro e rappresenta sei mercati regolamentati di riferimento importanti: tre in Italia (Bologna, Altamura e Foggia) e altrettanti in Francia (Port-La-Nouvelle, Rouen e La Pallice).
Chicago, Future Durum Wheat Index a +1,30%
Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 25 novembre scorso risulta aver toccato 581,89 punti, quasi 5,82 dollari Usa per bushel, in aumento di 7,44 punti rispetto ai 574,45 rilevati il 18 novembre scorso (+1,30%), quando si era registrato un primo aumento del +1,58% sull'11 novembre 2025.
Dai 550,41 punti messi a segno il 21 ottobre 2025, l'indice traccia comunque una tendenza positiva fino al 25 novembre: 31,48 punti in più (+5,72%), con il calo settimanale dell'11 novembre scorso dello 0,22% che si conferma essere stato solo un mero rimbalzo tecnico.
L'incremento di queste ultime cinque settimane si contrappone alla sostanziale stasi delle due settimane precedenti, durante le quali l'andamento dell'indice non aveva in realtà mostrato una chiara tendenza. Al momento l'indice, che consolida il superamento della linea sui 570 punti, è puntato al rialzo ed è lecito attendersi che punti a superare i 600 punti.
Nel mentre appaiono ancora decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.
Inoltre la quotazione del 25 novembre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 26 novembre 2025, è pari a 184,52 euro alla tonnellata, in aumento di 1,80 euro alla tonnellata sulla quotazione del 18 novembre scorso valorizzata in euro al cambio del 19 novembre 2025 in 182,72 euro alla tonnellata. Tale aumento è il risultato dell'incremento del valore dell'indice in dollari Usa nell'ultima settimana, parzialmente sterilizzato da una lieve svalutazione del dollaro Usa su euro, passato da 0,87 euro per dollaro del 19 novembre scorso agli 0,96 euro per dollaro Usa nel fixing di ieri, 26 novembre 2025.
Prezzi Fob canadesi in calo tra 248 e meno di 247 euro
Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 19 novembre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St Lawrence Market di Toronto è stato di 285 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 248 euro alla tonnellata per quelli conclusi in eurovaluta, registrandosi sul 12 novembre scorso un calo di 5 dollari Usa per i contratti stipulati con il biglietto verde e di 1 euro per quelli siglati in eurovaluta. La settimana precedente, invece, si era registrata stabilità per i contratti stipulati in dollari Usa e una perdita di 1 euro per quelli in eurovaluta.
Più in generale, dal 9 aprile al 19 novembre 2025, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso 35 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione (-10,94%), quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso fino a calare al 19 novembre di ben 42 euro di controvalore a 249 euro alla tonnellata (-14,48%).
In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 19 novembre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 140 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 19 novembre 2025 perdono 145 euro alla tonnellata.
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 24 novembre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 401,86 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 4,78 dollari canadesi sui 406,64 dollari rilevati il 17 novembre scorso, quando si era determinato un primo calo di 0,96 dollari canadesi sui 407,60 rilevati il 10 novembre 2025. In pratica l'unico vero aumento di novembre, già in via di riassorbimento da due settimane, è stato quello del 10 novembre scorso, con il Cwad che si era portato a 407,60, con un incremento di 15,17 dollari canadesi rispetto ai 392,43 del 3 novembre 2025.
Peraltro, già il 20 ottobre 2025, il prezzo Fob del Cwad di prima qualità era pari a 406,56 dollari canadesi alla tonnellata, e il valore raggiunto il 24 novembre si qualifica come una perdita di 4,70 dollari canadesi alla tonnellata.
Rispetto al 2 settembre scorso, quando le quotazioni del Cwad sulla piazza di Vancouver erano ancora attestate a 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, la perdita complessiva al 24 novembre 2025 sale a 18,45 dollari canadesi alla tonnellata. In pratica l'atteso sprint dei prezzi del frumento duro canadese di novembre non si è verificato. E - come si leggerà più avanti - sussistono valutazioni diverse su quanto avvenuto.
La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 24 novembre scorso a Vancouver al cambio del 26 novembre 2025 è pari a 246,75 euro alla tonnellata, in calo di 4,14 euro alla tonnellata sulla quotazione del 17 novembre valorizzata al cambio del 19 novembre 2025 in 250,89 euro alla tonnellata. Tale calo delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dal ribasso delle quotazioni in dollari canadesi di tale valore, al quale si accompagna una lieve svalutazione della divisa canadese, passata dagli 0,62 euro per un dollaro canadese del 19 novembre scorso agli 0,61 euro per un dollaro canadese registrati al fixing di ieri, 26 novembre 2025.
