Nel 2018 è stato proibito l’uso in campo dei neonicotinoidi imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam per proteggere le api e nel gennaio 2020 il thiacloprid non è stato rinnovato per le sue criticità nei confronti delle acque sotterranee.

Per colmare queste lacune dal 2018 a oggi 19 Paesi membri (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Spagna e Ungheria) hanno rilasciato 149 autorizzazioni per emergenza fitosanitaria su 48 colture (tra le principali segnaliamo barbabietola da zucchero, bietola, navone, cavolfiore, broccoli, cavolo cappuccio, cavolo cinese, indivia, scarola, carota, fragola, girasole, olivello spinoso, luppolo, lattuga, papavero bianco, pisello, abete rosso, pino marittimo, ribes, uva spina, lampone, patata, fava, mais e mais dolce).

Il rilascio delle autorizzazioni per emergenza fitosanitaria da diversi anni a questa parte è sotto la lente della Commissione Europea alla ricerca di eventuali abusi che rallentano la politica a lungo termine che vuole la sostituzione dei mezzi tecnici più impattanti con alternative più “green”.
L’Efsa è stata quindi incaricata nuovamente di verificare che le autorizzazioni di emergenza di neonicotinoidi rilasciate nel 2020 e nel 2021 (ripetendo la verifica effettuata nel 2018) rispettino i presupposti di assenza di alternative, chimiche e non.

I criteri utilizzati sono dettagliati in una linea guida della stessa Efsa pubblicata nel 2017, adottati anche per l’applicazione dell’articolo 4(7) del regolamento 1107/2009 che per un tempo limitato consente la permanenza sul mercato di sostanze attive bandite, in assenza di alternative valide che rispettino i criteri tossicologici e ambientali richiesti dalla UE. L’agenzia si è focalizzata su 17 autorizzazioni rilasciate da Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Spagna riguardanti formulati a base delle sostanze attive citate.

Ecco i principali risultati.

  • Belgio. Le autorizzazioni rilasciate in Belgio nel 2019 e 2020 riguardano la barbabietola da zucchero contro afidi, millepiedi, altica, elateridi, mosca, atomaria e tipula. L’Efsa ha considerato appropriato il rilascio di queste autorizzazioni in quanto in Belgio non esistono sufficienti alternative chimiche autorizzate con differenti meccanismi di azione. Tra le alternative non chimiche la rotazione si è rivelata efficace contro elateridi e tipule.
  • Croazia. L’indagine riguarda le autorizzazioni rilasciate nel 2020 su barbabietola da zucchero contro elateridi, atomaria, Bothynoderes punctiventris (una specie di cleono) e altica. Anche in questo caso non c’erano sufficienti alternative chimiche autorizzate, mentre i mezzi non chimici (rotazione e fertilizzazione bilanciata) si sono rivelati di efficacia moderata.
  • Danimarca. Mai avremmo pensato di trovare questo paese in questa lista, ma invece anche la locale agenzia ha dovuto rilasciare autorizzazioni di emergenza a base di neonicotinoidi su bietola dove Efsa ha riconosciuto la mancanza di alternative chimiche. Tra le alternative non chimiche rotazione si è rivelata molto efficace e largamente praticata, lavorazione del terreno e variazione nelle epoche di semina e raccolto un po’ meno.
  • Finlandia. Anche in questo caso Efsa ha preso atto della scarsità di alternative chimiche autorizzate all’uso dei neonicotinoidi su bietola contro vari insetti e che tra le alternative non chimiche (rotazione e conservazione del suolo) sono moderatamente efficaci.
  • Francia. La valutazione in Francia ha riguardato le autorizzazioni di emergenza rilasciate per la barbabietola da zucchero portaseme contro gli afidi vettori di virus. Anche in questo caso le alternative chimiche sono risultate insufficienti mentre i mezzi non chimici si sono rivelati moderatamente efficaci.
  • Germania. Anche in Germania le autorizzazioni riguardavano il controllo degli afidi vettori di virus su barbabietola, con le stesse conclusioni della Francia. Le alternative non chimiche si sono rivelate inefficaci o solo parzialmente efficaci.
  • Lituania. In Lituania è stata esaminata una sola autorizzazione di emergenza, rilasciata su barbabietola da zucchero contro altica, maggiolino, mosca, nottue, elateridi e afidi. Le conclusioni confermano l’assenza di alternative chimiche e la scarsa efficacia di quelle non chimiche.
  • Polonia. In questo caso le autorizzazioni di emergenza riguardavano nottue e un cleono della barbabietola e sono anch’esse risultate prive di alternative chimiche. Tutte le alternative non chimiche (lavorazioni del terreno, isolamento tra i campi, semina anticipata, aumento della quantità di semente, diserbo meccanico – immaginiamo-, incremento dell’umidità del terreno) si sono rivelate spesso inattuabili e di efficacia bassa o moderata, così come il biocontrollo con nematodi entomoparassiti.
  • Romania. Le autorizzazioni di emergenza rilasciate su barbabietola da zucchero sono risultate appropriate per carenza di alternative chimiche, mentre quelle non chimiche (rotazione, adottata sul 50% della superficie) sono risultate moderatamente efficaci.
  • Slovacchia. Le autorizzazioni di emergenza rilasciate in Slovacchia nel 2020 riguardavano la protezione della barbabietola da zucchero contro afidi, atomaria e altica. Le alternative chimiche non sono risultate sufficienti, mentre tra le alternative non chimiche la rotazione è stata ritenuta efficace e applicata nel 50% dei casi.
  • Spagna. Unico paese della zona Sud assieme alla Francia (amministrativamente attribuita alla zona sud, ma con metà dell’estensione nel centro Europa), anche la Spagna non ha potuto fare a meno di rilasciare autorizzazioni di emergenza su barbabietola da zucchero contro afidi, elateridi, altica e collemboli. Le alternative chimiche sono risultate insufficienti e quelle non chimiche moderatamente efficaci e spesso inattuabili.


Conclusione
Se lo dice l’Efsa…

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
Neonicotinoids: EfsaA assesses emergency uses on sugar beet in 2020/21