Obiettivo dell'iniziativa è informare e creare fiducia nella Pac tra i cittadini europei, coinvolgere gli agricoltori sulla riforma del settore 2021-2027, aumentare il livello di conoscenza tra gli studenti degli istituti e delle facoltà di agraria, raccogliendo le loro proposte sulla lotta ai cambiamenti climatici e sulla diffusione delle cosiddette sane abitudini alimentari.
La Pac - la politica agricola comune, ritenuto uno strumento fondamentale nella costruzione dell'Ue, con regole comuni che camminano dalla Scandinavia a Malta, dalla Croazia al Portogallo - ha condizionato non solo l'agricoltura ma tutta la gestione del territorio rurale riuscendo a intercettare 44 milioni di posti di lavoro e coprendo con i propri fondi il 48% dell'area europea.
In questo modo - spiega il coordinatore del gruppo di lavoro agricoltura e foreste di Kyoto Club, Roberto Calabresi – si è riusciti a "creare sinergie tra diverse realtà diverse, come associazioni, scuole, università e centri di ricerca, che hanno permesso di mettere in rete le varie competenze così da consolidare un network di soggetti in grado di mobilitarsi per un'efficace attività di informazione su tutti i temi, dal funzionamento della Pac al suo contributo all'ambiente, fino alla resilienza climatica. Dalle attività emerse da Capsizing verranno fuori proposte per la nuova Pac 2021-2027".
La nuova proposta per il post-2020 mira a modernizzare e semplificare la Politica agricola comune e mettere in campo una vera e propria sussidiarietà con gli Stati membri per assicurare al settore agricolo maggiore resilienza climatica e per aumentare il livello di ambizione ambientale. I nuovi dati della Commissione Ue, rispetto al quadro finanziario pluriennale 2021-2027, prevedono 365 miliardi di euro per la Pac, che corrispondono a una media del 28,5% del bilancio complessivo dell'Ue per il periodo di riferimento. L'Italia riceverà una dotazione di 36 miliardi di euro rispetto agli attuali ai 41,5 della programmazione 2014-2020.
"La Pac è una delle politiche più importanti dell'Unione, sia in termini di bilancio, che in termini d'integrazione - osserva Vito Borrelli, vicecapo della rappresentanza in Italia della Commissione europea - a livello europeo la spesa agricola incide attualmente per il 38% sul bilancio totale dell'Ue, per un importo pari a circa 400 miliardi di euro (2014-2020); offre lavoro a 44 milioni di persone occupate nel settore agroalimentare, di cui 22 milioni in agricoltura. L'Italia è il primo paese in Europa per numero di Dop e lo scorso febbraio è stato segnato un record storico con le esportazioni che hanno raggiunto i 41 miliardi di euro, con una crescita del 7% rispetto all'anno precedente".
Cuore della nuova Pac sono i nove obiettivi su cui è incentrata e che rispecchiano l'importanza economica, sociale e ambientale della politica; tra questi un reddito agricolo sufficiente, rafforzare la sicurezza alimentare, aumentare la competitività anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione, e la mitigazione dei cambiamenti climatici. In quest'ottica la Pac del futuro dovrà guidare la transizione verso un'agricoltura più sostenibile, contribuendo alle dinamiche economiche nelle zone rurali e alla loro vita socioculturale.
"La Pac è una politica fondamentale anche nel campo ambientale e può giocare un ruolo importante nella diffusione di tecniche innovative nella lavorazione del terreno - rileva Nicola Colonna, ricercatore dell'Enea - pensiamo ad esempio all'agricoltura conservativa, che contribuisce a ridurre l'impronta carbonica e allo stesso tempo aiuta a conservare la sostanza organica e proteggere il terreno".