Quattro giornate di lavori, 180 partecipanti iscritti, 67 relatori tra professori universitari e ricercatori, oltre 450 autori coinvolti per un totale di 173 lavori presentati tra comunicazioni orali e poster. Sono i numeri di Conavi 2010, il terzo convegno nazionale di viticoltura che quest'anno si svolge in Trentino, all'Istituto agrario di San Michele all'Adige.
Patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento, dal gruppo di lavoro viticoltura della Società di ortoflorofrutticoltura italiana, dall'Accademia italiana della vite e del vino, il convegno ha avuto inizio oggi alle ore 9.30 con i saluti del presidente dell'Istituto Agrario, Francesco Salamini.
Dagli effetti del cambiamento climatico alle ultimissime tecnologie per la gestione sostenibile del vigneto, dalla difesa da virus e funghi agli studi di genetica e genomica per individuare i geni responsabili della qualità dell'uva: tantissimi gli argomenti che saranno affrontati nel corso dell'evento che riconosce l'Istituto agrario un soggetto di eccellenza nel panorama degli enti di ricerca e trasferimento tecnologico che si occupano di vitivinicoltura.
Sono in programma visite ad alcune realtà viticolo-enologiche locali. Un pomeriggio sarà dedicato ai vigneti della valle di Cembra, un'area viticola molto particolare dove l'esperienza dell'uomo si intreccia con le difficili condizioni ambientali di coltivazione.
Giovedì 8 luglio, alle ore 15.30, presso il PalaRotari di Mezzocorona, è in programma un seminario aperto al pubblico sui 'vitigni resistenti' dove prestigiosi ricercatori di fama internazionale, quali Rudolf Eibach dell'Istituto di Geilweilerhof in Germania e Kozma Pal dell'Istituto di Pecs in Ungheria, illustreranno l'attività di miglioramento genetico volto all'ottenimento di nuove cultivar resistenti e/o tolleranti alle principali malattie fungine della vite.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige