Nel laboratorio di Metabolomica del Cra-Cer di Foggia, il lavoro dei ricercatori consente infatti di risalire alla zona di coltivazione di un prodotto a partire dalle molecole. Con la metabolomica si può tracciare il profilo di un frutto (grano) e persino di una foglia, fino ad arrivare al terreno da cui proviene. E’ una delle novità emerse durante il corso internazionale “Metabolomics and Plant Breeding” in svolgimento a Foggia presso il Cra - Cer fino al 19 aprile.
"Stiamo lavorando sull’identificazione di geni utili al miglioramento genetico - sottolinea il direttore del Cra-Cer Roberto Papa - attraverso tecniche non Ogm ma di tipo molecolare (genomica), per renderlo più efficace e veloce in funzione di obiettivi classici, come la qualità. Per il frumento duro, con qualità si intendono proteine, glutine e colore".
Inoltre il Centro di ricerca si occupa della sostenibilità ambientale: produzione in condizione di ridotte fertilizzazioni azotate, cambiamenti climatici, riduzione degli input energetici, e in relazione ai patogeni delle piante.
"Con il progetto Pl.A.S.S. (realizzato con l’Università di Foggia, sulle tematiche scientifiche e tecnologiche inerenti le relazioni tra alimentazione e salute), abbiamo di recente implementato la piattaforma di metabolomica – spiega Papa - che ci consente di essere forse una delle più importanti piattaforme in Italia e che permette con strumentazioni di chimica avanzata di analizzare in modo rapido tutti i componenti metabololici di un determinato tessuto. Significa che siamo in grado di avere un’analisi di quasi tutte le molecole presenti. Può risultare molto utile per la tracciabilità. Proseguendo su questa strada potremmo arrivare a realizzare una mappatura, una sorta di certificato del prodotto".
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