Con la ricerca intitolata "The genomic and bioclimatic characterization of Ethiopian barley (Hordeum vulgare L.) unveils challenges and opportunities to adapt to a changing climate", Leonardo Caproni, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, ha vinto la quinta edizione del Premio Filippo Re - Economia, Società, Ambiente e Territorio grazie ad un'analisi sull'impatto della crisi climatica sulla tenuta degli agroecosistemi e sulla sicurezza alimentare, in particolare nei Paesi del Sud del mondo.
La Nazione scelta per lo studio è stata l'Etiopia, un Paese ricco di agrobiodiversità, specialmente di varietà locali di cereali, e nello specifico sono state studiate circa quattrocento varietà tradizionali di orzo, identificando aree geografiche ad alta vulnerabilità dove, verosimilmente, il raccolto potrebbe essere compromesso nei prossimi decenni.
I risultati indicano che la conoscenza profonda dell'agrobiodiversità può fornire soluzioni resilienti per fronteggiare gli effetti negativi del clima che cambia.
Premio Filippo Re, focus sui cambiamenti climatici
Istituito da Image Line® e dall'Accademia Nazionale di Agricoltura, il riconoscimento vuole promuovere il ruolo dell'agricoltura e le sue interazioni con la società, l'ambiente, il territorio e l'economia e il tema scelto per quest'anno è stato proprio "Cambiamenti climatici: idee e progetti per l'agricoltura".
Novità è stato il premio CAP4AgroInnovation, premio speciale vinto da Beatrice Giannetta che con la sua pubblicazione, dal titolo "The effects of biochar on soil organic matter pools are not influenced by climate change", ha messo in evidenza l'impatto della nuova Politica Agricola Comune (Pac) sul tema.
Lo studio è nato dall'esigenza di valutare la vulnerabilità degli stock di carbonio in suoli agrari rispetto a scenari climatici futuri.
"Il cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti dei nostri tempi e l'agricoltura svolge un ruolo fondamentale, non solo per la sicurezza alimentare, ma anche nel mitigare gli impatti di tale cambiamento. Il Premio Filippo Re - ha affermato Gabriele Mongardi, education e CSR specialist di Image Line® - è la nostra scommessa per valorizzare e incentivare quelle idee innovative che possono trasformare queste sfide in reali opportunità. In particolare, con la menzione speciale CAP4AgroInnovation abbiamo voluto premiare l'articolo che meglio ha analizzato il ruolo strategico della Politica Agricola Comune nella mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, identificati tra gli obiettivi specifici per il quinquennio 2023-2027".
Per approfondire maggiormente la ricerca di Leonardo Caproni e quella di Beatrice Giannetta e per scoprire quelle degli altri finalisti è possibile leggere questo articolo.
Cerealicoltura, si premia l'innovazione
Altro premio consegnato, ideato dall'Accademia Nazionale di Agricoltura insieme alla famiglia Loizzo, è stato il Premio Nazionale Giuseppe Loizzo, arrivato alla sua seconda edizione e dedicato alle tesi di dottorato di ricerca in ambito cerealicolo, per promuovere una costante evoluzione delle conoscenze scientifiche.
La vincitrice è stata Alessia De Matteis, dell'Università di Bologna, con lo studio "Fine mapping of a powdery mildew resistance gene derived from emmer wheat (Triticum turgidum ssp. dicoccum)", che rientra in un programma di miglioramento genetico del frumento duro, volto all'identificazione di geni implicati nella resistenza ad oidio, nell'ottica di incrementare la produzione preservando allo stesso tempo la biodiversità degli ecosistemi.
L'Accademia Nazionale di Agricoltura inaugura il 217esimo Anno Accademico
Queste cerimonie di premiazione si sono svolte in occasione dell'inaugurazione del 217esimo Anno Accademico dell'Accademia Nazionale di Agricoltura, lo scorso 15 aprile presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell'Archiginnasio a Bologna.
