Ricercatori provenienti da 15 Stati europei, dagli Usa e dall'Australia, parteciperanno da oggi a venerdì 30 aprile 2010, presso le strutture dell'ex Centro di Ecologia alpina alle Viote del Monte Bondone, al primo meeting internazionale sulla stima del carbonio assorbito dalla vegetazione.

L'iniziativa si inserisce all'interno del progetto europeo Cost ES0903 'Misure spettrali per la stima dei parametri biofisici della vegetazione per le misure dei flussi di carbonio in Europa', coordinato dalla Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige e sarà centrato sulle prospettive d'utilizzo di strumenti ottici, nella fattispecie sensori e lenti speciali, per la misurazione della qualità di carbonio assorbito - e, in alcuni casi emesso - dai diversi tipi di vegetazione. Questa stima che rappresenta uno degli obiettivi più importanti per la ricerca a scala globale alla luce delle priorità fissate dal Protocollo di Kyoto.

Nei prossimi quattro anni la stazione micrometeorologica delle Viote del Monte Bondone diventerà un vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove effettuare misure spettrali testando le nuove strumentazioni sviluppate e dove i giovani ricercatori si formeranno sulle tecniche più innovative di stima dei flussi di carbonio.

La ricerca – spiega il ricercatore del Centro ricerca e innovazione, Loris Vescovo, coordinatore del progetto europeo – si propone infatti di analizzare il rapporto tra le porzioni della radiazione solare riflessa dalla vegetazione e le caratteristiche biofisiche della vegetazione stessa, ad esempio la quantità di area fogliare o di anidride carbonica assorbita tramite fotosintesi”.

Fondamentale a questo proposito sarà, durante le attività del progetto, la rete europea di torri di rilevamento micro-meteorologico in cui si inseriscono anche le stazioni di misura trentine delle Viote del Monte Bondone, di Lavarone e Mezzolombardo: i dati ottenuti dalle osservazioni raccolte saranno incrociati con quelli provenienti da immagini aeree e satellitari.