Le condizioni del mercato del grano duro pastificabile a livello internazionale - dopo il caos scatenato nella scorsa settimana dall'annuncio della Turchia di una nuova asta per l'esportazione di altre 150mila tonnellate di prodotto - sono decisamente precipitate a cavallo dell'11 marzo, quando la gara indetta dalla Tmo ha esitato un prezzo massimo Fob per il prodotto di alta qualità pari a poco più di 300 euro alla tonnellata.
La notizia di questa nuova asta della Tmo si è subito diffusa tra gli operatori internazionali, comportando cali vistosi dei prezzi in Canada, dal Fob sulla piazza di Toronto a quelli all'ingrosso all'esportazione ed all'origine in Saskatchewan.
Sul fronte Usa, il prezzo Fob del Northern Durum resta stabile, mentre torna a calare vistosamente l'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago. E il mercato italiano - ancora sotto gli effetti dei cali delle settimane scorse - va letteralmente a picco, con perdite tra i 10 e i 20 euro a seduta.
Tutte le borse merci monitorate da AgroNotizie® nell'ultima settimana sono negative, e perdite importanti si registrano anche sui valori dei grani duri esteri importati dalla Ue, dal Canada e dalla stessa Turchia.
Ingenti cedimenti sono registrati anche da Ismea sui mercati all'origine, con sole tre piazze stabili: Perugia, Ancona e Macerata.
Ieri al Ministero dell'Agricoltura si è tenuto un tavolo su Granaio Italia, riesumato in fretta e furia nel tentativo di arginare la caduta dei prezzi dando finalmente trasparenza al mercato, ma ancora non è chiaro quando e come sarà attivato il Registro Telematico dei Cereali.
Asta in Turchia, 300 euro alla tonnellata
La Tmo turca ha tenuto l'11 marzo scorso l'asta per esportare ben 150mila tonnellate di grano duro. I prezzi Fob di aggiudicazione variano da 317,50 dollari Usa alla tonnellata per la "bassa qualità" a 330 dollari alla tonnellata per la qualità più elevata. Quest'ultimo prezzo, inteso come paragonabile al grano duro fino nazionale, ha così assunto un valore di 301,55 euro, al cambio del 13 marzo 2024. Verosimilmente, ad aggiudicarsi l'asta, i concorrenti che avevano proposto i prezzi migliori: Casillo e Viterra.
Un'asta ed un prezzo che hanno scatenato un vero e proprio terremoto tra i prezzi del grano duro in Europa, tanto che l'indice europeo Sedwi per questo frumento l'11 marzo è precipitato a 327,52 euro alla tonnellata, toccando il secondo livello più basso dal 21 luglio 2021 e chiudendo ieri ancora in ribasso, ad appena 323,49 euro.
Questo frumento sarà reso disponibile - secondo i documenti ufficiali prodotti dalle autorità turche - tra il 29 marzo ed il 26 aprile in due separati carichi da 25mila tonnellate, ciascuno in partenza con due navi da tre porti: Mersin, Tasucu e Iskenderum. Pertanto, da ciascuno di questi porti partiranno complessivamente, ma in tempi diversi, 50mila tonnellate di grano duro.
L'asta dell'11 marzo è già la seconda dell'anno 2024: un'altra gara si era già svolta lo scorso 1° febbraio e sempre la Tmo aveva assegnato altre licenze per esportare su altre 150mila tonnellate di frumento duro turco. In questo modo, entro fine aprile, saranno 300mila le tonnellate di grano duro turco immesse sul mercato internazionale, a fronte di aspettative degli operatori sulla fine delle vendite di Ankara entro il 2023 per questa campagna commerciale.
Governo torna su Granaio Italia
A seguito dei ripetuti cali di prezzo del grano in Italia, il sottosegretario all'Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra ha incontrato ieri i vertici delle organizzazioni agricole. Il Masaf ha deciso, dopo molti tentennamenti, di attivare Granaio Italia, il Registro Telematico dei Cereali, indispensabile per rendere trasparente e conoscibile a tutti i mercati dei cereali. Secondo quanto si apprende da una nota di Confagricoltura, Granaio Italia dovrebbe diventare operativo da gennaio 2025, oppure dal 1° luglio, secondo quanto invece anticipato da una nota di Cia - Agricoltori Italiani.
