Il 17 giugno 2024 al Lussemburgo durante il Consiglio Ue Ambiente, i ministri dell'Ambiente dell'Ue hanno raggiunto un orientamento generale sulla Direttiva sul Monitoraggio e la Resilienza del Suolo. L'obiettivo della Direttiva è mettere l'Ue sulla strada verso suoli sani entro il 2050. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, l'orientamento generale raggiunto ieri l'altro stabilisce misure per rendere obbligatorio il monitoraggio della salute del suolo, fornisce principi guida per la gestione sostenibile del suolo e affronta situazioni in cui la contaminazione del suolo comporta rischi inaccettabili per la salute e l'ambiente.

 

L'orientamento generale raggiunto dal Consiglio consentirà alla presidenza di turno di avviare i colloqui con il Parlamento Europeo sulla forma finale del testo. Si prevede che i negoziati inizieranno nell'ambito del nuovo ciclo legislativo.

 

I terreni sani sono alla base del 95% del cibo destinato all'alimentazione umana, ospitano oltre il 25% della biodiversità mondiale e costituiscono il più grande bacino di carbonio terrestre del pianeta. Tuttavia, il suolo è una risorsa limitata e oltre il 60% dei suoli nell'Ue non è in buone condizioni.

 

"Gli esseri umani e i nostri ecosistemi dipendono dal suolo come fonte di cibo, acqua pulita e habitat. Ma è una risorsa non rinnovabile che necessita di essere protetta e ripristinata. Oggi stiamo compiendo un passo importante verso la salute dei suoli nell'Ue entro il 2050" ha dichiarato Alain Maron, ministro del Governo della Regione Bruxelles-Capitale, responsabile del cambiamento climatico, dell'ambiente, dell'energia e della democrazia partecipativa. Rispetto al testo approvato il 10 aprile 2024 dall'assemblea plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo ci sono alcune novità, di seguito illustrate, nel segno di una maggiore flessibilità accordata agli Stati membri.

 

Quadro di monitoraggio completo

Gli Stati membri, supportati dalla Commissione, monitoreranno innanzitutto e poi valuteranno lo stato di salute di tutti i suoli nel loro territorio, in modo che le autorità e i proprietari terrieri di tutta l'Ue possano adottare pratiche di gestione sostenibile del suolo e altre misure appropriate. Gli Stati membri determineranno i punti di campionamento per il monitoraggio, sulla base di una metodologia comune dell'Ue.

 

L'orientamento generale prevede ulteriori flessibilità per gli Stati membri per quanto riguarda le misurazioni del suolo, inclusa la possibilità di utilizzare dati e sistemi di monitoraggio esistenti. Stabilisce inoltre i requisiti minimi di qualità per i laboratori che analizzano campioni di suolo per garantire la comparabilità delle misurazioni del suolo.

 

Valutazione della salute del suolo

L'orientamento generale condivide l'ambizione della proposta della Commissione sulla valutazione della salute del suolo, mantenendo il concetto di descrittori del suolo (parametri fisici, chimici e biologici). Per adattarsi alle circostanze locali, il Consiglio ha concordato un sistema più flessibile a doppio valore per valutare la salute del suolo:

  • valori-obiettivo sostenibili non vincolanti a livello dell'Ue per riflettere gli obiettivi a lungo termine;
  • valori limite operativi, fissati a livello degli Stati membri per ciascun descrittore del suolo, al fine di dare priorità e attuare gradualmente le misure che portano a uno stato sano del suolo.

Gestione sostenibile del suolo

Secondo l'orientamento generale, gli Stati membri definiranno le pratiche sulla gestione sostenibile del suolo entro cinque anni dall'entrata in vigore della Direttiva, tenendo conto dei principi guida della gestione sostenibile del suolo stabiliti nella Direttiva.

 

Mitigazione del consumo di suolo

Pur mantenendo l'obiettivo ambizioso a lungo termine di non avere alcun consumo netto di suolo entro il 2050, l'orientamento generale è incentrato sulla lotta all'impermeabilizzazione e alla distruzione del suolo, in quanto aspetti dell'occupazione di suolo più visibili, di maggior impatto e più facili da monitorare.

 

Stabilisce i principi di mitigazione di cui tenere conto nella pianificazione dell'uso del territorio degli Stati membri, che sono sufficientemente flessibili da rispettare nelle decisioni di pianificazione territoriale degli Stati membri, comprese le misure relative all'edilizia abitativa e alla transizione energetica.

 

Siti contaminati

Secondo la proposta di Direttiva, gli Stati membri identificheranno tutti i siti potenzialmente contaminati, quindi li mapperanno in un registro pubblico. L'orientamento generale introduce un approccio graduale e basato sul rischio.

Ciò consentirà agli Stati membri di dare priorità alle misure, tenendo conto dei rischi potenziali, del contesto socioeconomico e dell'uso del territorio attuale e previsto.

 

Per contribuire a identificare i siti potenzialmente contaminati, i ministri hanno concordato di stabilire elenchi nazionali di attività potenzialmente contaminanti. Una volta identificato il sito contaminato, verrà effettuata un'indagine e verranno affrontati eventuali rischi inaccettabili per la salute umana e l'ambiente.

 

Strategia di fondo dell'Ue e Direttiva Suolo

Secondo la strategia dell'Ue per il suolo, presentata dalla Commissione nel 2021, la mancanza di una legislazione Ue dedicata è stata individuata come una delle principali cause dell'allarmante stato dei suoli dell'Ue. Per garantire lo stesso livello di protezione del suolo esistente per l'acqua, l'ambiente marino e l'aria nell'Ue, il 5 luglio 2023 la Commissione ha presentato la Direttiva sul Monitoraggio del Suolo.

 

L'obiettivo finale della proposta di Direttiva è quello di mantenere tutti i suoli in condizioni sane entro il 2050, in linea con l'ambizione dell'Ue di "Inquinamento Zero". La proposta di Direttiva contribuisce inoltre alla realizzazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

 

Cia: "Servono norme più stringenti contro il consumo"

Per Cia, dal Consiglio Ue Ambiente arriva un via libera all'orientamento generale della Direttiva sul Monitoraggio e la Resilienza del Suolo che "aveva già accolto diverse delle richieste formulate da Cia e che attende ora il passaggio nei triloghi, con il nuovo Parlamento Ue, per essere ulteriormente migliorato, soprattutto in relazione a norme più stringenti sul consumo del suolo".

 

"È così - ha affermato il presidente di Cia Cristiano Fini - che si valorizza il ruolo strategico dell'agricoltura per il benessere degli ecosistemi e a costante salvaguardia dell'ambiente. Il suolo è una risorsa fondamentale per gli agricoltori e le aree interne, base delle produzioni agricole e fonte di reddito per le comunità rurali".