Le condizioni del mercato del grano duro pastificabile a livello internazionale - dopo aver dato qualche timido segno di miglioramento nella scorsa settimana - sono nuovamente piombate nel caos per via del diffondersi della notizia di una nuova asta per l'export del Governo di Ankara, che l'11 marzo prossimo assegnerà licenze ad esportare per altre 150mila tonnellate di grano duro. Una gara che porterà in breve tempo a 300mila tonnellate l'export turco di frumento in questo primo scorcio di 2024.

 

La notizia di questa nuova asta della Tmo turca si è subito diffusa tra gli operatori internazionali, comportando cali vistosi dei prezzi in Canada, dal Fob sulla piazza di Toronto a quelli all'ingrosso all'esportazione ed all'origine in Saskatchewan.

Sul fronte Usa, il prezzo Fob del Northern Durum resta stabile, mentre torna a calare l'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago. E il mercato italiano - ancora sotto gli effetti dei cali delle settimane scorse - crolla: a Roma e Foggia ieri sono andati in fumo altri 20 euro alla tonnellata, con prezzi ormai attestati quasi al di sotto delle ultime quotazioni della mietitura 2022.

 

Tutte le borse merci monitorate da AgroNotizie® nei giorni precedenti sono negative, e perdite importanti si registrano anche sui valori dei grani duri esteri importati dalla Ue, dal Canada e dalla stessa Turchia.


Ingenti cedimenti sono registrati anche da Ismea sui mercati all'origine, con sole tre piazze stabili e un anomalo prezzo al rialzo registrato a Matera: forse un errore.

 

Nuova asta in Turchia

La Tmo turca ha reso noto che l'11 marzo si terrà un'asta per rendere disponibili all'esportazione ben 150mila tonnellate di grano duro. Questo frumento, una volta aggiudicata l'asta, sarà reso disponibile - secondo i documenti ufficiali prodotti dalle autorità turche - tra il 29 marzo ed il 26 aprile in due separati carichi da 25mila tonnellate, ciascuno in partenza con due navi da tre porti: Mersin, Tasucu e Iskenderum. Pertanto, da ciascuno di questi porti partiranno complessivamente, ma in tempi diversi, 50mila tonnellate di grano duro.

 

Questa asta del prossimo 11 marzo è già la seconda dell'anno 2024: un'altra gara si era già svolta lo scorso 1° febbraio e sempre la Tmo aveva assegnato altre licenze per esportare su altre 150mila tonnellate di frumento duro turco. In questo modo, entro fine aprile, saranno 300mila le tonnellate di grano duro turco immesse sul mercato internazionale, a fronte di aspettative degli operatori sulla fine delle vendite di Ankara entro il 2023 per questa campagna commerciale.

 

Noli, in deciso aumento

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 6 marzo 2024 - è sceso di circa il 5% portandosi ai minimi da due settimane a 2.176 punti.

In realtà questo indice solo rispetto ai 2.041 punti del 28 febbraio scorso ha guadagnato altri 135 punti (+6,61%) che vanno ad aggiungersi ai 365 punti guadagnati tra questa ultima data ed il 21 febbraio 2024. L'Indice Baltic Dry nell'ultimo mese ha guadagnato il 46,33% del valore e risulta aumentato dell'67,60% rispetto ad un anno fa.

 

La performance per l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, è aumentato per la settima sessione consecutiva, incrementandosi dell'1%, raggiungendo i 1.823 punti. Con questo ultimo balzo, il Panamax rispetto ad una settimana fa risulta cresciuto di ben 196 punti rispetto ai 1.627 traguardati una settimana fa.

 

Questa fase di ripresa sembra trovare ulteriori conferme anche nelle previsioni a breve e medio termine: "Baltic Dry è aumentato di 82 punti o del 3,92% dall'inizio del 2024, secondo la negoziazione su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa merce" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 6 marzo 2024, dove si afferma inoltre: "Si prevede che il Baltic Exchange Dry Index venga scambiato a 2.218,45 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che venga scambiato a 2.574,79 punti tra dodici mesi".

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -1,03%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 5 marzo 2024 è sceso a 783,57 punti (poco più di 7,83 dollari per bushel) perdendo altri 8,14 punti sulla quotazione del 27 febbraio scorso (-1,03%), quando si era attestato a 791,71 punti, in calo di altri 4,4 punti sulla quotazione del 20 febbraio 2024 (-0,55%). Si tratta di un ulteriore calo lieve lungo l'arco di una settimana, durante la quale si registrano cali graduali rispetto al 27 febbraio scorso.