Certo è che resta da completare il quadro normativo di gestione del registro. Confagricoltura ha chiesto, in particolare, che venga alzata la soglia minima da sottoporre alla registrazione sul Sian, attualmente fissata a 30 tonnellate annue; che si garantisca il buon funzionamento del portale dove andranno effettuate le comunicazioni da parte delle aziende cerealicole, e che si valuti una deroga al regime sanzionatorio fino a quando il registro telematico non sarà a pieno regime.
Coldiretti ha chiesto anche di aumentare gli stanziamenti per i contratti di filiera, in mondo da vincolare il più possibile l'industria molitoria alle produzioni di frumento nazionali.
Noli, Panamax sui massimi da tre mesi
L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 13 marzo 2024 - è aumentato del 2,4% a 2.370 punti, dopo un calo del 2,6% del giorno prima, spinto dai segmenti di navi più grandi. L'Indice Baltic Dry nell'ultimo mese ha guadagnato il 49,81% del valore e risulta aumentato dell'49,34% rispetto ad un anno fa.
La performance per l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è aumentato per il dodicesimo giorno consecutivo, salendo del 4,8% al massimo degli ultimi tre mesi a 2.043 punti. Con questo ultimo rialzo, il Panamax rispetto ad una settimana fa risulta cresciuto di ben 220 punti (12%) rispetto ai 1823 punti traguardati una settimana fa.
Questa fase di ripresa sembra trovare ulteriori conferme anche nelle previsioni a breve e medio termine: "Baltic Dry è aumentato di 276 punti o del 13,18% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 13 marzo 2024, dove si afferma inoltre: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 2.218,45 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.574,79 punti tra dodici mesi".
Chicago, Future Durum Wheat Index -4,07%
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 12 marzo 2024 è sceso a 751,67 punti (poco più di 7,51 dollari per bushel) perdendo altri 31,90 punti sulla quotazione del 5 marzo scorso (-4,07%), quando si era attestato a 783, 57 punti, in calo di altri 8,14 punti sulla settimana ancor precedente.
Si tratta di un ulteriore importante calo lungo l'arco di una settimana, durante la quale si registrano tutte diminuzioni quotidiane consecutive rispetto al 5 marzo scorso.
Al momento non si può fare altro che iscrivere anche questa seduta nella lunga fase ribassista di questo mercato seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 152,83 punti (-16,9%).
Inoltre, la quotazione del 12 marzo è pari a 252,15 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 13 marzo 2024, in diminuzione di 12,46 euro alla tonnellata rispetto ai 264,61 euro registrati sulla quotazione del 5 marzo valorizzata al cambio del 6 marzo 2024.
Tale calo di valore è spiegato in larga parte dalla pesante diminuzione dell'indice, appesantito ulteriormente da una lieve svalutazione del dollaro rispetto all'euro, con un tasso di cambio passato dagli 0,92 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana agli 0,91 euro per un dollaro di ieri.
Prezzi Fob canadesi perdono altri 9 euro a Toronto
Secondo il rapporto dell'11 marzo 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non c'è un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, poiché questi continuano a rimanere chiusi per ghiaccio dalla seconda decade di febbraio 2024.
Lo scorso 12 febbraio 2024 tale prezzo era stato pari a 530,63 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,40 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 5 febbraio 2023, quando il valore si era attestato invece a 534,03 dollari canadesi alla tonnellata (-0,63%).
Secondo l'ultimo rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 6 marzo 2024 è stato di 365 dollari Usa alla tonnellata e di 336 euro alla tonnellata, registrandosi valori in calo di 10 dollari e 9 euro alla tonnellata, rispetto ai prezzi rilevati dalla Commissione il 27 febbraio 2024.
Dal 5 dicembre 2023 al 6 marzo 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 60 dollari alla tonnellata, mentre nello stesso periodo è calato di 57 euro.
Il prezzo Fob statunitense fermo a 395 dollari Usa
Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob dell'8 marzo 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 395 dollari Usa alla tonnellata con consegna aprile 2024, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 26 gennaio 2024 in avanti, quando si era registrato un calo di ben 72 dollari sull'ultima quotazione pubblica nota prima del gelo per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024: 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.
