Dopo giorni di dispute sulla congruità delle liquidazioni del Fondo AgriCat, tra Agri-Cat - l'ente gestore del Fondo Mutualistico Nazionale Catastrofale - e le organizzazioni agricole, ieri, 3 settembre 2024, in una riunione tra i vertici di Agri-Cat e i Coordinamenti dei Centri di Assistenza Agricola, si sono prese alcune importanti decisioni: una circolare Agri-Cat, attesa a breve, sospenderà l'efficacia delle comunicazioni inviate ad agosto agli agricoltori in attesa di validare i dati delle perizie sui danni denunciati nel 2023 ed è stato istituito un tavolo tecnico permanente anche con Agea e i Coordinamenti dei Caa.

 

A breve sarà prorogato il termine per la presentazione delle denunce per la compensazione danni sul Fondo Agricat per il 2024 e oggi stesso - 4 settembre 2024 - si tiene una prima riunione del tavolo tecnico per condividere gli algoritmi e le procedure adottati in questo primo anno di sperimentazione. Tanto è stato comunicato alla stampa intorno alle ore 18:00 di ieri dalla segreteria della società Agri-Cat.

 

Non appena possibile, AgroNotizie®  fornirà aggiornamenti ulteriori rispetto a questa vicenda che vale oltre 62 milioni di euro in indennizzi agli agricoltori solo per i danni catastrofali del 2023, tra quelli già pagati in acconto a gennaio 2024 e gli altri da liquidarsi come compensazioni integrative a saldo sulle istruttorie ancora in corso. Cifre che potrebbero ulteriormente aumentare con il completamento delle istruttorie ancora in corso, facendo scattare eventuali ulteriori compensazioni integrative.

 

Le dichiarazioni di Tabacchiera, scelte autonome di Agri-Cat

"Le nostre attenzioni e il nostro impegno sono totalmente rivolti agli agricoltori, colpiti l'anno scorso prevalentemente da perdite di raccolto dovute a gelo e alluvioni". Sono queste le parole di Massimo Tabacchiera, amministratore delegato di Agri-Cat, rese a margine dell'incontro di ieri con i Coordinamenti nazionali dei Caa, convocati per il confronto tecnico sulle istruttorie che hanno dato luogo ai primi pagamenti degli indennizzi, ribadendo che "le scelte e le tempistiche di comunicazione alle imprese sono stati determinati in autonomia da Agri-Cat nel suo ruolo di gestore del Fondo".

 

I timori di sovracompensazione

Nel corso dei lavori sono stati illustrati i dati elaborati nell'ambito del sistema informatico Sian che supporta Agri-Cat nella gestione del Fondo Mutualistico Nazionale contro i rischi catastrofali. "A fronte delle istruttorie relative alla liquidazione dei danni, da cui emergono alcune problematiche dovute anche alla raccolta dei dati, è stata concordata la sospensione in autotutela dell'efficacia delle comunicazioni trasmesse ad agosto agli agricoltori - è scritto nella nota stampa di Agri-Cat - in attesa di completare l'interscambio dei dati con le compagnie (di assicurazione Ndr) e di effettuare gli opportuni approfondimenti".

 

"Una attività, quest'ultima - continua la nota Agri-Cat -, propedeutica alla determinazione dei danni d'area per ambiti omogenei, come previsto dal regolamento del Fondo e dal Piano Strategico della Politica Agricola Comune.  A disporre la sospensione, valida fino a nuova comunicazione, sarà una circolare Agri-Cat di prossima emanazione".

 

Pertanto, una delle questioni da dirimere, unitamente a problematiche sulla raccolta stessa dei dati sui danni, sembra essere anche il rispetto delle norme di demarcazione tra i vari strumenti di gestione del rischio, da quanto coperto dalle polizze incentivate e quanto assicurato dal Fondo AgriCat, al fine di evitare forme di sovracompensazione che sarebbero sanzionate dalla Ue. Una questione che forse potrebbe aver portato ad errori ed a respingere in tutto o in parte anche pratiche pagabili.

