Le Marche hanno aperto il bando per l'agricoltura integrata attivato sull'intervento Sra01 dello Sviluppo Rurale.
L'obiettivo è quello di sostenere le produzioni agricole integrate, certificate dal Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata (Sqnpi), e per farlo ha messo a disposizione 19,5 milioni di euro, che serviranno per fornire i contributi alle aziende per tutto il quinquennio 2025-2029.
Chi riceverà i contributi infatti dovrà impegnarsi a seguire i disciplinari di produzione integrata regionali per 5 anni sugli appezzamenti di terreno che indicherà, per una superficie minima di 3 ettari.
Al bando possono partecipare tutti gli agricoltori singoli e associati che lavorano nelle Marche e gli enti pubblici che gestiscono aziende agricole sul territorio.
Nello specifico il bando offre un contributo ad ettaro per i seminativi e le colture orticole, mentre per altre colture i contributi sono riservati alle aziende che operano nell'ambito di un Accordo Agroambientale d'Area.
In particolare i contributi annuali sono di:
- 110 euro ad ettaro per i seminativi;
- 150 euro ad ettaro per le ortive da industria e le barbabietole da zucchero;
- 250 euro ad ettaro per le ortive.
I contributi potrebbero essere ridotti in caso le domande siano superiori alle risorse finanziarie del bando. In ogni caso la riduzione non potrà essere superiore al 40% del contributo previsto e quindi i contributi minimi potranno essere di:
- 66 euro ad ettaro per i seminativi;
- 90 euro ad ettaro per le ortive da industria e le barbabietole da zucchero;
- 150 euro ad ettaro per le ortive.
I contributi del bando sono cumulabili con quelli previsti per la tutela delle risorse genetiche e con quelli dell'Ecoschema 2 per l'inerbimento delle colture arboree, dell'Ecoschema 3 per gli oliveti di pregio paesaggistico e l'Ecoschema 4 per gli avvicendamenti foraggeri.
Le domande di contributo dovranno essere inviate entro il 15 maggio 2025.
Per tutti i dettagli e altre informazioni si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Regione Marche