Prezzo Fob Usa cala poco sopra i 254 euro
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 21 novembre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dal Golfo del Texas con consegna novembre 2025 è in una forchetta tra 290 e 300 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 295 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 12 settembre scorso, quando invece si era verificato un calo di 14,50 dollari Usa sul prezzo medio Fob rilevato dal 5 settembre scorso dello stesso cereale, ma in partenza dai porti della regione dei grandi laghi e con consegna ottobre 2025.
Prima di allora, l'ultimo calo di 6,5 dollari si era verificato il 9 luglio 2025 sulla precedente quotazione di 316 dollari a tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025. Il trend è sicuramente ancora calante, basti pensare che solo il 24 gennaio 2025 il Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi quotava 327 dollari Usa alla tonnellata e da allora al 26 settembre ha perso ben 32 dollari Usa di valore.
Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 21 novembre scorso, al cambio del 26 novembre 2025 è pari a 254,56 euro alla tonnellata, in calo di 1,01 euro alla tonnellata sulla quotazione del 14 novembre scorso valorizzata al cambio del 19 novembre 2025 in 255, 57 euro alla tonnellata. Tale diminuzione del prezzo Fob in euro del Northern Durum, stante la stabilità del valore in dollari Usa, è stata provocata dalla svalutazione della divisa Usa, passata dagli 0,87 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana agli 0,86 euro per dollaro Usa di ieri.
Canada, export basis e prezzo all'ingrosso in calo
Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 24 novembre 2025 ha rilevato - dal silo principale del Nord Ovest - un prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine di 279,25 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 2,24 dollari canadesi sui 281,49 registrati lo scorso 17 novembre a seguito di un rialzo di 2,91 sui 278,58 dollari canadesi rilevati il 10 novembre 2025.
Il 24 novembre gli export basis per il Cwad diretto dal Saskatchewan al porto di Vancouver sono stati pari a 122,61 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 2,54 dollari canadesi sui 125,15 dollari registrati il 17 novembre 2025.
Pertanto, il ribasso del prezzo Fob del Cwad di prima qualità a Vancouver di 4,78 dollari canadesi alla tonnellata è stato provocato dal calo del costo di trasporto dal Saskatchewan al porto del Pacifico di 2,54 dollari, al quale si è accompagnato il cedimento del prezzo all'ingrosso all'esportazione di 2,24 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada aumenta l'export verso la Ue del 72%
Secondo il report del 24 novembre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "La domanda rimane il fattore più importante da tenere d'occhio per il grano duro. Il ritmo delle esportazioni dal Canada è leggermente inferiore a quello dell'anno scorso. Le offerte del Canada occidentale si sono appiattite la scorsa settimana e non hanno registrato un apprezzamento post raccolto paragonabile a quello del grano primaverile".
Nella scorsa settimana gli analisti avevano anche stimato che a provocare tale situazione fossero gli scarsi acquisti di grano duro da pastifici e molini italiani. Secondo la Dg Agri della Commissione Ue, che pubblica i dati della sorveglianza doganale unionale, le importazioni complessive di grano duro dell'Unione Europea - dal 1° luglio al 21 novembre 2025 - sono state pari a 610.211 tonnellate, in crescita sulle 468.973 tonnellate registrate nel pari periodo del 2024 di oltre il 30%.
In particolare, l'Italia ha importato in questi primi cinque mesi di campagna commerciale qualcosa come 482.518 tonnellate di frumento duro.
Il principale fornitore dell'Unione Europea nel periodo considerato è il Canada, con 276.117 tonnellate di grano duro passate nelle dogane unionali, contro le 159.751 tonnellate dello stesso periodo del 2024: in pratica le importazioni unionali di grano duro canadese sono in crescita nel periodo luglio-novembre 2025 di ben 116.366 tonnellate (+72,84%). È pertanto del tutto evidente che la debolezza del prezzo del grano duro canadese dipende da altri fattori, non certo dalla carenza di domanda dell'Ue.