 

Inoltre, giova ricordare che sulla campagna 2023 aveva fatto capolino - a seguito dell'alluvione di Emilia Romagna, Marche e Toscana - anche il sostegno finanziario di emergenza per oltre 181,6 milioni di euro a favore dei comparti agricoli colpiti da problemi che incidono sulla redditività economica dei produttori agricoli. Tali fondi erano stati già indicati nell'articolo 12 del così detto Decreto Alluvioni, poi convertito nella Legge numero 100 del 31 luglio 2023 e cofinanziati dal Fondo Europeo di Garanzia (Feaga) per 60 milioni di euro.

 

Un elemento, questo, che aveva aggiunto un ulteriore problema di demarcazione tra gli strumenti e le misure finanziarie cofinanziate dalla Ue al fine di evitare la sovracompensazione delle aziende agricole danneggiate.

 

Problemi di identificazione delle aziende

Ma c'è di più: "Con i Caa e con il supporto di Agea, Agri-Cat - è scritto nella nota Agri-Cat - si è impegnata a istituire un tavolo tecnico permanente che affronterà in tempi rapidi tutte le problematiche che hanno impedito finora il completamento delle istruttorie e la liquidazione degli indennizzi, attivandosi per una semplificazione delle procedure e una maggiore trasparenza nelle comunicazioni".

 

Questa ultima affermazione sembra avere più di qualche addentellato anche con il più generale rapporto tra Agea ed i Caa che durante l'estate è stato turbato da tensioni sull'asserito mancato buon utilizzo - secondo Agea - del nuovo sistema di validazione dei dati da parte di alcuni Caa, mediante il fascicolo aziendale, il Quaderno di Campagna dell'Agricoltore 2024, diventato facoltativo, e la Carta dei Suoli, attiva già dal 2023.

 

I Caa - dal canto loro - avevano invece replicato rivendicando proprio l'esigenza di una maggiore semplificazione delle procedure e di una reale interoperabilità dei dati. La polemica aveva avuto poi come epilogo l'ultimo rinvio del termine per la presentazione della domanda unica della Pac al 30 agosto 2024.

 

È pertanto quantomeno plausibile che qualche problema si sia verificato proprio nell'area della precisa delimitazione ed identificazione delle aziende agricole danneggiate e nella conseguente verifica della qualificazione/quantificazione del danno al livello dell'utilizzo del fascicolo aziendale in relazione alla Carta dei Suoli e al Piano Colturale Grafico.

 

Si tratta infatti di problematiche già segnalate anche ai fini del computo degli aiuti per la domanda unica 2024 e che avevano un riscontro preciso - asserito da Agea ancora nel luglio 2024 - proprio in Emilia Romagna e Marche, regioni colpite dall'alluvione 2023, dove i rispettivi organismi pagatori regionali non hanno ancora implementato la Carta dei Suoli di Agea. Addirittura nelle Marche - sempre secondo Agea - vige ancora un sistema di identificazione dei suoli basato sul Catasto Terreni dell'Agenzia delle Entrate. Tale situazione di fatto potrebbe aver facilmente generato un disallineamento tra i dati inseriti nel sistema dai Caa e quelli di controllo e validazione del sistema Agea - dal 18 luglio 2024 anche satellitare - che invece si rifanno ormai solo alla Carta dei Suoli.

 

Pgra da rivedere

"Nel corso dei lavori - è scritto ancora nella nota di ieri sera - è emersa inoltre l'esigenza di rivalutare le condizioni tecniche, previste dal Piano di Gestione dei Rischi in Agricoltura, per rendere lo strumento più rispondente alle effettive necessità degli agricoltori colpiti da perdite di raccolti". Una marcia indietro quindi anche sul Pgra 2024.

 

La riunione di oggi e la proroga delle denunce

"La prima riunione, in cui verranno condivisi gli algoritmi e le procedure adottati in questo primo anno di sperimentazione, anche in una prospettiva di modifica, si terrà nella giornata di domani, 4 settembre - conclude la nota di ieri sera - presso la sede di Agea. Agri-Cat ha anche comunicato, come richiesto dai Caa, la prossima emanazione di una circolare di proroga dei termini di presentazione delle denunce di danno relative alla campagna 2024".