Giugno e luglio sono mesi fondamentali per l'ingrossamento e la maturazione di frutti e ortaggi. In tali fasi si sviluppano i sapori, i profumi e il colore, come pure si pongono le basi per la consistenza stessa dei frutti al momento della raccolta.

 

Per tali ragioni ogni carenza nutrizionale può inficiare in tutto o in parte la bontà dei raccolti, in special modo se le carenze sono a carico di elementi particolarmente importanti quali calcio e potassio. Tali carenze, soprattutto quando unite a temperature molto elevate, possono infatti danneggiare le colture con conseguente perdite nei raccolti, sia in termini quantitativi, sia qualitativi.


Gravi appaiono infatti le conseguenze delle fisiopatie che si possono manifestare a seguito di carenze di calcio: per esempio si possono sviluppare necrosi marginali delle foglie, il così detto "Tip Burn", problema che si aggrava quando si verifichi anche nella parte più interna delle colture. In special modo l'insalata può patire danni severi in tal senso, mostrandosi alla raccolta del tutto irrecuperabile.

 

Nel pomodoro si possono invece manifestare disseccamenti apicali, mentre su pero e drupacee si può giungere sino alla spaccatura della buccia dei frutti. Sempre nelle pomacee la fame di calcio può aprire la strada alla butteratura amara, altra fisiopatia che rende i frutti completamente non commercializzabili.

 

Infine la vite, coltura che in caso di calcio-carenze può manifestare gravi disseccamenti del rachide con tutto ciò che ne consegue in termini di danni ai grappoli

 

Il calcio è quindi elemento fondamentale per il corretto sviluppo vegetale e produttivo, poiché ha la capacità di aumentare la resistenza meccanica dei tessuti, inducendo un'azione di rinforzo nella membrana cellulare. Svolge inoltre un'importante funzione di regolatore per l'assorbimento di altri macro elementi come ad esempio il potassio. Essendo però il calcio un elemento dotato di scarsa motilità all'interno della pianta, ha come problematica principale la difficoltà di assorbimento da parte della pianta stessa.


Le soluzioni di Aifar Spa

Per ovviare a tali evenienze, Aifar Spa ha sviluppato una linea di prodotti utili a favorire la maturazione e la consistenza del frutto, sopperendo a carenze nutrizionali che nei casi più gravi possono compromettere irrimediabilmente i raccolti. Il protocollo nutrizionale messo a punto da Aifar prevede infatti un trattamento con Stimcal e Agropotassio, la combinazione dei quali previene o corregge eventuali carenze di calcio, apportando anche il necessario contributo di potassio


Stimcal contiene infatti calcio in ragione del 10%, con l'elemento complessato con acidi carbossilici che ne permettono l'ottimale e veloce traslocazione all'interno della pianta. Il prodotto può essere applicato contro le fisiopatie non solo da carenza di calcio nel terreno, bensì anche da mancato assorbimento da parte della pianta, sia in ambiente protetto sia in pieno campo. Essendo inoltre un prodotto a base di acidi carbossilici a basso peso molecolare, facilita l'assorbimento del calcio quando usato per via fogliare, poiché penetra attraverso la cuticola della foglia e attraverso la buccia dei frutti.

 

Di estrema importanza appare inoltre canalizzare gli apporti di calcio nei momenti cruciali del ciclo colturale, cioè a partire dall'allegagione, quando la meiosi cellulare è intensa ed è il momento in cui la pianta necessita di molta energia, proseguendo poi fino all'ingrossamento dei frutti. In tal senso Stimcal "cementa" la parete cellulare e migliora lo shelf life nelle colture dove viene utilizzato. Il prodotto beneficia inoltre di una formulazione particolarmente evoluta che necessita di piccole dosi per ottenere grandi effetti, consigliandone l'impiego in ragione di 2-5 L/ha per uso fogliare e di 5-20 L/ha tramite fertirrigazione. 


Combinazioni sinergiche

Stimcal può essere utilizzato in combinazione con Ikasu o New Royal. Il primo è un fitoregolatore capace di migliorare lo sviluppo vegetativo, l'attività fotosintetica, nonché l'integrità della membrana e la lignificazione della parete cellulare delle colture autorizzate.

 

New Royal contiene anch'esso acidi carbossilici a basso peso molecolare che esaltano la presenza di alcuni preziosi costituenti, come Aatc (N-acetiltiazolidin-4-carbossilico), glicinbetaina, acido folico, zinco e manganese (chelati con Edta), idrolizzati proteici, sostanze osmoprotettrici e vitamine del gruppo B. L'uso di New Royal prolunga l'attività di traspirazione ed è miscibile con tutti i prodotti fitosanitari tranne quelli a base di olii bianchi, zolfo, rame e fosforo.

 

Infine, sulle colture a piano campo, come il pomodoro da industria, è consigliabile anche l'utilizzo di Magnocal, da applicarsi per via radicale. Concime organominerale con calcio, magnesio e microelementi, questo prodotto è infatti un ottimo rimedio contro marciumi apicali, bitter-pit, cracking, nonché necrosi marginali su ortaggi da foglia.


Serve anche potassio

Al fine di assicurare un apporto bilanciato di elementi nutrizionali, è bene che nei piani di fertilizzazione non manchi Agropotassio. Il potassio svolge infatti un ruolo fondamentale nella regolazione della turgidità dei tessuti nonché nella traspirazione, aumentando anche la resistenza della pianta al freddo.


Formulato come potassio carbossilato, Agropotassio risulta anch'esso di facile assorbimento per via fogliare e il suo utilizzo permette di regolare il flusso idrico all'interno della pianta, con conseguente accumulo di acqua nei vacuoli, agevolando in tal modo l'ingrossamento del frutto.


La fase cruciale per l'utilizzo di Agropotassio rimane il post ingrossamento dei frutti. Applicato all'invaiatura, per esempio, ne migliora la colorazione, stimolando la sintesi e l'accumulo degli zuccheri, come pure facilitando la traslocazione dei carboidrati con conseguente aumento del grado Brix. Circa le dosi, Agropotassio va applicato in ragione di 200-250 ml/hl acqua ad uso fogliare, salendo a 10-20 L/ha in fertirrigazione. Unica avvertenza: Agropotassio può essere utilizzato in combinazione con tutti i fitosanitari tranne i prodotti a base di rame, zolfo e olii minerali.


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Confronto fra pomodoro da industria nutrito secondo i protocolli di Aifar Spa (a sinistra) e pomodori non trattati (a destra)

(Fonte: Aifar)