 

Al momento non si può fare altro che iscrivere anche questa seduta nella lunga fase ribassista di questo mercato seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 120,93 punti (-13,37%).

 

Inoltre, la quotazione del 5 marzo è pari a 264,61euro alla tonnellata al cambio di ieri 6 marzo 2024, in diminuzione di 3,88 euro alla tonnellata rispetto ai 268,49 euro alla tonnellata registrati sulla quotazione del 27 febbraio scorso valorizzata in euro al cambio del 28 febbraio 2024.

 

Tale calo di valore è spiegato in parte dalla lieve diminuzione dell'indice, appesantito ulteriormente da una seppur lieve svalutazione del dollaro rispetto all'euro, pur rimanendo il tasso di cambio intorno agli 0,92 euro per un dollaro Usa.


Prezzi Fob canadesi perdono 16 euro a Toronto

Secondo il rapporto del 4 marzo 2024 stilato dagli analisti dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, non c'è un prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, poiché i porti continuano a rimanere chiusi per ghiaccio dalla seconda decade di febbraio 2024.


Lo scorso 12 febbraio 2024 tale prezzo era stato pari a 530,63 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 3,40 dollari canadesi rispetto alla quotazione del 5 febbraio 2023, quando il valore si era attestato invece a 534,03 dollari canadesi alla tonnellata (-0,63%).

 

Il valore di tre settimane fa era in deciso calo rispetto all'ultimo rilevato precedentemente alla prima chiusura dei porti per ghiaccio, il 27 novembre scorso, e di ben 35,90 dollari canadesi alla tonnellata (-6,34%). Infatti l'ultimo prezzo registrato il 27 novembre 2023, era di 566,53 dollari canadesi alla tonnellata, peraltro in perdita di ben 74,95 dollari canadesi sui 641,48 dollari registrati il 20 novembre 2023, un ribasso interamente spiegato dal calo degli export basis.

 

Vale la pena ricordare che l'ultimo prezzo disponibile del 2023 del grano Cwad di prima qualità in partenza dai porti della regione canadese dei grandi laghi era pari a 379,75 euro al cambio del 29 novembre 2023. E la valutazione di tre settimane fa invece raggiungeva solo i 364,97 euro, in calo di 14,78 euro alla tonnellata (-3,89%) sul 29 novembre.

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue del 1° marzo 2024 sul mercato internazionale dei cereali, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto il 27 febbraio 2024 è stato di 375 dollari Usa alla tonnellata e di 345 euro alla tonnellata, registrandosi valori in calo di 15 dollari e 16 euro alla tonnellata rispetto ai prezzi del 20 febbraio 2024 e pubblicati dalla Commissione Ue il 23 febbraio 2024.

 

Dal 5 dicembre 2023 al 27 febbraio 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 50 dollari alla tonnellata, mentre nello stesso periodo è calato di 48 euro.

 

Il prezzo Fob statunitense fermo a 395 dollari Usa

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob del 1° marzo 2024 compilato dalla Us Wheat Associates, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi è indicato a 395 dollari Usa alla tonnellata con consegna aprile 2024, stabile sulle precedenti rilevazioni dal 26 gennaio 2024 in avanti, quando si era registrato un calo di ben 72 dollari sull'ultima quotazione pubblica nota prima del gelo per il Northern Durum, con consegna gennaio 2024: 467 dollari Usa alla tonnellata, registrata il 15 dicembre 2023 per un controvalore di 426,46 euro alla tonnellata al cambio del 20 dicembre 2023.

 

La più recente quotazione del Northern Durum vale ora 363,30 euro alla tonnellata, al cambio del 6 marzo 2024, in calo di 1,15 euro alla tonnellata sulla quotazione del 23 febbraio valorizzata al cambio del 28 febbraio 2024 (-0,31%). Essendo rimasti stabili i prezzi Fob del cereale espressi in dollari Usa, questa differenza esprime la pur lieve svalutazione della divisa Usa contro euro intervenuta in questa ultima settimana e già sopra descritta.

 

Canada, in calo anche il prezzo all'ingrosso per export

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 4 marzo scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 400,88 dollari canadesi alla tonnellata, registrando così un calo di 3,30 dollari canadesi sulla quotazione del 26 febbraio scorso, quando invece era andata in scena una situazione di stabilità a quota 404,18 dollari sulla settimana ancor precedente.