Ovviamente questo ragionamento vale se tutta la domanda Ue fosse dedicata al top di gamma della produzione canadese, il Cwad numero 1, che proprio quest'anno è molto raro. È pertanto possibile che la domanda Ue di grano duro e in generale la domanda di grano duro canadese si sia spostata sui grani di minor pregio, molto abbondanti e sicuramente più a buon mercato, determinando - allo stesso tempo - la debolezza del prezzo del Cwad numero 1 e l'aumento delle esportazioni canadesi.
La Commissione del Saskatchewan ora punta a monitorare "le condizioni meteorologiche invernali europee per le regioni di produzione del grano duro". Al momento rileva in merito: "la semina in Europa è in fase avanzata. La semina del grano duro in Francia è completata al 66% al 17 novembre 2025 e anche negli ultimi sette giorni è in fase avanzata. Il 59% è la media quinquennale e il ritmo è considerato sostenuto. Le condizioni del raccolto sono considerate ideali".
Poi torna sull'annata commerciale in corso e torna a ripetere: "Si prevede che la domanda sarà inferiore rispetto allo scorso anno, ma i mercati osserveranno se manterremo il ritmo previsto o se ci muoveremo in una direzione o nell'altra. Le stime sulla produzione agricola di Statistics Canada, pubblicate la prossima settimana, saranno monitorate attentamente dai mercati globali per valutare l'andamento del raccolto rispetto alle stime".
La Turchia sul mercato senza enfasi
La Commissione del Saskatchewan prevede che la Turchia tornerà a livelli di esportazione quasi normali quest'anno, intorno alle 200mila tonnellate, dopo un picco biennale di prodotto esportabile. Le esportazioni del 2023-2024 sono state molto elevate, oltre 1,6 milioni di tonnellate, mentre quelle del 2024-2025 sono state di poco superiori alle 700mila tonnellate.
Panoramica Italia
In questa tabella riassumiamo le quotazioni puntuali del grano duro fino di produzione nazionale nelle principali borse merci italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta della scorsa settimana. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.
|
Piazza |
Seduta |
Prezzo minimo/massimo (€/t) |
Variazioni (€/t) |
| Foggia | 26 novembre 2025 | 285-290 | -2 |
| Roma | 26 novembre 2025 | 253-256 | -2 |
| Napoli | 25 novembre 2025 | 320-335 | Stabile |
| Bari | 25 novembre 2025 | 292-295 | Stabile |
| Milano Nord | 25 novembre 2025 | 289-294 | Stabile |
| Milano Centro | 25 novembre 2025 | 306-311 | Stabile |
| Altamura | 21 novembre 2025 | 285-290 | -2 |
| Bologna | 20 novembre 2025 | 276-281 | Stabile |
Borsa Merci Foggia
Borsa Merci di Foggia ieri - 26 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 285 euro alla tonnellata sui minimi e 290 euro sui massimi, in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 19 novembre scorso quando si era invece ancora rivelato stabile sugli stessi valori di 287-292 fissati sin dal 22 ottobre scorso, poi confermati nelle successive quattro sedute del 29 ottobre e del 5, 12 e 19 novembre 2025. L'ultimo aumento risale al 22 ottobre: 2 euro in più della seduta del 15 ottobre, data in cui si era manifestato un rialzo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta dell'8 ottobre 2025.
Con i valori del 26 novembre 2025, i prezzi risultano inferiori di 20 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile era attestato su una forchetta di 305-310 euro alla tonnellata.
Inoltre, le quotazioni del 26 novembre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 52 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 65 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 26 novembre 2025 perdite per 170 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri - 26 novembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 253 euro alla tonnellata sui minimi e a 256 euro sui massimi, in calo di 2 euro alla tonnellata sulle quotazioni del 19 ottobre scorso, quando invece si era rivelato stabile sulle precedenti sedute a partire da quella del 22 ottobre 2025, quando si era verificato un aumento di 2 euro sulla precedente seduta del 15 ottobre e di 5 euro sull'ancora precedente seduta dell'8 ottobre 2025.
I valori del 26 novembre risultano in perdita di 22 euro alla tonnellata sui minimi e di 24 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi. I prezzi del 26 novembre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 59 euro alla tonnellata sui minimi e di 66 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 26 novembre 2025 perdite pari a 152 euro alla tonnellata sui minimi e a 159 euro sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 25 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 18 e dell'11 novembre scorso, quando invece si era manifestato un calo di 5 euro solo sui valori minimi sulla ancor precedente seduta del 4 novembre 2025.
Le quotazioni del 25 novembre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e superiori di 10 euro sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, ovvero 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 25 novembre 2025 risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 30 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.
Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 20 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 25 novembre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 145 euro sui massimi.
Borsa Merci Bari
La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 25 novembre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa.
Questi i prezzi assegnati: 284 euro alla tonnellata sui minimi e 289 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 18 novembre scorso, quando invece si era rilevato un calo di 1 euro sulla ancor precedente seduta dell'11 novembre scorso, data in cui si era verificato un altro calo sempre di 1 euro sulla seduta del 4 novembre 2025.
Le quotazioni del 25 novembre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 21 euro e sui massimi di 20 euro.
Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta del 18 novembre 2025 - sono stati invece bruciati 61 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 65 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 25 novembre 2025 perdite pari a 161 euro.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 25 novembre 2025 non è stato quotato. Il frumento duro canadese 2 nella stessa data - nazionalizzato franco camion partenza magazzino- è stato invece rilevato a 292 euro alla tonnellata sui minimi ed a 295 euro sui massimi, in calo di 6 euro sui mini e 8 euro sui massimi sulla precedente seduta del 18 novembre scorso, quando invece si era rivelato stabile sulla ancor precedente seduta dell'11 novembre 2025. Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 25 novembre 2025 non è stato quotato.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 25 novembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 289 euro alla tonnellata sui minimi e 294 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire da quella del 4 novembre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 23 euro sui minimi e di 25 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 25 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 25 novembre 2025 perdite pari a 126 euro alla tonnellata sui minimi e 131 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 306 euro alla tonnellata sui minimi e 311 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute a partire da quella del 4 novembre scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 21 ottobre 2025. Si tratta di quotazioni inferiori di 15 euro sui minimi e di 20 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 25 novembre 2025 risultano in calo di 56 euro sui minimi e di 61 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 25 novembre 2025 pari a 124 euro alla tonnellata sui minimi e a 129 euro sui massimi.
Il 25 novembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 9 settembre scorso in avanti, quando invece si era rilevato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 25 novembre 2025 a 315 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi - risultano stabili sulle precedenti sedute dal 23 settembre scorso in avanti, quando si era verificato un calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 16 settembre scorso, giorno in cui avevano perso altri 10 euro alla tonnellata sulla seduta del 9 settembre 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 55 euro alla tonnellata sui minimi e 60 euro sui massimi fino al 25 novembre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 182 euro alla tonnellata sui minimi e 187 sui massimi.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
Venerdì 21 novembre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri, a 285 euro alla tonnellata sui minimi e 290 euro sui massimi, prezzi in calo di 2 euro sulla precedente seduta del 14 novembre scorso, quando si era verificato un altro calo di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 7 novembre scorso, quando si era apprezzato un altro calo di 1 euro sulla ancor precedente seduta del 31 ottobre 2025.
Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 18 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024, esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi. La quotazione del 21 novembre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 60 euro alla tonnellata.
E si registra un deprezzamento di 63 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 21 novembre 2025 pari a 168 euro alla tonnellata.
Il 21 novembre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. Mentre nella stessa data il grano duro canadese di seconda qualità è stato quotato a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 293 euro sui massimi, in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 14 novembre, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 7 novembre scorso, data in cui si era invece rivelato stabile sui valori rilevati dal 3 ottobre 2025 in avanti.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 20 novembre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 276 euro alla tonnellata sui minimi e 281 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute dal 13 novembre al 30 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente seduta del 23 ottobre 2025.
Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 17 euro alla tonnellata. I valori del 20 novembre 2025 risultano in calo di 59 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 20 novembre 2025 pari a 144 euro alla tonnellata.
Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 26 novembre 2025
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 17 ed il 24 novembre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 26 novembre 2025, danno 13 piazze stabili su 13 monitorate, contro 2 piazze in calo e 11 stabili della scorsa settimana. In questa fase, i prezzi all'origine risentono della sostanziale stasi dei mercati regolamentati nazionali della scorsa settimana non avvertono ancora le variazioni più recenti.
Le piazze sono tutte ferme, come fotografate dalla tabella scaricabile sotto riportata.
Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 26 novembre 2025
(Fonte Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 26 novembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi, stabile sulle precedenti rilevazioni di AgroNotizie® del 19 novembre e del 29 ottobre 2025.
Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 20 novembre 2025.
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Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione il 4 dicembre 2025 nel capitoletto dedicato agli export bases e prezzo all'ingrosso del Canada





