La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 360,95 euro alla tonnellata, al cambio del 13 marzo 2024, in calo di 2,35 euro rispetto ai 365,30 euro alla tonnellata sulla quotazione del 1° marzo valorizzata al cambio del 6 marzo 2024 (-0,65%).
Essendo rimasti stabili i prezzi Fob del cereale espressi in dollari Usa, questa differenza esprime la leggera svalutazione della divisa Usa contro euro intervenuta in questa ultima settimana e già sopra descritta.
Canada, in calo anche il prezzo all'ingrosso per export
Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, l'11 marzo scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 396,84 dollari canadesi alla tonnellata, registrando così un calo di 4,04 dollari canadesi sulla quotazione del 4 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 3,30 dollari canadesi sulla quotazione del 26 febbraio 2024.
Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha perso ben 117,58 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 135,95 dollari canadesi.
Anche in questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, non sono stati calcolati, per effetto del perdurare del nuovo blocco dovuto ai ghiacci.
E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità l'11 marzo è di 392,43 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 0,86 dollari canadesi rispetto al 4 marzo scorso, quando invece si era verificato un calo di 5,52 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.
Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano ora a 112,43 dollari canadesi alla tonnellata.
Infine, l'11 marzo, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a giugno 2024 - risulta essere di 388,27 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 1,11 dollari canadesi rispetto al 4 marzo scorso, quando invece si era verificato un calo di 6,62 dollari sulla settimana ancor precedente.
Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora si attestano a 116,87 dollari canadesi alla tonnellata.
Canada, verso riduzione stime export
Il rapporto dell'11 marzo 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan, commentando l'esito dell'ultima asta per l'esportazione di grano duro della Turchia, afferma: "Il grano duro canadese costa circa 410-420 dollari Usa alla tonnellata consegnato in Italia. Più la Turchia aggiunge grano duro sul mercato, meno acquirenti europei e nordafricani dovranno acquistare dal Canada".
Sulla condizione dei prossimi raccolti nel bacino del Mediterraneo il report sottolinea: "Ci sono stati rovesci in Nord Africa, ma le previsioni mostrano che la siccità tornerà sulla regione".
Infine, il consueto bilancio dell'export e le relative previsioni: "Le esportazioni di grano duro nella trentunesima settimana sono state pari a 81mila e 700 tonnellate. Le esportazioni settimanali medie devono essere pari a 62mila e 300 tonnellate per il resto della stagione per soddisfare l'obiettivo di esportare 3,2 milioni di tonnellate stabilito dal Ministero dell'Agricoltura del Canada. Sospettiamo che le esportazioni saranno inferiori di 200mila tonnellate, il che richiede un ritmo medio di 51mila tonnellate a settimana".
Persistono in Canada dubbi sulle semine di grano duro, visto che il report consiglia di vendere tutto il grano vecchio rimasto e di assumere impegni solo se "gli acquirenti iniziassero a cercare di ottenere una copertura anticipata".
Borsa Merci Foggia
La Borsa Merci di Foggia ieri - 13 marzo 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 322 euro alla tonnellata sui minimi e 327 euro sui massimi, in calo di ben 15 euro sulla precedente seduta del 6 marzo scorso, quando si era verificato un calo di 20 euro alla tonnellata sulla ancora precedente seduta del 28 febbraio 2024. Con questa perdita, dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora diminuite di 58 euro alla tonnellata.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 13 marzo 2024 perdite per 133 euro alla tonnellata. E questi prezzi risultano essere inferiori di 18 euro anche rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Borsa Merci Roma
Borsa Merci di Roma ieri, 13 marzo 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 292 euro alla tonnellata sui minimi e 302 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 6 marzo scorso, quando si era registrata una perdita di 20 euro sul 28 febbraio 2024.
Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 13 marzo 2024 perdite pari a 113 euro alla tonnellata. E i valori registrati ieri sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 27 euro sui minimi e di 22 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 12 marzo 2024, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 5 marzo scorso, quando si era verificato un calo di 15 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 27 febbraio 2024.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e di 120 euro sui massimi.