 

Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha perso ben 113,54 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 131,91 dollari canadesi. E dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque aumentato di 11,39 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Anche in questa settimana gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti, non sono stati calcolati, per effetto del perdurare del nuovo blocco dovuto ai ghiacci.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 4 marzo è di 391,57 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 5,52 dollari canadesi rispetto al 26 febbraio scorso, quando invece si era registrato un aumento sulla settimana ancor precedente.

 

Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si attestano ora a 113,29 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, il 4 marzo, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a giugno 2024 - risulta essere di 387,16 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 6,62 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 26 febbraio scorso, anche se con tale ultima quotazione era ancora riferita a consegne ad aprile 2024 e si era presentata invece in aumento sulla settimana ancor precedente.

 

Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite ora salgono a 117,98 dollari canadesi alla tonnellata.


Canada, resta incertezza sulle semine

Sempre dal rapporto del 4 marzo 2024 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan si apprende che "Le esportazioni di duro nella trentesima settimana sono state modeste, pari a 18mila e 200 tonnellate. Giunto al 58% dell'anno commerciale, il Canada ha spedito il 58% delle 3,2 milioni di tonnellate di esportazioni previste dal Ministero dell'Agricoltura del Canada". Inoltre, sempre secondo il rapporto "Le esportazioni di grano duro nella ventinovesima settimana sono state tali da totalizzare 1,8 milioni di tonnellate nella stagione commerciale, in calo del 40% rispetto allo scorso anno, in linea con il ritmo previsto dal Ministero dell'Agricoltura canadese".

 

Anche questo rapporto poi suggerisce una previsione per la prossima campagna commerciale, non certo ottimistica: data quasi per scontata ormai una nuova incursione dell'export turco, il documento sottolinea come la siccità nel Maghreb "farà sì che la produzione di grano duro in quel Paese sarà molto simile ai 3,6 milioni di tonnellate che erano cresciute durante la siccità dell'anno precedente". Un salvagente per le esportazioni canadesi che non basterà.

 

Non solo "Vorremmo terminare le vendite di grano duro del vecchio raccolto, ma non siamo ancora pronti ad assumere nuovi impegni in materia di semine. Tuttavia, esamineremo le opportunità nella tua zona nel caso in cui gli acquirenti iniziassero a cercare di ottenere una copertura anticipata".


Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 6 Marzo 2024 - ha quotato il grano duro fino nazionale, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati ieri sono: 337 euro alla tonnellata sui minimi e 342 euro sui massimi, in calo di ben 20 euro sulla precedente seduta del 28 febbraio scorso, quando si era verificato un calo di 15 euro alla tonnellata sulla ancora precedente seduta del 21 febbraio 2024. Con questa perdita, dal 20 dicembre 2023 le quotazioni di Borsa Merci Foggia risultano ora diminuite di 43 euro alla tonnellata.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano sulla piazza dauna al 6 marzo 2024 perdite per 118 euro alla tonnellata. E questi prezzi risultano essere inferiori di 3 euro anche rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 6 marzo 2024, ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi assegnati ieri: 302 euro alla tonnellata sui minimi e 312 euro sui massimi, in calo di 20 euro sulla precedente seduta del 28 febbraio scorso, quando si era registrata una perdita di 10 euro sul 21 febbraio 2024.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 6 marzo 2024 perdite pari a 103 euro alla tonnellata. E i valori registrati ieri sulla piazza romana si mostrano inferiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 17 euro sui minimi e di 12 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 5 marzo 2024, il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 365 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, in calo di 15 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 27 febbraio scorso, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 20 febbraio 2024.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 100 euro alla tonnellata sui minimi e di 110 euro sui massimi.


L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 5 marzo 2024 restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 di 15 euro sui minimi e 5 euro sui massimi.

 

Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, il 5 marzo scorso è pure calato valori raggiunti nella precedente seduta, ma di soli 10 euro alla tonnellata, attestandosi a 370 euro alla tonnellata sui minimi e 375 euro sui massimi, ovvero 5 euro in più del prodotto fino nazionale su questa stessa piazza. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio ha perso complessivamente 30 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 5 marzo 2024 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi: 348 euro alla tonnellata sui minimi e 353 euro sui massimi, in calo di 22 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 27 febbraio, quando si era registrata una perdita di altri 5 euro sulla ancor precedente seduta del 20 febbraio 2024.

