A conclusione del Convegno sulle biomasse tenutosi a Roma nell’anno del suo decennale, Fiper, Federazione italiana dei produttori di energia da fonti rinnovabili, per voce del presidente Walter Righini esprime il suo sincero apprezzamento per l’attenzione che finalmente nel Decreto Legislativo 28\2011 di recepimento della dir. 2009\28\CE viene data alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il Pan infatti per le biomasse prevede che si passi dalla produzione di 1875 kilotep del 2009 a 5670 kilotep nel 2020 lasciando intendere che dalle biomasse ci si aspetta un forte contributo.

Diventa fondamentale per Fiper la logica che sosterrà l’emanazione dei decreti attuativi del D.lgs 28\2011 che saranno molti e complessi e che dovranno tenere conto soprattutto di quelle realtà come ad esempio il teleriscaldamento che a oggi sono state penalizzate dagli incentivi previsti (ci sono solo i certificati bianchi la cui durata è quinquennale) a vantaggio ad esempio del fotovoltaico.

Fiper vuole porre l’attenzione di tutti i players istituzionali su 5 punti che ritiene fondamentali nella redazione dei prossimi Decreti Attuattivi.

1. Puntare sullo sviluppo delle reti di teleriscaldamento per servire piccole comunità in modo efficiente e controllato. 

2. Rendere effettivo il fondo rotativo di garanzia previsto dal D.lgs 28\2011 per garantire gli investimenti sulle reti (che sono i più onerosi) la cui rimuneratività arriva in media dopo 30\40 anni a fronte di strumenti di finanziamento come i mutui erogati dagli Istituti di credito che però non superano i 10\15 anni.

3. Ribadire che gli investimenti operati sugli impianti di teleriscaldamento sono certi e a bassissimo rischio dal momento che nel loro esercizio non sono è soggetti a oscillazioni sensibili.

Creare un apparato di regole certe e sicure nel tempo che possa favorire la nascita sul territorio di nuove imprese che puntino a realizzare impianti a biomassa ispirati alla filiera corta bosco\legno e in grado di creare una ricaduta sul territorio sia di natura economica che occupazionale.

5. Equiparare la durata dei certificati bianchi a quella di 15 anni attualmente in vigore per i certificati verdi.

Una considerazione finale: le biomasse sono una fonte programmabile nell’uso ma non vanno sprecate impiegandole ad esempio in impianti di produzione di sola energia elettrica. Questi per Fiper rappresentano un assurdo dal momento che per ogni kwora di energia elettrica prodotto se ne generano comunque 4 di energia termica.