E su questi argomenti si sono confrontati Paolo De Castro, coordinatore S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Giuseppe L'Abbate, sottosegretario alle Politiche agricole e Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, che hanno partecipato alla tavola rotonda.
"Le recenti strategie pubblicate dalla Commissione europea pongono obiettivi estremamente sfidanti, che andranno discussi in maniera approfondita nella loro implementazione. La sostenibilità è un concetto caro a tutti noi, ma già oggi ci muoviamo in un contesto fatto da un'agricoltura di eccellenza, che ha ottenuto importanti risultati e che ci deve far sentire parte di un grande progetto" dichiara Alberto Ancora, presidente di Federchimica-Agrofarma "Le industrie del comparto degli agrofarmaci giocano un ruolo chiave in un settore strategico per il nostro paese come quello agricolo, e lo abbiamo visto anche durante questo periodo di crisi. Le nostre imprese continueranno a dare il proprio contributo, introducendo sul mercato prodotti innovativi, più efficienti e sempre meno impattanti. Dobbiamo lavorare per costruire un futuro con decisioni basate su dati ed evidenze scientifiche, che veda la partecipazione di tutte le componenti della filiera".
Il coordinatore S&D alla commissione Agricoltura dell'Eurocamera Paolo De Castro ha sottolineato che "Il Parlamento europeo è pronto a raccogliere le nuove sfide di sostenibilità ambientale, economica e sociale lanciate dalla Commissione con il New green deal" precisando che "le strategie Farm to fork e Biodiversità appena presentate dallo stesso Esecutivo Ue ci vedono altrettanto pronti, sebbene non a qualunque prezzo. Certo, si tratta dell'inizio di un percorso che deve portare alla creazione di un patto fiduciario tra produttori e consumatori europei basato sulla qualità, la trasparenza e la sicurezza dei processi produttivi e dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Tuttavia, siamo anche molto preoccupati che gli obiettivi di riduzione dell'utilizzo di fondamentali mezzi tecnici, tra cui gli agrofarmaci, in prospettiva possano pregiudicare la capacità produttiva dei nostri agricoltori. Per questo, qualunque vincolo dovrà essere accompagnato dalla messa a disposizione di strumenti alternativi, e in questo senso l'apertura della Commissione alle nuove biotecnologie sostenibili per l'evoluzione assistita delle piante ci lascia ben sperare".
Giuseppe L'Abbate, sottosegretario alle Politiche agricole, ha commentato: "Abbiamo cercato di fronteggiare le ripercussioni dovute alla pandemia Covid-19 nel comparto primario attraverso provvedimenti in grado di accelerare l'erogazione dei contributi Pac, con un importante snellimento burocratico, stanziando risorse dirette alle filiere maggiormente colpite e sostenendo l'accesso al credito per garantire liquidità e finanziamenti. "Dopo aver trovato le risorse, oltre 1,15 miliardi di euro dedicati all'agricoltura solo nel Dl Rilancio, lavoriamo per affinare gli interventi con l'obiettivo di ottenere risultati efficienti per i diversi settori colpiti".
La centralità del settore agricolo e agroalimentare, anche nell'emergenza legata al coronavirus, è stata ribadita dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che ha evidenziato: "Nonostante le difficoltà non si è mai fermato, garantendo sempre il cibo sulle tavole degli italiani. In questo scenario sono emerse anche alcune criticità, come la necessità di aumentare la nostra capacità produttiva. Come Confagricoltura chiediamo una capacità di visione per cercare di puntare sull'autoapprovvigionamento alimentare, in modo da soddisfare totalmente le richieste dei cittadini italiani. Per questo è urgente definire una strategia nazionale ed europea che accompagni l'agricoltura già in questa fase di ripartenza e ne permetta il rilancio".
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Fonte: Agrofarma