 

Dal 1° agosto, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 97 euro sui minimi ed a 96 sui massimi. L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 5 marzo 2024 si presentano maggiori di 13 euro alla tonnellata sui minimi e 3 euro sui massimi.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 5 marzo scorso è stato fissato a 401 euro alla tonnellata sui minimi ed a 406 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sul 27 febbraio, quando si era verificato un altro calo di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 20 febbraio 2024.

Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono ora in perdita di 114 euro alla tonnellata.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 5 marzo 2024 ha quotato il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 347 euro alla tonnellata sui minimi e 357 euro sui massimi, in calo di 15 euro sulla precedente seduta del 27 febbraio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano ad oggi perdite pari a 68 euro alla tonnellata. I valori del 5 marzo 2024 risultano più bassi di 3 euro sui minimi e più alti di 2 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 362 euro alla tonnellata sui minimi e 372 euro sui massimi, in calo di 15 euro sulla precedente seduta del 27 febbraio scorso. Dal 1° agosto, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 68 euro alla tonnellata. I valori del 5 marzo risultano maggiori di 8 euro sui minimi e di 13 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 5 marzo scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 370 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 27 febbraio 2024. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 50 euro alla tonnellata.

 

Si tratta di valori inferiori di 5 euro alla tonnellata sui minimi e superiori di 10 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.


Risultano pure in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 5 marzo 2024, son stati quotati 445 euro alla tonnellata sui minimi e 460 euro sui massimi. Dal 1° agosto, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 52 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 1° marzo 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 352 euro alla tonnellata sui minimi e 357 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 23 febbraio scorso, quando si era verificato un altro calo di 8 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 16 febbraio 2024.

 

Dal 15 dicembre 2023 all'ultima seduta del 1° marzo scorso il cereale pastificabile su questa piazza ha perso 27 euro alla tonnellata. Dal 28 luglio, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano comunque perdite ad oggi pari a 101 euro alla tonnellata. I valori del 1° marzo 2024, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 10 euro sui minimi e 12 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno, 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Nella seduta del 1° marzo 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 404 euro alla tonnellata sui minimi ed a 407 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 23 febbraio scorso, quando si era verificato un altro calo di 8 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 16 febbraio 2024. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 120 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 29 febbraio 2024 quando ha quotato il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi, valori in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 22 febbraio, quando si era verificato un ulteriore calo di 10 euro sull'ancora precedente seduta del 15 febbraio 2024.

 

Dal 3 agosto, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 80 euro alla tonnellata. I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 29 febbraio 2024 pari a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, ugualmente attestati a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 6 marzo 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 26 febbraio al 4 marzo 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 6 marzo 2024, presentano - su base settimanale - nove piazze in diminuzione, una di incerto segno e tre stabili su 13 monitorate.

 

Si tratta del quarto calo consecutivo dei prezzi in campagna, dove però continuano a distinguersi le piazze di Ancona, Perugia e Macerata, che il 26 febbraio ostentano stabilità sui prezzi raggiunti il 12 febbraio, quando avevano riguadagnato qualche posizione con incrementi intorno all'1,5%. Si tratta, vale la pena sottolinearlo, di prezzi già rilevati da AgroNotizie® il 28 febbraio scorso.

 

Spicca poi Matera, dove il cereale pastificabile il 4 marzo scorso avrebbe guadagnato tantissimo, fino ad attestarsi a 3.600 euro alla tonnellata (+873%) contro i 375 euro alla tonnellata rilevati il 26 febbraio scorso, quando ha perso invece 25 euro alla tonnellata sulla ancor precedente rilevazione.

 

Il condizionale per Matera è quanto mai d'obbligo, poiché data la tendenza generale del mercato, è più facile credere ad un ribasso ulteriore di 15 euro e ad una quotazione reale di 260,00 euro alla tonnellata. Anche se, allo stato, Ismea non ha corretto alcun errore. Tutte le altre piazze appaiono in evidente e vistoso calo, come riportato dalla tabella sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 6 marzo 2024
 (Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, è quello pubblicato il 28 febbraio 2024: quotava il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente rilevazione del 21 febbraio scorso.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo del 29 febbraio 2024.

 

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Questo articolo è stato modificato il 14 marzo 2024: è stata modificata una data nel paragrafo dedicato all'Associazione Granaria Meridionale di Napoli