A disposizione ci sono 10 milioni di euro nell’arco dei 5 anni, stanziati dai due contraenti al 50%, per realizzare diverse forme di intervento a sostegno delle imprese. Sono previste due grandi tipologie di azioni: gli interventi a sostegno del capitale di rischio delle imprese e la copertura degli interventi di garanzia, controgaranzia e cogaranzia.
I primi interventi a partire saranno le operazioni di ristrutturazione del debito da breve a medio-lungo termine. Le imprese agricole interessate a rinegoziare le proprie passività con le banche potranno così usufruire di adeguati strumenti di garanzia finanziaria.
“Si tratta - ha detto l’assessore Rabboni – di un’iniziativa che nasce dalla constatazione delle difficoltà finanziarie delle imprese a seguito di annate agrarie sfavorevoli, quali quelle 2004 e 2005. I dati a preconsuntivo riferiti al 2006 mettono in evidenza segnali positivi. Tuttavia il 2004 e il 2005 sono stati caratterizzati dal crollo dei prezzi e dei redditi agricoli, con difficoltà soprattutto per le imprese che si erano impegnate nell’ammodernamento e avevano fatto investimenti. Con questo accordo rispondiamo al grido d’allarme lanciato dal mondo agricolo”.
Il Fondo attiverà interventi finanziari per 200 milioni di euro. Stimando un finanziamento medio per azienda di 100 mila euro, si possono prevedere 2 mila operazioni. Rabboni ha ricordato che sono in fase di partenza anche altre iniziative. A gennaio in particolare è previsto l’avvio di un intervento con gli Istituti bancari di tesoreria per il sostegno agli investimenti agricoli per affrontare la crisi del Parmigiano Reggiano.
Ezio Castiglione ha sottolineato in particolare la forte integrazione che avverrà sul territorio tra Ismea e Consorzi Fidi, la condivisione del modello di rating, l’aumentata disponibilità di risorse che il sistema bancario potrà mettere a disposizione del mondo agricolo e la possibilità per questo di ottenere condizioni migliori.
Braccio operativo dell’accordo saranno gli otto Consorzi Fidi già attivi in Emilia-Romagna in campo agricolo e partecipati dalla Regione e la Sgfa, la Società costituita dall’Ismea per la gestione del proprio Fondo di garanzia. A questo scopo, tra i Consorzi Fidi e la Sgfa verranno sottoscritte specifiche convenzioni.
L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare ha il compito di realizzare servizi informativi, assicurativi e finanziari e costituire forme di garanzia creditizia e finanziaria per le imprese agricole e le loro forme associative .
I Consorzi Fidi agricoli operanti in Emilia-Romagna sono otto e costituiscono una realtà del tutto significativa nel panorama agricolo regionale, avendo una base sociale costituita da oltre 10 mila imprese e mobilitando oltre 100 milioni di euro di finanziamenti garantiti all’anno. Ad essi la Regione, tra l’altro, eroga contributi per la formazione e l’integrazione dei fondi rischi e del patrimonio di garanzia destinato alle imprese associate. “La convenzione odierna – ha ricordato Alberto Rodoghiero coordinatore regionale dei Consorzi fidi agricoli - permette di avviare un’operazione quale la ristrutturazione del debito che prima i Confidi non potevano fare”.
Il credito agrario in Emilia-Romagna
A fine settembre 2005 (dati desunti dal Rapporto agro-alimentare 2006) il credito agrario in Emilia-Romagna ha toccato i 3.608 milioni di euro. Di questi 1.465 milioni di euro fanno riferimento alle operazioni di breve periodo, con durata inferiore ai 18 mesi. I rimanenti 2.143 rappresentano la consistenza del credito agrario di medio- lungo periodo. La componente di medio-lungo periodo costituisce dunque il 59,4% del credito agrario totale ed è destinata a finanziare – in ordine di importanza - le costruzioni rurali (43,4%), gli investimenti in macchine e attrezzi (38,3%) e l’acquisto di terreni (18,4%). La prevalenza delle operazioni a medio-lungo periodo dimostra la propensione delle imprese agricole e agro-alimentari emiliano-romagnole ad effettuare investimenti. /PF
Foto by: Kathy Bishop
Fonte: Ermes - Il portale della Regione Emilia-Romagna
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