Negli ultimi decenni si è assistito ad una continua evoluzione delle tecniche di diserbo. Per quanto il numero di molecole a disposizione e i relativi meccanismi d'azione siano sempre meno per via delle sempre più restrittive direttive europee tese a limitare l'impatto sull'ambiente, le possibili epoche di applicazione si sono notevolmente estese.

 

In passato le epoche di applicazione erano prettamente di pre emergenza con prodotti antigerminello, ad azione radicale e residuali, e di post emergenza con prodotti di contatto o sistemici ad azione fogliare applicati allo stadio di 6-8 foglie della coltura.

 

Fortunatamente, col tempo, le aziende produttrici di prodotti fitosanitari hanno studiato e messo a punto protocolli che consentissero agli agricoltori di avere una finestra di applicazione molto più ampia.

 

Ad oggi, infatti, la maggior parte dei prodotti di pre emergenza può essere applicata anche in post emergenza precoce fino alle 2 e a volte 4 foglie della coltura, con accorte modifiche dei dosaggi. In questo modo gli agricoltori hanno la possibilità di attendere le condizioni meteorologiche migliori al fine dell'attivazione degli stessi. Ricordiamo infatti che è necessaria una pioggia di almeno 10 millimetri nei giorni successivi all'applicazione per una corretta attivazione di questi prodotti.

 

Evoluzione analoga l'hanno subìta i prodotti di post emergenza con azione fogliare: si è resa possibile l'applicazione di questi ultimi in fase anticipata rispetto all'applicazione tradizionale, con la possibilità di abbinarli anche ai principi attivi con azione radicale applicati in post emergenza precoce.

 

In un recente studio in provincia di Milano si è voluta testare la variazione di efficacia di un ben noto principio attivo ad azione fogliare in funzione dell'epoca di applicazione.

La prova consisteva nel testare l'applicazione del solo nicosulfuron a 40 grammi/ettaro in 3 epoche di applicazione (2, 4 e 6 foglie vere del mais).

La prova è stata effettuata su parcelle di 25 m2 in un disegno sperimentale a blocchi randomizzati con 3 repliche.

 

È risaputo che il principio attivo in oggetto ha attività prevalentemente graminicida con meccanismo d'azione Als e presenta una discreta azione anche su alcune specie dicotiledoni.

Nella pratica, tale prodotto non viene mai applicato da solo in presenza di infestazione mista ma sempre con dei partner per garantire un ottimo controllo anche sulle dicotiledoni.

 

Ben consapevoli delle caratteristiche del prodotto, lo si è voluto mettere alla prova e "stressare" al fine di valutarne l'attività in funzione dell'epoca di applicazione.

 

Le malerbe presenti sul campo prova erano: giavone (Echinochloa crus-galli), panico (Panicum dichotomiflorum) tra le graminacee, farinello (Chenopodium album), erba morella (Solanum nigrum) e galinsoga (Galinsoga parviflora) tra le dicotiledoni.

 

Al momento dell'applicazione, con il mais a 2 foglie vere, le malerbe si presentavano nei primi stadi di sviluppo, allo stadio cotiledonare o con le prime 2-3 foglie.

Di contro, all'epoca della terza applicazione, a 6 foglie del mais, le malerbe erano a fine accestimento (graminacee) o inizio allungamento internodi (dicotiledoni).

 

I dati a 70 giorni dopo il primo trattamento mostrano come l'applicazione precoce abbia controllato con efficacia oltre il 90% le specie graminacee. Le specie dicotiledoni sono state controllate con efficacia compresa tra l'80 e il 90% (ricordiamo che si considera un'efficacia commercialmente accettabile sopra l'85%).

 

Nelle due epoche di applicazione successive, l'efficacia sulle graminacee è risultata inferiore, con valori dell'88-92% e dell'80-85% rispettivamente. L'efficacia sulle specie dicotiledoni è risultata notevolmente inferiore e non accettabile dal punto di vista agronomico, tanto che sarebbe stato necessario un intervento con un prodotto specifico per foglie larghe.

 

Considerazioni finali

In situazioni come quelle descritte nella prova, in presenza di nascite abbastanza sincrone delle malerbe e in assenza di malerbe particolarmente difficili (ad esempio Sorghum halepense), l'applicazione precoce col nicosulfuron può essere una valida soluzione per il controllo delle graminacee ed anche delle dicotiledoni.

 

Questo ad indicare che si tratta di un prodotto versatile che può essere usato, oltre all'uso classico di post emergenza in miscela con prodotti per foglie larghe, anche come partner per prodotti ad azione radicale in post precoce, oppure utilizzato nelle prime fasi della coltura.

 

Ricordiamo che applicazioni troppo tardive, soprattutto in condizioni monocolturali con la reiterazione dello stesso meccanismo d'azione, a lungo andare favoriscono l'insorgenza di malerbe sempre più tolleranti al diserbo e di difficile controllo, fino ad arrivare a situazioni di insorgenza di resistenze.

 

Grafico 1: Copertura % del suolo da parte delle infestanti sui testimoni non trattati. Valori superiori al 100% di copertura con malerbe molto sviluppate sono possibili perché malerbe con diverso portamento si sviluppano su 'piani' differenti

Grafico 1: Copertura % del suolo da parte delle infestanti sui testimoni non trattati. Valori superiori al 100% di copertura con malerbe molto sviluppate sono possibili perché malerbe con diverso portamento si sviluppano su "piani" differenti

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Grafico 2: Grado di efficacia sulle diverse specie a 70 giorni dalla prima applicazione in funzione dell'epoca di trattamento

Grafico 2: Grado di efficacia sulle diverse specie a 70 giorni dalla prima applicazione in funzione dell'epoca di trattamento

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A cura di Daniele Villa, president e Andrea Muscarà, Gep Trial manager Crop Protection Services Department Agricola 2000


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