Con l'arrivo di luglio inizia il periodo di suscettibilità delle olive alla mosca dell'olivo (Bactrocera oleae). La fase di indurimento del nocciolo segna infatti l'inizio del periodo in cui questo insetto depone le proprie uova all'interno delle drupe in accrescimento.
La mosca è sicuramente la principale avversità con cui gli olivicoltori devono fare i conti in quanto infestazioni fuori controllo possono ridurre drasticamente la produttività degli impianti. Ecco dunque che risulta cruciale conoscere la pericolosità di questo fitofago che ovviamente varia a seconda delle condizioni ambientali.
La mosca dell'olivo nella campagna 2022
Sintetizzando possiamo dire che la mosca dell'olivo ha potuto godere di un autunno e di un inverno particolarmente miti che ne hanno ridotto la mortalità e prolungato il periodo di attività riproduttiva. Nella primavera 2022 i voli della prima generazione annuale della mosca sono stati consistenti e ci sono dunque le premesse perché gli attacchi alle drupe in formazione siano estesi. Tuttavia il caldo anomalo di questo inizio estate, con temperature ben oltre i 30°C, potrebbe ridurre la capacità di questo insetto di riprodursi.
"L'inverno tra il 2021 e 2022 è stato particolarmente mite e questo ha sicuramente agevolato la mosca dell'olivo, la cui riproduzione si è protratta fino alla metà di novembre e anche più, a seconda dei differenti areali presi in considerazione", spiega Ruggero Petacchi, ricercatore di Entomologia Agraria del Centro Scienza delle Piante della Scuola Sant'Anna di Pisa e profondo conoscitore dell'insetto.
"I voli della prima generazione estiva della mosca delle olive si sono registrati in maniera regolare e in questi giorni, in Toscana, potremmo iniziare a registrare le prime ovideposizioni. Tuttavia le temperature elevate di questo periodo, ben al di sopra dei 30°C per periodi di tempo prolungati, influiscono sulla capacità riproduttiva di questo insetto".
È risaputo infatti che con temperature al di sopra dei 30°C la biologia riproduttiva (accoppiamento, fertilità) della mosca va incontro ad anomalie. Inoltre anche le larve che si sviluppano all'interno delle drupe, con temperature vicine ai 35°C e soprattutto in caso di bassa umidità, registrano una mortalità molto elevata.
"Ad oggi le previsioni metereologiche non sembrano annunciare un abbassamento consistente delle temperature nei prossimi giorni, nel qual caso gli effetti negativi sulla riproduzione della mosca dell'olivo potrebbero essere consistenti, come successo nel 2021", specifica Petacchi.
Gli effetti del caldo intenso sulle piante di olivo
Inutile dire che ogni olivicoltore deve definire e approntare la propria strategia per difendere il raccolto, con la speranza che l'infestazione della mosca si mantenga bassa. Fondamentale è sempre consultare i bollettini, esaminare le trappole in campo ed effettuare i campionamenti di olive in modo da comprendere l'entità dell'infestazione.
Il caldo intenso e la mancanza di pioggia se da un lato sono positivi per quanto riguarda la difesa da B. oleae, dall'altro rappresentano un problema sul fronte della produttività dell'olivo. Sono infatti molti gli olivicoltori che lamentano la scarsa allegagione proprio a causa di queste condizioni anomale durante la fioritura.
Resta dunque fondamentale aiutare le piante nei prossimi mesi con le dovute irrigazioni e, dove non fosse possibile, utilizzando le polveri di roccia che, oltre a schermare le chiome dai raggi del sole, abbassandone la temperatura, hanno anche un effetto repellente nei confronti della mosca, che tende a non depositare il proprio uovo nelle drupe trattate.
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