Un momento che vuole dare il senso delle attività perseguite nell'anno dal punto di vista scientifico e culturale che saranno legate alla garanzia della sicurezza alimentare.
"Il bilancio dell'Accademia è molto positivo per i progetti svolti a tutela dell'ambiente e del territorio con attività sempre più legate all'ammodernamento dell'agricoltura, la salvaguardia del suolo, la sicurezza alimentare e la tutela del consumatore" ha affermato in apertura il presidente dell'Accademia Nazionale di Agricoltura Giorgio Cantelli Forti.
A seguire, Angelo Frascarelli della Facoltà di Agraria all'Università degli Studi di Perugia ha trattato il tema della Pac: nata nel 1962, ma nel corso del tempo si è adattata ai bisogni economici e sociali del settore agricolo e dei territori rurali dell'Unione Europea (Ue).
Particolare attenzione è stata posta al tema degli approvvigionamenti agricoli e alimentari.
"Già dagli Anni Ottanta, l'Unione Europea è un esportatore di prodotti agricoli e alimentari ed è quindi autosufficiente a soddisfare il fabbisogno alimentare dei cittadini europei. Durante le prime fasi del conflitto Russia-Ucraina è stato enfatizzato il rischio di approvvigionamento alimentare. Da più parti - ha sostenuto Frascarelli - è stato affermato che l'Ucraina è il granaio d'Europa e i cittadini europei correvano rischi di approvvigionamento alimentare; questa affermazione non è vera, forse lo era nel passato, oggi il granaio d'Europa è l'Unione Europea stessa, in particolare la Francia. Non ci sono preoccupazioni per l'approvvigionamento alimentare, tuttavia emergono due problemi rilevanti: la volatilità dei prezzi e la perdita di potere negoziale dell'agricoltura lungo la catena del valore".
"Per queste ragioni - ha precisato Angelo Frascarelli - la politica dei mercati è ancora attuale, ma con obiettivi e strumenti totalmente diversi rispetto al passato: favorire la resilienza delle imprese agricole, con strumenti di gestione del rischio, diversificazione, adattamento ai rischi climatici e attrarre valore lungo la filiera differenziando i prodotti, con l'economia contrattuale e l'associazionismo".
Dissesto idrogeologico, un accordo per contrastarlo
La cerimonia ha visto anche la firma dell'accordo di collaborazione tecnico scientifica tra l'Accademia e la Struttura Commissariale, al fine di promuovere delle attività congiunte di prevenzione e di mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico, alla luce dell'alluvione che lo scorso anno ha colpito l'Emilia Romagna.
Presente il generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante operativo di Vertice Interforze e commissario straordinario per la Ricostruzione, il quale ha affermato che la firma "riguarda, in particolare, la stesura del Piano speciale per le situazioni del dissesto idrogeologico, che è imprescindibile per lo sviluppo degli altri quattro piani speciali che saranno approntati nei prossimi mesi. È necessario ripensare a infrastrutture, manutenzioni straordinarie e di messa in sicurezza del territorio. A fine giugno - ha continuato Figliuolo - faremo la stesura definitiva del Piano e confermo che le risorse economiche ci sono. Ricordo che in Italia il 94% dei comuni è in zone del territorio a rischio, più di 8 milioni di persone abitano in aree ad alta pericolosità e l'Emilia Romagna è la regione col valore più elevato di popolazione che vive in aree a rischio frane e alluvione".
Un punto di partenza dunque per individuare soluzioni di utilizzo che aiutino i territori e le popolazioni che li vivono.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo è stato poi insignito del titolo di accademico onorario, con la consegna della medaglia accademica e della pergamena celebrativa da parte del presidente Giorgio Cantelli Forti.
Il momento della firma dell'intesa tra Accademia Nazionale di Agricoltura e Struttura Commissariale
(Fonte foto: eMKey Group)
CAP4AgroInnovation è il nuovo progetto di Image Line®, cofinanziato dall'Unione Europea, dedicato all'innovazione in agricoltura e alle opportunità offerte dalla Pac.
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