L'Accademia dei Georgofili, insieme all’Università di Firenze e al Cnr, ha voluto ricordare il professor Giampiero Maracchi, suo presidente e professore di climatologia all’ateneo fiorentino, a tre mesi dalla sua morte.

Una giornata di lavori su vari temi cari al professore, aperta dai saluti istituzionali il rettore dell’ateneo fiorentino Luigi Dei, che ha espresso la gratitudine all’accademico sempre gentile ed affabile e allo scienziato che ha dimostrato una lungimiranza molto rara, sempre proiettato in avanti con i suoi studi.

Il professor Franco Scaramuzzi, presidente onorario dell'Accademia dei Georgofili e legato a Maracchi da una lunga e profonda amicizia personale e professionale, nel suo intervento ha esortato a proseguire nella direzione tracciata da Maracchi, sottolineando la necessità di non trascurare l'agricoltura e difenderne i valori, scopo per cui i Georgofili sono tutti chiamati a partecipare senza personali retribuzioni. 

Anche Massimo Inguscio, presidente del Cnr, pur non potendo essere presente all'incontro, ha inviato un videomessaggio da Bruxelles nel quale ha elogiato l'attività del professor Maracchi.

Un messaggio seguito dagli interventi dell’assessore all'Ambiente della regione Toscana, Federica Fratoni, e di quello del comune di Firenze, Alessia Bettini, che hanno ricordato come Maracchi, con carisma e passione, abbia precorso i tempi parlando di climatologia già negli anni '80 del secolo scorso e sia stato un importantissimo supporto scientifico per le istituzioni che hanno dovuto affrontare i tre eventi climatologici estremi, che nel giro di pochi anni hanno colpito la città di Firenze, anche con gravi conseguenze.

Donatella Carmi, vicepresidente della Fondazione cassa di risparmio di Firenze, ha evidenziato invece la passione di Maracchi per la tradizione toscana e l'artigianato, tanto da dare vita all'Oma, l’Osservatorio mestieri d'arte, per la promozione dell'artigianato artistico.

Saluti e ringraziamenti sono arrivati anche dal comandante Antonio Ricciardi, dell'unità carabinieri forestali e ambientali e da Robert Stefansky, a capo del Wmo, il World meteorological Organization - Organizzazione meteorologica mondiale.

Ha concluso i saluti Salvatore Parlato, presidente del Crea, il quale ha ricordato l’istituzione di un premio di laurea e un assegno di ricerca in memoria di Maracchi, proprio per rinnovarne il ricordo e il tributo di gratitudine.

Alla fine dei saluti istituzionali, il professor Pietro Piccarolo, presidente facente funzione dei Georgofili, ha introdotto i lavori, sottolineando l'importante eredità lasciata da Maracchi all'Accademia, soprattutto in termini di apertura e collaborazione verso il mondo esterno. 

Piccarolo ha ricordato gli oltre 70 protocolli di intesa sottoscritti con la finalità di promuovere l'agricoltura, l'ambiente e l'alimentazione, ed ha assicurato che i Georgofili continueranno a lavorare in questa direzione. 

La giornata è proseguita con una serie di relazioni suddivise nelle principali tematiche, dall’agricoltura alla climatologia, al territorio e all’artigianato, alle quali Giampiero Maracchi ha dedicato la propria attività, per illustrarne il significato e le ricadute sia sul piano scientifico che su quello pratico.

Durante lo svolgimento dei lavori sono inoltre stati firmati dal presidente Piccarolo anche due protocolli di intesa, uno con la Fondazione clima e sostenibilità ed uno con il Consorzio Lamma, al fine di collaborare per organizzare e promuovere iniziative di comune interesse, per la tutela dell'agricoltura, dell'ambiente e del territorio.