L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 12 marzo 2024 risultano ora in calo sugli ultimi della mietitura 2022 di 10 euro sui minimi e 5 euro sui massimi.
Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, il 12 marzo scorso è pure calato sui valori raggiunti nella precedente seduta, ma di ben 15 euro alla tonnellata, attestandosi a 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi, ovvero gli stessi prezzi del prodotto fino nazionale su questa stessa piazza. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio ha perso complessivamente 45 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bari
Alla Borsa Merci di Bari il 12 marzo 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 330 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in calo di 18 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 5 marzo scorso, quando si era registrata una perdita di altri 22 euro alla tonnellata sull'ancor precedente seduta del 27 febbraio 2024.
Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 115 euro. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 12 marzo 2024 si presentano maggiori di 5 euro alla tonnellata sui minimi e minori di 15 euro sui massimi.
Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 12 marzo scorso è stato fissato a 386 euro alla tonnellata sui minimi ed a 391 euro sui massimi, in calo di 15 euro alla tonnellata sul 5 marzo, quando si era verificato un altro calo di 20 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 27 febbraio 2024.
Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono ora in perdita di 129 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria di Milano
L'Associazione Granaria di Milano il 12 marzo 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 330 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, in calo di 17 euro sulla precedente seduta del 5 marzo scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 85 euro alla tonnellata. I valori del 12 marzo 2024 risultano più bassi di 20 euro sui minimi e 15 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 345 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi, in calo di 17 euro sulla precedente seduta del 5 marzo scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 85 euro alla tonnellata. I valori del 12 marzo risultano minori di 9 euro sui minimi e di 4 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.
Il 12 marzo scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 330 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi, in calo di 20 euro sulla precedente seduta del 5 marzo 2024. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 70 euro alla tonnellata.
Si tratta di valori inferiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 10 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.
Risultano pure in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 12 marzo 2024, son stati quotati 425 euro alla tonnellata sui minimi e 440 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 72 euro alla tonnellata.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è dell'8 marzo 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 334 euro alla tonnellata sui minimi e 339 euro sui massimi, in calo di 18 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 1° marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 20 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 23 febbraio 2024.
Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta dell'8 marzo scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso 45 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 121 euro alla tonnellata. I valori dell'8 marzo 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, si presentano ora in ribasso di 8 euro sui minimi e 6 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
Nella seduta dell'8 marzo 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 387 euro alla tonnellata sui minimi ed a 390 euro sui massimi, in calo di 17 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 5 marzo scorso, quando si era verificato un altro calo di 20 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 23 febbraio 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 137 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 7 marzo 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 320 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, valori in calo di 20 euro sulla precedente seduta del 29 febbraio, quando si era verificato un ulteriore calo di 10 euro sull'ancora precedente seduta del 22 febbraio 2024.
Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 100 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 7 marzo 2024 sono minori di 20 euro di quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 13 marzo 2024
I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 4 all'11 marzo 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 13 marzo 2024, presentano - su base settimanale - nove piazze in diminuzione e tre stabili su 12 monitorate.
Si tratta del quinto calo consecutivo dei prezzi in campagna, dove però continuano a distinguersi le piazze di Ancona, Perugia e Macerata, che anche l'11 marzo ostentano stabilità sui prezzi raggiunti il 12 febbraio, quando avevano riguadagnato qualche posizione con incrementi intorno all'1,5%.
Risolto il piccolo giallo di Matera, dove il cereale pastificabile è in calo l'11 marzo del 5,6% a 340 euro alla tonnellata, perdendo così 20 euro sulla precedente rilevazione, quando per errore era stato invece segnalato un prezzo di 3.600 euro alla tonnellata (in realtà 360). A Matera dal 26 febbraio, il frumento duro fino ha perso ben 35 euro di valore sul prezzo medio. Tutte le altre piazze appaiono in evidente e vistoso calo, come riportato dalla tabella sottostante.
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato ieri, 13 marzo 2024: quota il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 330 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente rilevazione del 6 marzo scorso ed in calo di 25 euro sull'ultima rilevata da AgroNotizie®, pubblicata il 28 febbraio 2024.
Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 7 marzo 2024.
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