La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è un insetto proveniente dalla Cina che si è diffuso in tutto il Nord Italia, ma è presente anche nel resto d'Europa e in Nord America. Questo pentatomide può arrecare serissimi danni alle colture di interesse agrario, in special modo i frutteti, ma è invece innocuo per gli animali e gli esseri umani.
Con l'abbassamento delle temperature e la diminuzione della luce diurna, la cimice asiatica abbandona la vegetazione su cui si nutre per cercare dei nascondigli in cui rifugiarsi per trascorrere l'inverno. Questo è il motivo per cui, nei mesi di ottobre e di novembre, si vedono spesso esemplari di H. halys che provano ad entrare all'interno delle abitazioni, ma anche di capannoni e altre strutture agricole.
Tenere lontani questi insetti fastidiosi è possibile ed utile, in quanto maggiore è il numero di esemplari che vengono eliminati, minore sarà la popolazione svernante che in primavera sarà in grado di riprodursi e arrecare danno alle colture.
Perché le cimici entrano nelle case e in altri luoghi chiusi?
In natura la cimice asiatica si aggrega e cerca riparo in nascondigli naturali per sopravvivere alle rigide temperature invernali. Di solito si nascondono in anfratti della roccia, oppure sotto le foglie cadute al suolo o tra le spaccature della corteccia degli alberi. Ma vengono attratte anche dalle abitazioni, luoghi caldi e ricchi di fessure, come quelle degli infissi. E si possono trovare anche nelle cataste di legna, tra i sacchi vuoti, nelle cabine dei mezzi agricoli e così via.
La temperatura ideale di sviluppo di questo insetto è tra 25 e 30°C, mentre se la colonnina di mercurio scende sotto i 15°C lo sviluppo si blocca e l'insetto entra in una fase di "stand by".
Se le temperature scendono sotto lo zero termico allora gli adulti iniziano a morire e il tasso di mortalità aumenta al diminuire della temperatura. 10 gradi sotto lo zero è indicativamente la soglia sotto la quale la maggior parte della popolazione muore, anche se il tasso di mortalità dipende molto dallo stadio di sviluppo della cimice, dalle sue condizioni fisiche, dall'umidità dell'aria (maggiore è l'umidità relativa più alto è il tasso di mortalità) e dalla durata del periodo di esposizione al freddo.
Fatte queste premesse generali, vediamo ora tre metodi per tenere le cimici lontano dalle case e dalle strutture agricole.
Trappole di aggregazione per attirare le cimici
Sfruttando la tendenza di questa specie a ricercare anfratti poco illuminati, è possibile realizzare dei ripari artificiali per attirare le cimici e successivamente eliminarle.
La realizzazione di queste trappole è piuttosto semplice: basta prendere una cassa di legno e riempirla di fogli di cartone, avendo cura di lasciare delle piccole aperture per permettere alla cimice di entrare.
Periodicamente è possibile controllare le trappole per eliminare gli esemplari che vi hanno cercato rifugio, ad esempio aspirandoli con un bidone aspirapolvere.
Trappole a feromoni e metodo Attract&Kill
Gli agricoltori sono già abituati ad installare tra la primavera e l'estate le trappole Attract&Kill utilizzando dei feromoni di aggregazione. Questo sistema può essere adottato anche in autunno, visto che in questo periodo la cimice è particolarmente mobile e tende ad aggregarsi per cercare nascondigli e superare l'inverno.
Il sistema di funzionamento del metodo Attract&Kill è semplice. Si realizza una trappola predisponendo dei teli imbevuti di insetticida, superfici collose, oppure dei recipienti contenenti acqua e sapone. Viene poi applicato alla trappola un feromone di aggregazione che richiama la cimice in un raggio di alcuni metri attorno al diffusore.
Sistemi di cattura massale del progetto A&K
(Fonte foto: progetto A&K)
Gli esemplari vengono quindi dapprima attratti e poi eliminati. In questo modo si mantiene bassa la popolazione locale, ma occorre fare attenzione ad installare tali trappole lontano dalle abitazioni o dalle strutture aziendali al fine di evitare di richiamare nelle immediate vicinanze gli adulti.
A differenza dei feromoni sessuali, che hanno un potere di attrazione elevato, quelli di aggregazione raggruppano gli esemplari nel raggio di alcuni metri. Nel caso vi sia nelle vicinanze una struttura si rischierebbe quindi di favorire la sua colonizzazione.
Leggi anche Cimice asiatica: non solo controllo biologico
Reti antinsetto
Il terzo metodo, più diretto anche se più complesso, è quello di utilizzare delle reti antinsetto per impedire fisicamente alle cimici di entrare nelle case e nelle altre costruzioni. Su porte e finestre si possono utilizzare delle zanzariere, mentre per sigillare aperture di dimensioni maggiori si può ricorrere alle reti antinsetto comunemente utilizzate in frutticoltura.
Si tratta di un metodo che tuttavia ha alcuni inconvenienti, essendo laborioso e costoso da realizzare. Inoltre le cimici sono in grado di muoversi su praticamente qualunque superficie e di infilarsi all'interno di fessure anche di piccolissime dimensioni. Sarebbe dunque necessario chiudere ermeticamente ogni apertura, ma questo non è sempre possibile.