Nel 1962 Gorini definisce serra 'una costruzione in legno o ferro o altro materiale, coperta con vetri, generalmente riscaldata, talora illuminata artificialmente, dove possono essere coltivati ortaggi primaticci, fiori, piante verdi, in epoche in cui la temperatura e la luce della località in cui vengono coltivati sarebbero insufficienti per la crescita e la fruttificazione', da allora molta strada è stata fatta.

La definizione che Gorini dà di serra è figlia del suo tempo; le tecnologie applicate in agricoltura oggi ci consentono di coltivare praticamente ovunque qualsiasi tipo di pianta. 

Ovviamente il faro che guida noi tecnici e gli imprenditori che si avvalgono della nostra esperienza è il tornaconto.

I parametri che possono essere modificati a nostro piacimento o per meglio dire a piacimento delle nostre amate piante sono i seguenti:

 

Luce

La luce fattore fondamentale per la crescita delle piante può divenire in alcune condizioni fattore limitante (periodo invernale), è possibile con l'ausilio di lampade che utilizzano tecnologie diverse (Xenon, Fluorescenti, ecc.) fornire una illuminazione supplementare alle piante. La luce artificiale può anche essere utilizzata per indurre la fioritura su alcune specie (fiori in particolare) o per ottenere un effetto brachizzante sulle piante. Sempre del fattore luce fa parte la possibilità di utilizzare filtri di vario tipo per fornire alla pianta solo determinate lunghezze d'onda e 'stimolare' determinati fitocromi per ottenere per esempio una riduzione del vigore vegetativo (colore tendente al blu-violetto) o una induzione a fiore (colore rosso).

Sempre parlando di luce bisogna considerare anche la quantità di luce che investe le piante, in periodi dell'anno in cui la luce è eccessiva rispetto ai fabbisogni della pianta è necessario ridurre l'irradiazione con l'ausilio di sistemi a più o meno alta tecnologia applicata, che vanno dai materiali fotosensibili alle reti ombreggianti schermanti alla banalissima calce di copertura su materiale plastico.

 

Temperatura

Specie diverse possiedono cardinali termici diversi. Esistono vari sistemi che consentono di modificare la temperatura all'interno della serra per avvicinarsi il più possibile ai valori ottimali delle varie specie in coltivazione, in base ovviamente alla fase fenologica della coltura. (Si veda inoltre l'immagine in alto a sinistra

 

Umidità

Altro fattore essenziale è l'umidità dell'aria.Clima in serra VPD

Può essere espressa in termini assoluti o relativi rispetto cioè alla capacità dell'aria di saturarsi di acqua. L'umidità dell'aria influisce su numerosi fattori vitali della pianta tra gli altri l'allegagione.

Deve essere costantemente monitorata dato che è uno dei fattori limitanti anche per lo sviluppo di malattie fungine. Molto importanti sono anche le interazioni che esistono tra la temperatura e l'umidità dell'aria, che forniscono la 'percezione' del clima in serra della pianta.

Questo parametro è stato definito VPD vapor pressure deficit (si vedano immagini a fianco e sotto).

 

 

 

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Clima in serra VPD

 

Livello di CO2

Il livello di anidride carbonica presente in serra può divenire un fattore limitante lo sviluppo delle piante. Infatti in presenza di tutti gli altri parametri nelle condizioni ottimali, la pianta non è in grado di organicare al massimo possibile proprio per la mancanza di questo fattore essenziale della fotosintesi. L'anidride carbonica è presente normalmente nell'aria ad una concentrazione di 300-350 ppm. In serra questo livello può scendere drasticamente, soprattutto in presenza di ottimale intensità luminosa, intorno alle 100 ppm. A questi valori di CO2 la formazione degli zuccheri è molto ridotta. Per questi motivi è possibile aumentare il tenore nell'aria in serra con sistemi diversi (bruciatori, gas in bombole, aumento del livello di S.O. nel suolo) e aumentare l'efficienza fotosintetica delle piante. 

 

Clima in serra - serre vecchio stampoDopo questo breve escursus sulle possibilità di modificazione del clima in serra sottolineiamo che la stragrande maggioranza della serricoltura italiana è fatta in serra fredda. Le serre sono quindi costituite da una 'armatura' più o meno robusta in relazione ai seguenti parametri costruttivi:

1. il proprio peso

2. altri carichi ad esempio piante allevate con tutore (pomodoro)

3. la neve o grandine (25160 kg/mq)

4. spinta del vento

 

Tali strutture sono in ferro zincato e hanno lo scopo di sostenere una copertura in materiale plastico di diverso tipo. Le possibilità effettive di modificare il clima sono ben poche, e sono sostanzialmente la possibilità di gestire la temperatura tramite le aperture laterali e di testata con sistemi molto spesso manuali e di raffrescare la coltura con l'ombreggiamento. Il passaggio da strutture obsolete (come quella a fianco) a strutture più moderne ha comportato degli ingenti investimenti presto rientrati da notevoli vantaggi di diverso tipo.

 

 

A cura di Fabio Carratù fcarratu@email.it - socio di Antesia

Antesia, l'Associazione Nazionale Tecnici Specialisti In Agricoltura
I soci di Antesia sono dottori agronomi e forestali, periti agrari, agrotenici, tecnologi alimentari che svolgono assistenza tecnica agronomica a centinaia di produttori agricoli e agroalimentari, svincolati dalla vendita di qualsivoglia prodotto materiale alle aziende agricole. Antesia contribuisce alla formazione dei soci ed al loro continuo aggiornamento, promuovendo il reciproco scambio di informazioni, conoscenze ed esperienze di campo. Se vuoi conoscere le iniziative di Antesia, vai su www.antesia.it. Se vuoi diventare socio di Antesia, vai su www.antesia.it

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