Macrorganismi, microrganismi, sostanze naturali e semiochimici: queste sono le 4 categorie di biosoluzioni per la difesa delle piante dargli organismi dannosi, focus della Biosolution Academy. Si tratta del corso di alta formazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza che quest'anno è partito con la seconda edizione e che vede il coinvolgimento di 11 atenei universitari, oltre a realtà private e associative con competenze specifiche.
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Gli obiettivi dell'Academy sono:
- contribuire alla formazione di una nuova figura professionale che guarda alle biosoluzioni per la protezione delle piante con una visione a 360 gradi, con un approccio di sistema e allo stesso tempo fortemente focalizzato sul target;
- formare una figura professionale che possa rivestire un ruolo chiave nel settore della ricerca e sviluppo presso le ditte produttrici nel migliore posizionamento tecnico dei prodotti, in un contesto di agricoltura integrata e biologica, come pure nella comunicazione e marketing dei prodotti stessi;
- adottare una didattica innovativa ed esperienziale con la collaborazione delle aziende del settore, delle migliori competenze dalla ricerca universitaria e del mondo professionale, con il coinvolgimento di testimonial e lo sviluppo di casi studio innovativi.
Per questo, per conoscere meglio le dinamiche del master e le sue potenzialità, abbiamo intervistato i docenti Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e Vittorio Rossi, direttore scientifico di Biosolution Academy e professore ordinario di Patologia Vegetale.
Il ruolo della facoltà
Professor Trevisan, che valore ha per l'Università Cattolica di Piacenza il corso di alta formazione Biosolution Academy?
"Ha un elevato valore perché l'Università Cattolica del Sacro Cuore investe e investirà sempre di più nei programmi di alta formazione per le aziende.
La Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali ritiene che stringere rapporti sempre più stretti con il mondo imprenditoriale tramite l'alta formazione dei dipendenti/quadri/dirigenti sia un mezzo molto proficuo per divulgare e trasferire conoscenza e tecnologia al mondo industriale e in generale tecnico scientifico".
Quale ruolo strategico può avere l'Università rispetto alle evoluzioni che il settore della difesa fitosanitaria sta attraversando?
"La ricerca e quindi il mondo universitario giocheranno un ruolo importante nello sviluppo delle nuove strategie di difesa fitosanitaria.
In particolare vedo 2 grandi ambiti: lo studio delle interazioni/comunicazioni tra le piante e insetti/microorganismi per comprendere appieno i meccanismi di difesa naturali e poterli quindi potenziare; l'utilizzo di sistemi di supporto alle decisioni integrati con modelli e dati pedoclimatici per definire e prevedere con maggiore precisione quando e come intervenire in difesa delle colture".
Che prospettive vede per un corso come Biosolution Academy nei prossimi anni?
"Ritengo che sia un corso che a cadenza biennale possa avere un suo significato e rimanga strategico nell'ambito dei progetti di formazione e aggiornamento degli operatori del settore".
Nella pratica…
Professor Rossi, da dove è nata l'idea di un corso di questo tipo?
"L'idea dell'Academy nasce in anni recenti, a seguito di vari contatti con le ditte produttrici di prodotti fitosanitari (ma anche con i tecnici del settore) su temi di ricerca per lo sviluppo e applicazione di prodotti innovativi basati su estratti vegetali, agenti di biocontrollo o induttori di resistenza di origine naturale.
Abbiamo potuto renderci conto di come l'approccio allo sviluppo tecnico di questi prodotti innovativi fosse ancora molto legato alle esperienze maturate negli anni sullo sviluppo dei prodotti chimici di sintesi, e che mancasse (o era fortemente carente) una sensibilità specifica sulle differenze fra i prodotti di origine naturale e quelli di sintesi, e su come dovessero cambiare gli approcci di ricerca e sperimentazione. Abbiamo anche notato come questa situazione coinvolgesse anche agli aspetti di comunicazione e marketing dei prodotti, delle loro caratteristiche e degli effetti attesi dal loro impiego".
Che valore ha il coinvolgimento e la collaborazione con le altre università?
"La collaborazione con altre università, enti di ricerca e aziende del settore ha un grande valore per l'Academy. È infatti dal coinvolgimenti dei migliori esperti di ogni singola area che nasce il valore della didattica, fortemente improntata non solo sugli aspetti scientifici, ma anche su quelli pratici ed esperienziali. Questo permette, in aula, di affrontare le varie tematiche in modo interattivo e con la partecipazione fattiva di tutti i partecipanti, i quali portano un bagaglio importante di esperienze e di casistica reale su cui confrontarsi per trovare risposte e soluzioni".
Che riscontro avete avuto nella prima edizione da parte dei partecipanti e quali modifiche avete apportato nella seconda edizione?
"Il riscontro da parte dei partecipanti alla prima edizione è stato estremamente positivo, tanto che con la maggior parte di loro manteniamo tutt'oggi relazioni e collaborazioni. Da loro sono venuti anche suggerimenti su come migliorare e rendere sempre più rispondente alle esigenze dei partecipanti alcuni aspetti della didattica.
Per esempio, nella seconda edizione abbiamo dato più spazio ad alcune tematiche, come le buone pratiche sperimentali specifiche delle biosolution e vari aspetti del marketing. Abbiamo riformulato anche la parte dei lavori di gruppo che, nonostante avessero raccolto forte interesse e attiva partecipazione, erano risultati troppo impegnativi per vari partecipanti".
Biosolution Academy è il corso per la formazione di esperti di alto livello nello sviluppo di alternative ai prodotti chimici di sintesi per la difesa delle piante dagli organismi dannosi (biosolution). È organizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e si rivolge a dipendenti di aziende che producono e commercializzano biosolution, agronomi, consulenti e studenti.
Obiettivo di Biosolution Academy è quello di formare una nuova figura professionale, che guarda alle biosolution con una conoscenza profonda e trasversale. L'Academy sarà organizzata tramite una didattica innovativa ed esperienziale, con la collaborazione delle aziende del settore, delle migliori competenze dalla ricerca universitaria e dal mondo professionale.
Per informazioni ed iscrizioni visita la pagina del corso.
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Fonte: AgroNotizie